CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







venerdì 17 novembre 2017

Nysos Sivota - Mourtos


Nella notte il vento e' girato un poco da ovest e verso le 3 mi sono alzato per verificare che tutto fosse in ordine. Avevo dato 40 metri di catena su un fondale di 6 metri, ma poiche' la barca si era posizionata con la poppa in direzione di alcuni scogli affioranti, prudenzialmente ne ho recuperato qualche metro. La mattina, al risveglio, pioviggina. Facciamo colazione con calma e indossate le cerate percorriamo a motore le pochissime miglia fino a Mourtos. Qui il nuovo porto e' stato ultimato. Purtroppo e' occupato da alcune barche a vela stanziali, da alcuni barchini da pesca, da un grosso caicco e da un enorme barcone tutto arrugginito. Questi ultimi due ormeggiati all'inglese in modo da occupare tutta la banchina ad est. Noto anche la generale presenza di corpi morti. Mi dirigo allora verso la vecchia banchina, quella che in alta stagione e' per lo piu' occupata dai taxi boat o dai battelli per i turisti. Il fondale, in prossimita' della banchina, e' indicato essere di 2 metri. Mi avvicino con cautela tenendo uno sguardo attento sullo strumento che segna la profondita'. In quel momento, nonostante stia piovigginando, vedo un signore uscire dall'unico bar aperto sul porto. Mi indica ad ampi gesti  un tratto di banchina a cui avvicinarmi. Prende una trappa per passarmela, ma prima che mi avvicini troppo mi suggerisce di dare fondo anche all'ancora. Al termine della manovra, Habibti, oltre all'ancora, si trovera' con due trappe a prua e altrettante cime d'ormeggio a poppa. Cosi' legata come un salame ben difficilmente questa notte mi tocchera' alzarmi come quelle precedenti. Ma soprattutto oggi ho avuto modo di apprezzare una volta di piu' il particolare spirito di gratuita' con il quale molti greci ti offrono il loro aiuto. Mentre stiamo sistemando la barca si avvicina un militare della locale Capitaneria di porto che ci dice di passare nel limitrofo ufficio per le formalita' di rito. Cosa che facciamo appena scesi a terra. Poi ci prendiamo una birra e un toast comodamente seduti al bar, osservando la pacifica convivenza, o quasi, tra gatti e uccellini che bazzicano tra i tavolini. Mourtos e' deserta. Anche qui tutte le attivita' commerciali sono chiuse. Si respira un'atmosfera mista di tranquillita' e malinconia, che non ci dispiace per nulla. Domani, poi, dovrebbe essere l'ultimo giorno di libeccio e quindi dovremmo approfittarne per risalire avvicinandoci a Corfu'.

(Giornale di bordo)

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