CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







martedì 21 settembre 2021

Dirsek - Bençik Limani


La notte scorsa è stata molto umida. Lo yacht a motore accanto a noi è partito molto presto. Noi invece salpiamo con calma. Da Dirsek a Bencik Limani, dove siamo diretti, ci sono solo 5 miglia che percorriamo a motore attraversando il golfo di Hisaroun. Bencik è un fiordo stretto e lungo e per questo costituisce un ottimo ridosso. In sua corrispondenza si trova il punto più stretto della penisola di Datca che separa il golfo di Hisaroun da quello di Gokova. Erodoto riporta che gli abitanti di Knidos in questo punto avevano cominciato a scavare un canale per separare la penisola dalla terraferma, come misura difensiva contro l'invasione persiana. Il canale non fu mai costruito, probabilmente a causa della roccia molto dura, ma la leggenda vuole che l'opera fu interrotta in quanto l'oracolo di Delfi, interrogato a proposito, aveva detto che essa sarebbe stata contraria al volere degli dei i quali, se avessero desiderato che la penisola di Datca fosse un'isola, l'avrebbero creata tale fin dall'origine. Il risultato fu che alcuni anni dopo i persiani invasero la regione conquistando quella città. Vatti a fidare degli oracoli!! Entrati nel fiordo diamo fondo in una piccola insenatura con la foresta alle spalle, ben ridossata dai venti settentrionali che rinforzeranno nei prossimi giorni. Accanto a noi c'è un vecchio catamarano con due famiglie turche a bordo. Il nome dela barca è "21 August". Sapendo quanto i turchi siano nazionalisti cerchiamo di scoprire se tale data corrisponda a qualche importante ricorrenza del paese, ma non troviamo nulla al riguardo. La nostra curiosità resterà insoddisfatta in quanto nessuna delle persone a bordo parla inglese per potergli chiedere quale sia il significato. Nel corso della giornata nella baia arrivano numerose altre barche. Tra queste un gozzo piuttosto malandato. E' di Hussein dal quale compriamo un po' di frutta e di verdura. Vorremmo anche comprare un po' di alici da un pescatore, ma al momento non ne ha. Ci promette di portarcene l'indomani. Verso sera una barca a vela con dei tedeschi a bordo vorrebbe ormeggiare accanto a noi in una zona di bassi fondali. Da prua li avverto del pericolo e se ne vanno. Ceniamo in pozzetto: formaggi e bruschette, utilizzando l'ottimo pane casareccio comprato a Serce due giorni fa. Dopo cena ce ne andiamo subito a letto.

(Giornale di bordo)

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