Nella notte il vento si è calmato e con lui anche quel po' d'onda che si era formata nella baia. Verso le 3 di notte, sul versante opposto della collina che abbiamo di fronte, è divampato l'ennesimo incendio. L'area è difficilmente accessibile da terra e gli elicotteri arrivano solo verso le 6.30. Fanno un continuo andirivieni tra il mare e la collina gettando grandi quantità d'acqua sulle fiamme e dopo un paio d'ore l'incendio, probabilmente di origine dolosa, è spento. Le poche barche che hanno trascorso qui la notte se ne vanno di prima mattina. Noi ci spostiamo nella parte della baia di fronte al sito archeologico portando due cime a terra. Verso le 9 sul sito arriva una squadra di operai e con loro alcuni giovani archeologi. Facciamo la loro conoscenza dopo essere scesi a terra a nuoto. Fanno parte dell'Università di Mugla e stanno riportando alla luce i resti di una chiesa bizantina e di un insediamento che in passato occupava l'intera baia. Ci spiegano che dove abbiamo ormeggiato Habibti vi era l'antico porto della città. Ed in effetti, a guardare bene, lo avevano costruito nel punto più protetto dell'insenatura. Una volta visitato il sito facciamo una passeggiata fino alle rovine che si trovano sulla parte opposta della spiaggia. Verso mezzogiorno il vento si alza nuovamente. Prima da sud-ovest, poi lentamente gira ad ovest ed infine a nord-ovest. La stessa evoluzione della giornata di ieri. Ritornati in barca ci spostiamo dando fondo nel centro della baia in modo da lasciare ampio spazio ai caicchi che stanno arrivando e che sono soliti portare due lunghe cime a terra. Accanto a noi è alla fonda uno splendido Sweden Yacht di 70 piedi. Le sue linee classiche sono una meraviglia. Più tardi faremo la conoscenza del suo armatore che viene salutarci a nuoto. Si chiama Johnatan. Pur avendo la nazionalità inglese è nato a Beirut. Parla perfettamente turco, oltre ad inglese, francese ed arabo. Ora vive tra Londra ed Istanbul. Un ramo della sua famiglia ha anche origini italiane. Fa parte di una grande e nota famiglia levantina che ha importanti interessi nel campo delle assicurazioni e dei trasporti marittimi. Gli facciamo i complimenti per la sua bellissima barca che ci invita a visitare per l'indomani per la prima colazione. La sera la baia è nuovamente invasa dai caicchi. Essendo sabato vi è il cambio degli equipaggi e Alakisla probabilmente è la prima sosta per chi parte da Bodrum. A cena terminiamo la frittata di cipolle di ieri che accompagnamo con un'insalata di pomodorini e una bottiglia di rosè. Ci godiamo il resto della serata in pozzetto prima di andarcene a letto. Questa notte lasceremo aperto solo il piccolo oblò laterale della cabina di prua. La temperatura notturna è calata notevolmente e nell'aria c'è una discreta umidità.
(Giornale di bordo)

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