CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







martedì 4 aprile 2023

Kos


Nella notte non ho dormito molto. Il vento forte faceva muovere Habibti e le trappe scricchiolavano sulle gallocce. In più non mi andava di alzarmi ed aggiungere due spring a poppa. Pioveva forte e non volevo inzupparmi. Il cielo stamattina è scuro e per tutto il giorno si sono alternati nuvoloni neri e qualche sporadica schiarita. Da Kostas, il negozio di alimentari nel Marina, abbiamo rifornito la cambusa di vino. Niente da comparare con i prezzi folli che avevamo trovato in Turchia. Controllando le previsioni per i prossimi giorni predispongo un programma di massima. In questa stagione bisogna assolutamente cercare di sfruttare al meglio le finestre temporali in cui il vento non è troppo forte e possibilmente non piova. Da domani il vento dovrebbe girare e soffiare da sud-ovest. Non propriamente l’ideale per noi che ce lo troveremo parzialmente contrario. Un charter con sette ragazzi a bordo che avevo visto uscire in mare un paio di giorni fa nonostante il tempo pessimo sono rientrati con la randa strappata. Da un macellaio compriamo due milanesi che mangiamo a pranzo con un’insalata e una bottiglia di Moscofileiro. Nel pomeriggio il vento si calma leggermente. Riempio il serbatoio dell’acqua e do una pulita alla coperta sulla quale nella notte era piovuta un po’ di sabbia. I pannelli solari funzionano perfettamente e non abbiamo bisogno di connetterci alla colonnina dell’elettricità. Sul pannello di controllo del Mastervolt continuo a notare la solita anomalia e cioè un ingresso di corrente a 220 Volt nonostante non siamo connessi in banchina. Preferisco comunque evitare di metterci le mani. Come spesso accade, per fare meglio si rischia di fare peggio. Soprattutto se parliamo di connessioni elettriche sulle barche. Poiché domattina prevediamo di salpare, restituisco all’ufficio del Marina le chiavi della colonnina di acqua ed elettricità per le quali avevamo lasciato un deposito di 30 euro. Ci sediamo in uno dei bar del porto in attesa che trascorra il pomeriggio. Il Marina è veramente intasato di barche, alcune delle quali sono addirittura ormeggiate in seconda fila. Molte di queste appartengono alle varie società di charter che fanno base qui. I monoscafi hanno tutti lunghezze comprese tra i 45 e i 55 piedi. Inoltre, davvero impressionante è il numero dei catamarani, enormi anch’essi, con l’aggravante che occupano il posto di due barche se non di più. La massiccia presenza di questo tipo di barche fa sì che sia ormai diventato estremamente difficile trovare posto nei Marina greci per periodi di media-lunga durata. Riscontriamo questa difficoltà anche all’Olympic Marina di Lavrion dove vorremmo lasciare Habibti nei mesi estivi. Attualmente siamo in lista d’attesa sperando che nelle prossime settimane si liberi un posto. Per ora abbiamo ancora un po' di tempo. La distanza da percorrere per arrivare da quelle parti è ancora lunga.

(Giornale di bordo)

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