CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







domenica 27 agosto 2023

Peristeri - Skiropoula


 
La notte trascorre calma e al mattino partiamo molto presto. Apriamo da subito le vele. Lasciamo le isolette di Nisidhes Adhelfoi sulla dritta e attraversiamo il passaggio tra lo scoglio di Vrak. Barketta e quello di Vrak. Adhelfopoulo. Il vento soffia sui 20 nodi e prendiamo un'onda alta al traverso. In un primo momento faccio rotta verso la punta settentrionale dell'antistante Nisos Skantloura, che alcune carte riportano con il nome di Piperi. Si tratta di una area in cui l'ancoraggio è vietato trovandosi  all'interno della zona A del parco naturale di Alonissos e delle Sporadi settentrionali. Appena l'isola ci fa da leggero ridosso e l'onda diminuisce un poco viro leggermente e al gran lasco raggiungiamo il pasaggio tra il capo di Ak. Korakas e l'isolotto di Nisos Skandali. Sulla nostra dritta vediamo una barca a vela proveniente probabilmente da Skopelos che scende come noi. Il vento si attenua e per tutto il resto della navigazione non supererà mai i 12 nodi. La navigazione non è troppo agevole in quanto puntando sull'isola di Skiropoula dobbiamo mantenere un'andatura quasi sul fil di ruota. Il che, con le onde sempre al traverso, richiede molta attenzione. L'altra barca a vela che scende al gran lasco quasi ci raggiunge, ma appena è costretta anche lei a modificare la rotta per poter raggiungere raggiungere Skyros, la sua andatura rallenta notevolmente, tanto che seppur sia più grande di Habibti e disponga di un genoa al 140% alla fine avanziamo alla stessa velocità. In prossimità di Skiropoula chiudiamo le vele e a motore superiamo la pericolosa secca che si trova a sud-est dell'isola lasciandola abbondantemente sulla dritta. Sulla costa meridionale dell'isola ci sono due baie ben ridossate dal Meltemi. Noi diamo fondo in quella di destra che la carta nautica indica come Ormos Limani. Vi troviamo un'altra barca a vela. Probabilmente un charter in quanto lo skipper è greco mentre il resto dell'equipaggio che è formato da soli uomini che ci sembra parlare in russo. Nel pomeriggio se ne vanno e prima di partire lo skipper ci chiede se intendiamo trascorrere la notte qui. Rispondo in modo piuttosto vago. La presenza di questo gruppetto, dal comportamento piuttosto greve, come spesso solo i russi e i tedeschi sanno avere, non so perchè, ma per la prima volta, ci aveva creato un certo disagio. Restati soli, per pranzo preparo degli spaghetti con la 'nduja. Prima di sera ci spostiamo un poco più al centro della baia in modo da non essere troppo vicini alla scogliera. Il luogo è molto bello, con un'acqua davvero cristallina e un fondale di sabbia ottimo tenitore. Le pendici dell'isola sono ricoperte dalla vegetazione e al suo interno si trova un piccolo monastero. Dal 1860 fino al 2001 l'isola è restata di proprietà della famiglia Antoniadis, nota per aver una lunga tradizione militare nella marina ellenica. Mentre dal 2001 è divenuta proprietà di un ricco uomo d'affari cipriota. Nonostante sia privata non vi è il divieto di scendere a terra, anche perchè al momento risulta abitata solo da un gregge di pecore. Queste fanno la loro apparizione sulla spiaggia verso sera. Alle 21 siamo già a letto. All'esterno, per la prima volta la temperatura è piuttosto fresca e inoltre la giornata, iniziata presto, è stata un po' stancante.
 
(Giornale di bordo)

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