Lasciamo il Marina verso mezzogiorno, dopo aver
dedicato la mattina a fare qualche piccola spesa e un paio di lavatrici.
Saliamo in auto a Vibo Valentia alla ricerca di un centro commerciale dove
acquistare una macchina fotografica che sostituisca quella caduta a terra nel
cantiere di Maratea. La troviamo al Vibo Center dove compriamo anche sei
bottigliette di "Brasilena", una bibita tipica calabrese a base di
caffe' e acqua minerale. Di qui, attraversando un paesaggio devastato dagli
incendi dolosi, raggiungiamo Tropea. Il paese, posto sulla rocca, di per se' e
bello, con diversi palazzi che indicano un passato pieno di storia, stretti
vicoli che conducono a tutta una serie di piazzette e cortili. Visitiamo il
Duomo e la Chiesa del Gesu'. Questa la Tropea di ieri. Quella di oggi e'
devastata dal turismo di massa. Negozi di souvenir, di prodotti tipici,
ristoranti, bar quasi senza soluzione di continuita'. La sera, poi, tutti si
riversano in strada tanto che si fa addirittura fatica a camminare. Un vero
delirio. Avendo prenotato gia' dalla mattina un ristorante indicatoci dalla
proprietaria del Marina ci fermiamo anche per cena. Lasciamo Tropea, stanchi,
verso le dieci di sera desiderosi di ritrovare un po' di tranquillita' su
Habibti.
(Giornale di bordo)
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