CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







giovedì 24 ottobre 2019

Bodrum


In barca è rimasto ancora qualche lavoretto da fare. E così, pazientemente, in mattinata controllo che le varie viti, bulloni, coppiglie, bozzelli, grilli e quant’altro siano in ordine. Poi passo un po’ di grasso di vaselina sulle guarnizioni di oblò e osteriggi, aggiungo un po' di Ecobact nel serbatoio del gasolio e verifico  che i vari ombrinali scarichino bene. Tutte piccole cose, ma che portano via un sacco di tempo. Scrivo anche la lista dei lavori da fare e da lasciare al cantiere. Quello più importante, a parte la manutenzione ordinaria che faccio fare ad ogni stagione, è la sostituzione della guarnizione posta tra il motore e il piede dell’elica. La Volvo Penta dice di cambiarla ogni 7 anni ed è una parte troppo importante per ignorare tale consiglio. Dato che bisognerà sollevare il motore, cambierò anche i quattro “silent-block” che lo sostengono. Dopo 7 anni meglio controllare anche il tubo di scappamento e le boccole dell'asse del timone. Tutti lavori che forse avrei potuto posticipare ancora un poco ma che, pur se cio' comporta qualche spesa, preferisco effettuare a tempo debito per poter navigare in sicurezza. Nel negozio di nautica del Marina compro un nuovo tubo dell’acqua, di quelli a fisarmonica, che raggiunge un’estensione di 30 metri. Quello vecchio si è rotto l’altro giorno quando un pesante carrello gli e’ passato sopra sul pontile. Accidenti a me che lo avevo lasciato lì e accidenti a chi, pur vedendolo, ha pensato bene di passargli sopra senza invece spostarlo un poco. A mezzogiorno facciamo uno spuntino e nel pomeriggio un giro in motorino nei dintorni. Per prima cosa prenotiamo una stanza per domani notte all'Eskiceshme, un albergo non lontano dal Marina. In un primo tempo avevamo pensato di dormire in barca in cantiere, poi ci siamo resi conto che questa soluzione comportava più complicazioni che altro. Fatto questo, ci dirigiamo verso la vicina Guembet, una localita' che si affaccia sulla baia limitrofa a quella di Bodrum. Se non fosse che per raggiungerla devi scavalcare una collina su cui si trovano alcuni mulini a vento, tra le due cittadine non c’è separazione tante sono le costruzioni in quest’area. Guembet è disseminata di alberghi, night clubs e negozi. L'alta stagione ora è terminata e la maggior parte sono chiusi, ma non oso immaginare che bolgia debba essere questo posto in estate. Tornati a Bodrum ci sediamo al “Caffè del Corso”, vicino al Marina, a bere una birra. Approfittiamo della sosta per controllare che l’orario del nostro volo di dopodomani sia  confermato. E qui abbiamo una brutta sorpresa: mentre il nostro biglietto per la tratta Istanbul-Kabul e' confermato, entrambi non risultiamo più tra i nominativi del volo Bodrum-Istanbul. Non è la prima volta che la Turkish fa questi pasticci e ci è voluta qualche ora e più di una telefonata per risolvere il problema. Infine, dopo un salto da Carrefour e da Ikea, ceniamo da “Korfez”, uno dei piu' vecchi ristoranti di Bodrum. La cena è ottima: insalata di polipo, fiori di zucca, gamberetti con formaggio, fritto di calamari, patatine e del buon "raki". Tornati in barca, poiche' le lenzuola sono ancora in lavanderia, questa notte ci toccherà dormire nel sacco a pelo.

(Giornale di bordo)

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