CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







domenica 5 settembre 2021

Alakisla Buku


Appena svegli, poiché uno dei caicchi che è partito ad un'ora antelucana ha lasciato libero un bello spazio in una piccola insenatura laterale della baia prendiamo il suo posto. Diamo fondo portando due cime a terra. Nel pomeriggio il vento dovrebbe rinforzare e il nuovo ancoraggio risulta perfettamente ridossato. Nella notte sono stato punto da qualche insetto malefico, tanto che sulle braccia, le gambe e la schiena sono comparsi dei piccoli bozzi rossi davvero dolorosi. Li cospargo di Fucicort e Fenistil sperando che le creme allevino un po' il bruciore. Johnatan viene a prenderci puntuale con il suo tender. "Aphrodite", il suo ketch di 70 piedi costruito negli anni '90 dalla Sweden Yacht è splendido, sia per il disegno dello scafo che per i materiali utilizzati che per il layout, esterno ed interno. Un capolavoro di barca dalle linee classiche che per me restano intramontabili. Prendiamo un caffè seduti comodamente in uno dei due accoglienti pozzetti approfondendo la reciproca conoscenza. Un'oretta più tardi Johnatan ci riaccompagna su Habibti. Ci scambiamo i rispettivi recapiti e ci ripromettiamo di tenerci in contatto. Per mare si incontrano spesso persone interessanti e Johnatan è senz'altro una di queste. Benché di notte l'aria sia rinfrescata, di giorno fa ancora molto caldo. Per proteggerci dal sole montiamo il tendalino. Durante la giornata domenicale arrivano diverse barche in uscita giornaliera e anche la spiaggia si popola di gente. Alcune bagnanti indossano il "burkini". Un capo di abbigliamento che ha fatto la sua apparizione sulle spiagge solo negli ultimi tempi. Ciò a discapito della tradizionale laicità dello Stato voluta da Ataturk e che purtroppo si scontra con la visione islamica della nuova dirigenza del Paese. Un cambiamento che molti degli amici turchi che conosciamo non approvano. Tra i nuovi caicchi che giungono nella baia sul far della sera ve ne è uno che la occupa quasi interamente dando fondo nel suo bel mezzo stendendo un centinaio di metri di catena e tirando due cime a terra lunghe almeno altrettanto. Se qualcuno dovesse atterrare di notte senza prestare molta attenzione potrebbe facilmente sbatterci dentro. Il resto della serata trascorre tranquilla. Per cena preparo delle penne con zucchine, acciughe e mozzarella. Terminiamo anche  ciò che resta di una piccola forma di camambert che accompagnamo con del buon vino rosso. Tanto per non farci mancare nulla!

(Giornale di bordo)

Nessun commento:

Posta un commento