Mi sveglio presto. Durante la notte il vento è un
po' calato. Verso le 5 sento la barca a vela ormeggiata accanto ad Habibti
accendere il motore e partire. Poi qualche peschereccio prendere anch'esso il
mare. Tanto vale partire anche noi. Sveglio l'equipaggio e lasciamo il porto
verso le 6. Faremo colazione in navigazione. Il vento è praticamente assente
pertanto proseguiamo lungo la costa a motore fino ad entrare nel Golfo di
Squillace, accolti da due branchi di delfini. Il Golfo non smentisce la sua
tradizione di luogo solitamente ventoso. Alle 15, infatti, ci sono 25 nodi. Il
vento ci accompagna fino a Crotone. Qui avevo prenotato un posto alla Lega
Navale che, giunti fuori dal porto, chiamo sul canale 6. Nessuna risposta. Dopo
altri inutili tentativi, chiamo al cellulare. Staccato. Ci riprovo per un'altra
decina di minuti e poi, continuando a non ricevere risposta, contatto lo
Yachting Kroton Club. Qui ci ormeggiamo accanto ad un catamarano in un posto
abbastanza ridossato dal vento di sud-est. Nei prossimi giorni è previsto vento forte, quindi, oltre a due
trappe, raddoppio le cime d'ormeggio a poppa. Alle 20.30 mi chiamano dalla Lega
Navale scusandosi per non aver risposto alle nostre chiamate. Hanno avuto un
problema alle linee telefoniche e la radio non l'hanno sentita a causa di un
evento che stavano ospitando nei loro locali. Ceniamo in barca, poi facciamo
una passeggiata in paese. E' in corso il Festival: "Arenaria: granelli di
cultura popolare" e assistiamo ad un concerto di un gruppo di giovani e
bravi musicisti calabresi. La gente si diverte e balla. Ci affacciamo anche
alla Lega Navale dove l'amico Roberto Soldatini ci ha consigliato di cenare.
Conosciamo Laura, il marito Francesco e il figlio Domenico e prenotiamo per
domani sera. Le 65 miglia fatte oggi cominciano a farsi sentire e così
decidiamo di andarcene a dormire.
(Giornale di bordo)
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