CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







domenica 17 aprile 2022

Panormitis (Symi)


Il vento forte atteso nella notte arriva all'alba. Alle 5 del mattino si sentono le prime raffiche. Il vento soffia da sud-est, ma la conformazione dei rilievi circostanti fa sì che nella baia entri da nord-est, mitigato dagli alberi che la circondano. Oggi è Pasqua, mentre i greco-ortodossi celebrano il giorno delle Palme. Nella chiesa del monastero la funzione inizia alle 7 del mattino e termina alle 11. Un tempo così lungo dipende dal fatto che tutta la messa è cantata. Noi entriamo in chiesa verso le 8.30 trovando liberi gli ultimi due posti disponibili nelle balaustre laterali, dove è possibile sedersi. La chiesa si riempie di fedeli e al termine della funzione vengono consegnati un pezzetto di pane benedetto e una composizione di fiori di lavanda tenuti insieme da dei fili di paglia intrecciati a forma di croce. Ne prendiamo un mazzetto anche noi che conserveremo su Habibti come segno di buon auspicio. Dopo la funzione facciamo due passi risalendo la strada asfaltata che conduce a Symi nell'inutile speranza di trovare un punto da cui poter vedere le condizioni del mare sul versante opposto dell'isola, poi lungo la banchina in cemento che circonda la baia fino a raggiungere un mulino a vento in disuso posto su un'altura. Le maggiori frequentatrici della zona, a giudicare dalle inequivocabili tracce lasciate sul selciato, sembrano essere le capre. Ne vediamo diverse che pascolano nei dintorni. Si respira un gran senso di tranquillità e per assaporarlo appieno ci sediamo al riparo dal vento su una delle panchine disseminate sulla banchina. Compriamo un paio di bottiglie di retzina nel negozio limitrofo al monatero e ritorniamo in barca per pranzo. Nel pomeriggio, come previsto, il vento rinforza e si instaura un po' di risacca. Meglio allora dare fondo nel mezzo della baia dove si trovano altre tre barche a vela. Verso sera le raffiche aumentano fino a 25 nodi. Nulla rispetto alla situazione che ci deve essere in mare aperto. Intorno alle nove di sera, gradualmente, il vento si placa un poco e dal pozzetto di Habibti sentiamo in sottofondo la melodiosa litania del Pope diffusa dagli altoparlanti posti all'esterno della chiesa. Per cena cucino una minestra ed apriamo una bottiglia di un buon vino rosso. All'esterno fa piuttosto freddo ed abbiamo bisogno di qualcosa che ci riscaldi. Infine ci ritiriamo nel tepore della nostra cuccetta.
 
(Giornale di bordo)

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