CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







martedì 25 aprile 2023

Chora (Kythnos)

Poiché nei prossimi giorni è previsto vento forte e noi siamo quasi arrivati a destinazione decidiamo di fermarci qui per qualche giorno. Il porto di Loutra è accogliente e, a parte verso sera quando arrivano i charter a far pasticci, è pure tranquillo. Nel gruppo di francesi sulla barca alla nostra destra c’è anche una signora italiana originaria di Perugia che da trent’anni vive ad Avignone. Ci dice che a fra qualche giorno dovranno restituire la barca ad Atene e che a causa dei vari scioperi che in questo periodo ci sono in Francia il rientro in aereo a Marsiglia è piuttosto complicato. Il gruppo salpa in prima mattinata e noi, subito dopo, ci spostiamo sulla banchina di fronte ormeggiando all’inglese. Ciò ha il duplice vantaggio di essere meglio ridossati dal vento da sud dei prossimi giorni e, al contempo, di essere lontani dalla banchina alla quale sono soliti ormeggiare i charter. Poco dopo si affianca al pontile, davanti a noi, un piccolo catamarano con una coppia di francesi con cinque figli accompagnata da uno skipper un po’ scorbutico. Li aiutiamo ad ormeggiare. Per muoverci un po', decidiamo di fare una camminata fino alla Chora, che dista circa cinque chilometri. Il primo tratto della strada è in leggera salita, poi il percorso diventa a saliscendi. Ci fermiamo in una chiesetta che incontriamo lungo il cammino. Chora è un paesino molto carino. Qui incontriamo Eleni che ci saluta con un ampio sorriso. La parte antica del paese è stata ristrutturata. Ci sono diversi bar e negozi. Ci fermiamo in un "atelier" di ceramica e poi in un bar dove ordiniamo due birre. Per la prima volta bevo una birra scura prodotta in Grecia dal gusto molto particolare. Sulla strada del ritorno ci fermiamo in una pescheria dove compriamo mezzo chilo di calamari. Ripercorriamo a ritroso i cinque chilometri, questa volta prendendo qualche scorciatoia. Sono circa le 17 quando mi metto ai fornelli. Cucino i calamari appena comprati al vino rosso. Una prelibatezza. La sera, come al solito, fa piuttosto fresco. Tania crolla addormentata sul divano e io leggo un po’. Alle 23 c’è ne andiamo a letto.

(Giornale di bordo)

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