CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 26 agosto 2023

Peristeri

Verso le 3 del mattino, come indicavano le previsioni, il vento comincia a soffiare più forte. La baia è ben ridossata e penso che bene abbiamo fatto a spostarci qui ieri sera. Fossimo rimasti a Ormos Tzorzi avremmo sicuramente ballato tutta la notte. Ci alziamo che sono le 8 e decidiamo di restare fermi qui un'altra giornata. Domattina il vento dovrebbe diminuire e restare moderato fino alla metà della prossima settimana. Dopo di che Meteo Greece indica altri sette giorni di vento molto forte da nord. Mi rendo conto che se risalissimo verso Nisos Kyra Panagia, dove mi sarebbe piaciuto fermarmi un paio di giorni nella baia di Planitis, perderemmo questa finestra di bel tempo e ci toccherebbe attraversare lo stretto di Kefira, un passaggio delicato tra l'Eubea e Andros, con vento molto forte. Cosa che tutti sconsigliano ampiamente di fare, essendo uno dei passaggi più delicati dell'Egeo in caso di cattivo tempo. Così prendiamo la decisione che l'indomani inizieremo la nostra discesa verso sud. Per evitare che i sacchi dell'immondizia stivati nel gavone di prua attirino le vespe che fino ci avevano ronzato intorno ieri sera metto in atto un pratico sistema che consiste nel comprimere tutta la spazzatura non organica nelle bottiglie di plastica vuote dell'acqua e nel ridurre in pezzettini tutto ciò che è organico. A nuoto porto a terra la parte commestibile che lascio ammucchiata su un masso piatto nel posto in cui la sera prima avevamo visto pascolare alcune capre. L'idea si revela davvero brillante in quanto in questo modo abbiamo ridotto di molto l'ingombro della spazzatura a bordo, reso felici le capre che poco dopo hanno mangiato tutto quanto gli avevo lasciato ed eliminato il problema della presenza delle vespe. In mattinata arriva nella baia un barcone di turisti che ormeggia sulla spiaggia. Due delle tre barche a vela che avevano trascorso qui la notte se ne vanno e nel corso della giornata la baia si riempie gradulamente di nuovi arrivati. Tra questi c'è anche un cahrter con un gruppo di italiani a bordo che impiegano più di un'ora per ormeggiare portando le cime a terra. La maggior parte delle barche resterà qui solo per la giornata e la sera ritorna nuovamente la calma.

(Giornale di bordo)

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