CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 8 aprile 2023

Levitha - Katapola (Amorgos)


Sveglia prestissimo. Oggi è previsto poco vento, da nord-est. Lasciamo Levitha che tutti dormono ancora. L’appuntamento con Dominique e Anne è per stasera a Katapola sull’isola di Amorgos. Percorriamo il primo tratto a motore per uscire dal ridosso di Levitha. Ci saremmo voluti fermare di più in questo posto paradisiaco, ma dobbiamo portarci avanti nella traversata. In questo periodo dell’anno il tempo è spesso imprevedibile e non è escluso che ci si dovrà fermare per periodi più o meno lunghi se il tempo dovesse girare al brutto. Inoltre, poichè in questa stagione preferiamo navigare senza il tender legato in coperta, ciò ci impedisce di scendere a terra, come nel caso delle ultime tre notti trascorse alla fonda. Montiamo il gennaker passando a nord della rocciosa isola di Kineros. Il vento è sui 10 nodi, ma il gennaker ci consente di mantenere una buona andatura. Così è fino a quando raggiungiamo le scoscese pareti di Amorgos. Sono veramente impressionanti. Centinaia di metri a picco sul mare. Capisco il perché navigare lungo la costa meridionale dell’isola quando soffia forte il Meltemi è molto pericoloso. Il vento catabico prende forza e non poche sono state le barche che hanno disalberato o anche peggio. Fortunatamente la giornata odierna, da questo punto di vista, non presenta questo tipo di rischio, tanto che siamo addirittura costretti ad accendere il motore. Il moto ondoso è comunque strano: onde incrociare che rendono la navigazione piuttosto scomoda. Percorriamo le ultime quindicina di miglia in questo modo. Anche la costa settentrionale di Amorgos presenta scogliere ripide e un ambiente, soprattutto se visto dal mare, non proprio ospitale. Poco prima della baia di Katapola si trova l’isolotto di Nykoiria, che offre un buon ridosso. Decisamente migliore dell'ancoraggio che lo precede verso est e che è riportato dal portolano. Le ripide pareti che circondano la stretta e piccola cala la rendono decisamente opprimente. Poco prima di avvistare Katapola ci danno il benvenuto alcuni delfini che per quasi dieci minuti giocano intorno ad Habibti. Allingresso della baia ci precede l’aliscafo che collega le varie isole. Lasciamo che riparta poco dopo prima di ormeggiate in banchina. Un militare della Capitaneria ci dice di metterci accanto ad un grande catamarano, l’unica altra barca da diporto presente nel porto. Un’oretta più’ tardi arrivano anche Dominique e Anne che ormeggiano accanto a noi. Portiamo i documenti in Capitaneria e poi facciamo un po’ di spesa nel piccolo supermercato alle spalle della banchina. Prendiamo anche alcune informazioni per poter affittare un'auto domattina ed andare a visitare il famoso monastero di Panagia Chozoviotissa che si trova abbarbicato sulle ripide pareti meridionali dell’isola. Pranziamo in una taverna sul porto che in realtà è ancora chiusa. Ad uno dei tavoli al suo interno è seduta una coppia di amici di Vangelis, il proprietario, che ci dice che eccezionalmente cucinerà anche per noi. Ci porta un polipo stufato abbinato con una purea di fave che è da vero orgasmo papillare. Per digerire il lauto pasto facciamo una lunga passeggiata fino quasi a raggiungere la cima di una collina che sovrasta la baia. Katapola ci piace molto. Il piccolo porticciolo dove ormeggiano le barche dei pescatori è molto ben ridossato, mentre con i venti settentrionali la banchina sul lato ovest della baia pare piuttosto esposta, anche se il portolano riporta che lo sia meno di quanto sembri. In paese stanno ristrutturando diverse abitazioni. Alcune di esse sono talmente isolate che le raggiunge solo un sentiero da percorrersi a piedi. Naturalmente anche ad Amorgos non mancano i gatti, padroni incontrastati in tutte le isole della Grecia. Trascorriamo la serata a bordo di “Rève à deux”. Dominique e Anne non solo sono degli ottimi marinai, ma sanno anche essere di piacevole compagnia. Per l’indomani decidiamo di affittare insieme l’auto e di visitare il monastero e la chora.

(Giornale di bordo)

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