CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







venerdì 10 agosto 2018

L'ultimo avventuriero


A quindici anni non ancora compiuti, al questionario scolastico "Che cosa vorresti essere?" risponde così: "Marinaio. Il mare ha sempre esercitato su di me un effetto magico, come un serpente che mi affascina e mi attira. Solo il mare è capace di esaudire i miei desideri; navigando sulla sua superficie fluttuante, cammino forse sulla pietra tombale che la sorte mi destina; so anche che ogni anno questa idra formidabile inghiotte migliaia di esseri umani, ma mio malgrado il mare mi attira, e poiché si deve morire, preferisco morire per causa sua che soffocare il mio desiderio". Le poesie che scrive allora si chiamano "Le petit bateau", "La plage et le roches"...

(Stefano Solinas, Il corsaro nero - Henry de Monfreid, l'ultimo avventuriero)

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