CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







venerdì 25 agosto 2023

Ormos Limonari (Skopelos) - Ormos Tzorizi (Alonissos) - Peristeri

Nel fare le solite duecento bracciate mattutine passo accanto al catamarano che ieri aveva tenuto il generatore acceso fino a tarda serata. Questa mattina, nonostante sia molto presto, il generatore è nuovamente in funzione ed è veramente rumoroso. Mi chiedo come si possa trascorrere un'intera giornata in mare su una barca che, almeno teoricamente, dovrebbe usare le vele come mezzo di locomozione ed avere questo rumore infernale nelle orecchie. Una domanda retorica, me ne rendo conto, ma davvero inevitabile. Salpiamo verso le 11. Apriamo subito le vele, anche se sotto costa il vento gira continuamente. Avanziamo di bolina larga fino al traverso di capo Ak. Kioutro. Qui il vento da nord-nord-ovest diventa costante e aumenta fino a 20 nodi, il che permette ad Habibti di raggiungere una velocità di 8 nodi. Puntiamo su Alonissos. Un primo traghetto ci sfila sulla dritta in senso contrario al nostro e, quasi contemporaneamente, un'altro traghetto ci supera a sinistra a meno di un paio di centinaio di metri di distanza. Le rispettive onde incrociate ci sballottano parecchio. Superato il capo Ak. Kokkinokastro chiudiamo le vele ed entriamo nella baia di Ormos Tzorizi dove ci sono alcune barche alla fonda.  Diamo fondo in 6 metri d'acqua tra una vela battente bandierea inglese e un'altra con bandiera polacca. Quest'ultima se ne va dopo una mezz'oretta. Nella baia il vento soffia da terra ma, stranamente, l'onda entra dalla direzione opposta. Probabilmente si incanala nel passaggio tra l'isola di Alonissos e quella di Peristeri e seguendo la conformazione della costa provoca questo fenomeno. Per pranzo cucino due milanesi che mangiamo con un'insalata verde. I polacchi che se ne erano andati la mattina ridanno fondo sulla nostra sinistra. L'onda, che continua ad entrare dal lato del mare aperto, aumenta e rende la permanenza sempre più scomoda. Di trascorrere tutta la notte ballando in questo modo proprio non ci va e quindi decidiamo di spostarci in una baia che già conosciamo nella vicina isola di Peristeri, che si trova a sole tre miglia di distanza. La raggiungiamo in una mezz'ora di navigazione. Nella baia, decisamente ben ridossata, ci sono tre vele alla fonda: due charter e una terza barca con lo scafo blu con le cime a terra. Diamo fondo al centro della baia in 15 metri d'acqua filandone cinquanta di catena. C'è qualche ape che ci ronza intorno, credo a causa dei sacchetti dell'immondizia che abbiamo messo nel gavone di prua, ma queste spariscono al tramonto. Trascorriamo la serata seduti a prua godendoci questa bella baia immersa nel verde. A terra, a parte un paio di case che al momento sono disabitate, vediamo pascolare solo un gruppetto di capre che danno davvero l'impressione di essere le incontrastate padrone dell'isola.

(Giornale di bordo)

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