Dopo una lunga dormita ci svegliamo freschi e riposati. Siamo felici di trovarci nuovamente in Turchia e con un lungo periodo di vacanza di fronte a noi. Facciamo una colazione abbondante in un bar di proprietà dell'hotel sulla passeggiata del lungomare. La temperatura è piuttosto fresca a causa del vento che soffia forte da nord-est. Tuttavia il cielo è terso e la giornata si prospetta interessante. Per prima cosa ritiriamo l'auto prenotata ieri all'AVIS. Quindi andiamo a recuperare i bagagli in albergo per portarli in quello dove oggi ci trasferiremo. In quest'ultimo la nostra stanza non è ancora disponibile, ma ci assicurano che porteranno i nostri bagagli in camera appena possibile. Nel frattempo facciamo un salto allo Yat Lift. Mustafa ha già dato disposizione di scartavetrare la carena per poi mettere l'antivegetativa. Ne approfitto anche per controllare che la nuova moquette sia delle dimensioni corrette. Ludvig, di Hallberg Rassy Parts, mi aveva indirizzato al laboratorio che fornisce i tessuti e le moquettes al cantiere a cui avevo fornito il modello e il numero della barca (HR 372 n. 68). Le dimensioni della moquette sono perfette. I bottoni a pressione che la fissano al paiolato sono precisi al millimetro. Anche da questi dettagli si denota un gran cantiere. Porto a bordo anche alcuni altri pezzi di ricambio che mi ero fatto spedire dalla Svezia. L'interno di Habibti, dopo cinque mesi di inutilizzo, è un po' polveroso, ma per il resto tutto è in perfetto ordine. Decidiamo quindi di fare un salto al Marina di Turgutreis per confermare il nostro arrivo ai primi di maggio. Il posto sul pontile è già pagato per i prossimi cinque mesi. Avevo effettuato il pagamento nel 2019, al momento del nostro arrivo a Bodrum, ottenendo uno sconto in quanto avevo saldato il dovuto per la stagione 2020 anticipatamente. Poi l'anno scorso, a causa della pandemia, non ci era stato possibile usufruirne e il Marina aveva accettato di posticipare il tutto a quest'anno. Parliamo con un impiegato estremamente gentile e professionale, Mustafa, che è al corrente di tutto e che ci dice di informarlo un paio di giorni prima del nostro arrivo. Da parte nostra ancora non sappiamo la data esatta in cui arriveremo a Turgutreis. Per ora non abbiamo acquistato nessun biglietto aereo per il ritorno. Prima di rientrare in Arabia Saudita il nostro desiderio sarebbe di riuscire ad andare in Italia, da dove manchiamo da un anno e mezzo, per potere rivedere le figlie e mia madre. Ma in questo momento tutta l'Italia è "zona rossa" e non ci si può spostare tra le diverse regioni. Una vera complicazione. Pertanto nelle prossime settimane seguiremo l'evoluzione della situazione e adatteremo i nostri programmi di conseguenza. Ritornati a Bodrum pranziamo da "Korfez". Ci sediamo ad un tavolo al sole, ben protetto dal vento che continua a soffiare imperterrito. Contrariamente agli altri anni in giro ci sono pochissimi turisti. Un po' perchè la stagione vera e propria non è ancora iniziata ed un po' per le difficoltà di viaggiare in tempo di Covid. Anche qui in Turchia, infatti, la situazione sotto questo profilo non è per nulla rosea, tanto che le autorità hanno imposto il coprifuoco a partire dalle 22. Dopo pranzo facciamo due passi in direzione del castello la cui ristrutturazione dopo diversi anni di lavori è quasi terminata. Prima di rientrare in albergo passiamo al Milta Marina per anticipargli che nei prossimi giorni, appena la barca sarà in acqua, ci fermeremo qui per montare le vele. All'Ekiceshme troviamo i nostri bagagli in stanza. La camera è molto accogliente e vi trascorriamo il resto della serata mentre fuori, avvicinandosi l'ora del coprifuoco, le strade diventano deserte.
(Giornale di bordo)
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