Il cielo sereno dei giorni scorsi ha lasciato il posto ad uno carico di nuvole e di pioggia. Durante la notte, in direzione del mare aperto vi sono stati una lunga serie di tuoni e lampi che hanno rischiarato il cielo. Nella baia in cui siamo ormeggiati tutto è restato tranquillo. Al risveglio anche il vento non si era ancora affacciato. Lo ha fatto, d’improvviso, verso le 10, seguito da qualche debole sprazzo di pioggia. La decisione di spostarci a Porto Palma, sull’isola di Caprera viene rimandata. Guardando le previsioni, il nostro ormeggio oggi continuerà ad essere ben ridossato. Sul catamarano accanto a noi, nonostante il tempo grigio e piovoso, si preparano per qualche giro in “wing foil”, così abbiamo scoperto chiamarsi l’attività simile al wind surf che avevamo già visto nei giorni scorsi. Con il vento che c’è bisogna essere davvero esperti per fare tutte le evoluzioni che ammiriamo non lontano da Habibti. Nel corso della giornata continua a piovere a sprazzi, così decidiamo di non scendere a terra. Mi do alla lettura della riedizione di “400 giorni intorno al mondo” di Ambrogio Fogar. Un libro comprato qualche mese fa e che attendeva il momento giusto per essere letto. L’avventura del navigatore solitario lascia per un po’ spazio a cose decisamente più alla nostra portata. Vale a dire la cottura di mezzo chilo di fagiolini surgelati che mangeremo per cena con pomodori e un po’ di pecorino toscano. Nel corso della giornata la baia si svuota quasi completamente delle barche presenti, tanto che con l’arrivo del buio se ne contano solo più quattro incluso noi. Con la notte ricominciano i tuoni e i fulmini che spero vivamente non si avvicinino troppo a noi. Quando si è in mare non sono mai troppo piacevoli. Domani il vento dovrebbe rinforzare un poco, ma in linea di principio il nostro ormeggio dovrebbe continuare ad essere ben ridossato.
(Giornale di bordo)
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