CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







domenica 30 aprile 2023

Ormos Vourkari (Kea)

Notte tranquilla e senza vento. I due inglesi accanto a noi trascorrono tutto il tempo sottocoperta. Cerchiamo di capire quale barca sia un bellissimo veliero con lo scafo blu che è alla fonda non troppo lontano. Ha delle forme davvero perfette. Batte bandiera francese e si chiama “Russe noire”. Quando il suo proprietario ci passa accanto a bordo del tender mette gli chiedo informazioni al riguardo. È un Hallberg Rassy 53 a cui ha fatto rifare il colore allo scafo dipingendolo di blu. Ci dice che un paio di anni fa, in Turchia, gliel’avevano rubata. Il tipo a cui l’aveva lasciata in custodia, dopo averne denunciato il furto,  l'aveva data a dei trafficanti di clandestini che l’avevano utilizzata per fare la spola tra Turchia e Grecia. Il tipo era stato denunciato e la barca ritrovata in condizioni disastrose. Oggi ha riacquistato tutto il suo splendore. Il cielo è coperto e di tanto in tanto cade qualche goccia di pioggia. Continua anche a fare piuttosto freddo. Linda e Dale ci mandano un messaggio dicendoci che prevedono di raggiungerci verso le 14. Li aspetteremo per pranzo. Arrivano puntuali sulla loro “May Dream” a cui, noto subito, hanno apportato alcune migliorie. È davvero sempre un piacere rivederli. L’ultima volta è stato nel 2019. Parliamo un po’ dei reciproci futuri progetti di navigazione. Ci dicono che prossimamente intenderebbero fare una crociera in Croazia e Montenegro, mentre da parte nostra, dopo il rientro in Italia l’anno prossimo, vorremmo spostarci a navigare per un periodo nei mari del nord Europa. Essendo loro scozzesi chiedo alcune informazioni sulle isole Shetland, le Orcadi e la Scozia. Dale mi racconta un po' di cose. Ci sarà molto da imparare, ma il progetto mi affascina sempre di più. Per pranzo preparo degli spaghetti alla puttanesca. La conversazione con i nostri amici è sempre estremamente piacevole. Nel pomeriggio assistiamo alla solita “Java”, come la chiama Tania, delle barche che danno fondo nella rada. Un paio si mettono proprio a ridosso di Habibti. Verso sera scendiamo a terra con il tender di “May Dream” e facciamo due passi. Ci sediamo ad un tavolo sulla spiaggia di un ristorante ordinando due insalate e del vino bianco. Di qui ci godiamo il tramonto. Con il buio la temperatura si abbassa e l'aria diventa umida. Invitiamo i nostri amici a bordo per il bicchiere della staffa e verso le 22 c’è ne andiamo tutti a nanna.

(Giornale di bordo)

Nessun commento:

Posta un commento