CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







domenica 23 settembre 2018

Ay Yeoryos (Sifnos) - Ormos Koutala (Serifos)



Il catamarano accanto a noi parte silenziosamente la mattina presto. Noi invece ce la prendiamo con calma visto che le miglia che dovremo percorrere oggi per raggiungere Serifos sono soltanto una decina. Il mare è calmo e il poco vento non consente una navigazione a vela. Quando raggiungiamo la baia di Ormos Koutala sulla costa meridionale dell'isola vi troviamo ormeggiati un elegante yacht costruito probabilmente negli anni '60 e battente bandiera del Costa Rica e un catamarano con un equipaggio di giovanissimi a bordo. Gettiamo l'ancora non lontani dalla riva. Il fondale infatti degrada piuttosto rapidamente. Dopo poco si aggiunge, dando fondo accanto a noi, un'altra barca a vela. E' un 51 piedi con bandiera greca ma equipaggio italiano. La baia è ben protetta, ma c'è una forte corrente che spinge verso il largo. Tranne Marco che resterà in barca, decidiamo comunque di raggiungere la spiaggia a nuoto. Lo facciamo portandoci dietro i sacchi della spazzatura che ci eravamo dimenticati di sbarcare la sera prima. Il tratto dalla barca a terra si rivela meno breve di come ci era sembrato tanto che tra corrente e impiccio dei sacchi che ci portiamo appresso fatichiamo un poco a raggiungere la riva. L'importante è nuotare con continuità senza fermarsi. Infatti appena ci si arresta un secondo per riprendere fiato la corrente ti riporta indietro facendoti perdere acqua rapidamente. Raggiunta infine la spiaggia facciamo una lunga camminata prima di trovare un bidone dove gettare l'immondizia. Dobbiamo percorrere per un lungo tratto il letto di un fiume in secca utilizzato anche come strada per arrivare al mare dalla strada asfaltata che scorre un po' all'interno. Ritornare a bordo con la corrente a favore è decisamente molto più agevole. Pranziamo in pozzetto osservando il curioso andirivieni tra lo yacht e la terraferma di un elegante motoscafo che si trascina dietro un gommone. Verso il tramonto, dallo yacht proviene il duplice suono di una sirena. Poco dopo realizziamo che è per rendere omaggio ad alcuni ospiti che scendono dal panfilo. Si tratta di due signori e una signora piuttosto anziani e dall'aria distinta. Vengono portati a terra a bordo del motoscafo. Poi, giunti vicino alla spiaggia, poichè quest'ultimo non si può avvicinare più di tanto alla battigia, i tre vengono trasbordati sul gommone al seguito, che li sbarca definitivamente. Incuriositi da tutto questo cerimoniale, continuiamo a seguire i movimenti del gruppo. Questo, dopo un po' si avvia lungo un sentiero verso una bella villa che si affaccia sul mare. Questa fa parte di un più ampio comprensorio delimitato da un classico muro a secco. Nel giardino sono collocati alcuni vecchi macchinari in ferro che vengono mostrati all'ospite, probabilmente l'armatore dello yacht, dai padroni di casa. Per fare passare il tempo, cerchiamo di dare un'interpretazione a questo quadretto. Sul web scopriamo che a Serifos, ed in particolare nella baia in cui ci troviamo, in passato vi era una ricca miniera di ferro. Questa, fin dal 1885, era appartenuta ad una famiglia di nome Grommans che intratteneva i suoi principali affari con la Germania alla quale vendeva il ferro, probabilmente destinato all'industria bellica. Deduciamo quindi che i macchinari che si trovano nel giardino della villa appartenessero alla miniera. Continuando a leggere, apprendiamo che nel 1903 vi fu un importante sciopero dei minatori che chiedevano migliori salari e condizioni di lavoro. Dopo questa crisi la miniera continuò ad  operare fino al 1963, anno nel quale venne definitivamente chiusa. A questo punto i Grossman trasferirono gran parte dei loro affari in Sudafrica, sempre nel settore dell'estrazione mineraria. Non è pertanto escluso che le ville e il terreno di cui sopra siano di proprietà dei discendenti di questa famiglia di imprenditori greci. Almeno, questa è la storia che, con un po' di fantasia e in modo forse un po' indiscreto, ci siamo divertiti a ricostruire. 

(Giornale di bordo)

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