CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







giovedì 10 maggio 2018

Lavrion


Oggi intendiamo prendercela comoda dedicando la giornata alla visita della vicina Lavrion e lasciando a domani pulizia e lavoretti vari su Habibti. Il nostro ormeggio, il P5 39, mi pare perfetto. Ora pero' bisogna pagarlo. Per farlo mi reco alla Alpha Bank la cui sede si trova sulla piazza principale del paese e che raggiungiamo, alla modica cifra di 5 euro, in taxi. In effetti scopro che in Grecia non si possono effettuare, almeno ufficialmente, pagamenti in contanti per una cifra superiore ai 500 euro. Una delle nuove direttive del Governo a seguito della crisi per contenere l'evasione fiscale. Mentre aspetto le signore che sono andate dal parucchiere, mi siedo in un bar bevendo un caffe' freddo "shakerato", servito con ghiaccio in un bicchierone di plastica con cannuccia. A guardarmi intorno, ma lo avevo gia' notato nei giorni precedenti, mi pare essere la bevanda nazionale. All'ora di pranzo ci raggiunge Brigitte, una cara amica di Tania. Pranziamo con lei da "Limani" , un ristorante di fronte al lungomare del quale diventeremo "habitué" nei prossimi giorni. Brigitte e' una persona molto positiva e decisamente particolare. E' nata a Damasco da madre polacca e padre libanese. Cresciuta tra New York e Londra, si e' trasferita ad Atene dopo il matrimonio con Leo, un greco dal quale ha avuto tre splendidi figli. Oltre alla mamma e' una pittrice di un certo successo, con alle spalle molte esposizioni personali in diverse parti del mondo. Trascorriamo in sua compagnia una buona parte del pomeriggio, con la promessa di rivederci, questa volta anche con Leo, in occasione delle nostre prossime venute in Grecia. Tra l'altro scopro che Leo, appartenendo ad una famiglia di armatori, e' un grande appassionato di vela ed e' solito organizzare ogni anno nell'isola di Andros una regata alla quale Brigitte ci invita gia' da ora a partecipare. Quest'anno si svolgera' in agosto, periodo nel quale difficilmente saremo da queste parti, ma non si sa mai. Dopo pranzo, rimasti soli, facciamo una passeggiata al porto. Quello turistico e' situato nella parte piu' interna della darsena e mi dicono essere molto esposto ai forti venti da sud-est. Vi sono ormeggiati numerosi charter e vedo anche un Comet 38 con bandiera italiana. Una barca gemella della mia precedente "Nausicaa". Il porto commerciale, invece, si trova un poco fuori del paese. Vi transitano quotidianamente numerosi traghetti diretti alle isole. Lo raggiungiamo a piedi, patendo un po' il caldo, per verificare presso la locale Capitaneria se, al momento della sua scadenza, potremo rinnovare qui il DEPKA, il documento che autorizza la navigazione nelle acque greche, ricevendo risposta positiva. Poi rientriamo al Marina e trascorriamo la serata in barca cominciando a preparare parte dei bagagli. La vacanza purtroppo e' quasi finita.

(Giornale di bordo)

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