
Il silenzio cadde ancora una volta. Ancora una volta, ma questa volta, come piu' oscuro e teso! Certo, al disotto dei silenzi passati - come, sotto la calma superficiale delle acque, la lotta degli animali nel mare -, sentivo sì pullulare la vita sottomarina dei sentimenti nascosti, dei desideri e dei pensieri che si negano e si combattono.
Non so se Werner von Ebrennac vide questo. Le sue pupille parevano ormeggiate a quelle della ragazza, come, nella corrente, la barca all'anello della riva, con un filo cosi' teso, cosi' inflessibile, che nessuno avrebbe osato passare un dito fra i loro occhi.
(Vercors, Il silenzio del mare)
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