CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 9 giugno 2018

Degli incontri


Negli anni che abbiamo passato in mare abbiamo conosciuto centinaia di uomini e donne degni di essere ricordati. La maggior parte non li rivedremo mai più. Ma il ricordo dei momenti intensi, pieni di calore umano e di simpatia che abbiamo passato insieme mai nessuno ce lo potrà togliere. Cosa avevamo in comune? Probabilmente un sogno, il sogno di poter navigare in tutta libertà e conoscere una natura e degli esseri umani che rendono assurda la domanda sul senso della vita. Si incontra dunque molta gente quando si va per mare abbastanza a lungo e abbastanza lontano. La cosa potrebbe sembrare strana. Perché si dovrebbero conoscere più persone, e più intimamente, solo perché si fa vela in paesi stranieri? La spiegazione è evidente, anche se duplice. La maggior parte di chi va per mare cerca esperienze nuove e diverse, anche da condividere. Per piacere o per interesse, si è disponibili a contatti più facili e più spontanei. Il che provoca negli altri una reazione analoga di apertura e di disponibilità. Ed ecco creato un circolo virtuoso. È invece molto più difficile, purtroppo, conoscere i velisti nel loro porto di appartenenza che sia Limnhamn, Dragor, Kinsale, Treguier o Vilagarcia. Ci si scambia qualche parola di cortesia e finisce lì. Ma un navigatore che arriva da lontano e compare nel porto di casa non dovrebbe essere la persona più interessante da invitare nella propria cabina stazionaria? Cosa succede nel mondo? Dove sei nato? Come vanno le cose nei luoghi che hai visitato? Hai incontrato persone indimenticabili? Cosa hai imparato su di te, sulla vita? Sei stato felice? Sei riuscito a sopravvivere senza crostini e caviale? Vale la pena di andare così lontano? C'era proprio bisogno di andare fino ai Caraibi? Sono davvero meglio di un giorno di fine autunno all'ancora al limite estremo dell'arcipelago del Bohuslan, senza un'anima viva? Ma no, domande come queste si sentono di rado. La curiosità verso il diverso e lo straniero sembra restare ben nascosta in fondo alla maggior parte dei velisti che non si allontanano dal loro porto. Se si vogliono incontrare esseri umani, a giudicare dalla mia esperienza, bisogna andarli a cercare tra chi è in viaggio. E tra le eccezioni, naturalmente, come sempre.


(Bjorn Larsson, La saggezza del mare)

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