CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 11 settembre 2021

Bozburun

 
Nella notte sono arrivati i proprietari dell'Oceanis 40 ormeggiato accanto a noi. Si tratta di una giovane coppia che volendo approfittare del fine settimana decide di uscire in mare nonostante le previsioni annuncino l'arrivo di vento forte nel pomeriggio. Al momento di salpare la loro ancora rimane impigliata nella catena di un caicco che si trova dalla parte opposta del porto. Riescono a divincolarsi abbastanza in fretta seguendo le indicazioni fornite dal comandante di quest'ultimo venuto appositamente a prua. Nel porticciolo di Bozburun non è raro trovarsi in situazioni del genere in questo periodo dell'anno, quando è stipato di barche. Restiamo su Habibti per tutta la mattina e per gran parte del pomeriggio. Nel posto lasciato libero dall'Oceanis di tanto in tanto ormeggia qualche gommone. Oggi deve essere il giorno del cambio degli equipaggi sui caicchi e quindi c'è un gran andirivieni di gente. Il vento atteso nel pomeriggio non si è fatto sentire. Ne approfitto per dare uno sguardo al portolano per fare un programma di massima per i prossimi giorni. Faruk mi ha chiamato da Goecek dicendomi che da quelle parti c'è ancora molta gente. Non credo pertanto che quest'anno lo raggiungeremo. Vorrei godermi quei bellissimi luoghi durante la bassa stagione, quando riacquisteranno la loro tranquillità. Probabilmente raggiungeremo Goecek il prossimo anno in primavera, dopo esserci fermati nelle isole meridionali del Dodeccanneso. Sempre che la frontiera marittima tra Turchia e Grecia, aperta da poche settimane dopo più di un anno, non venga chiusa nuovamente o che la situazione connessa al Covid imponga nuove restrizioni. Speriamo proprio di no. Nel pomeriggio, inaspettatamente, incontriamo nuovamente Umit venuto a prendere Ismail, un suo amico che trascorrerà alcuni giorni in barca con lui. Invitiamo entrambi a bordo offrendogli una birra fresca, visto il caldo della giornata. Con Umit c'è anche la sua inseparabile piccola Paris, che sembra particolarmente ghiotta delle patatine che, con estrema delicatezza, mangia sul palmo della mia mano. Salutati i nostri amici che si allontanano a fare la spesa, verso il tramonto facciamo una passeggiata, prima sul lungomare, dove è ormeggiata una serie interminabile di caicchi, poi verso la baia dove abbiamo dato fondo l'altro giorno. Per raggiungere quest'ultima attraversiamo la parte non turistica di Bozburun che, seppur architettonicamente non bellissima, è molto più tranquilla di quella limitrofa al porto. Ritornati in barca, troviamo nuovamente ormeggiato accanto a noi "Wind Finder", l'Oceanis 40 partito questa mattina. La coppia di turchi che è a bordo è molto gentile e lo skipper per farci piacere mette per tutta la serata delle canzoni italiane. Questa sera ceniamo in pozzetto: halloum alla griglia e insalata di pomodorini. Sempre il nostro vicino, che purtroppo non parla una parola d'inglese, dopo essere sceso a terra con la sua compagna ci porta in barca due gelati artigianali. Un pensiero davvero gentile, anche se i due gelati si riveleranno immangiabili. La generosità che si trova in Turchia è veramente unica.
 
(Giornale di bordo)

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