CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 14 maggio 2022

Finike


In mattinata mi dedico a sistemare ulteriormente la barca. Copro il tender, la zattera di salvataggio, sostituisco le cime d'ormeggio con quelle più grosse dotate di ammortizzatori e metto l'apposito cover con il velcro sulla parte in plastica trasparente dello sprayhood. Con Tania sistemiamo anche il gavone di prua mettendo le nuove parti di ricambio negli appositi contenitori. Fa caldo, anche perchè in porto non c'è un alito di vento. Di malavoglia, vista la temperatura, facciamo due passi in città dove in un negozio di nautica compro alcune fascette di diverse dimensioni e, dopo averli cercati a lungo, due parasole che posiziono all'interno dei vetri dello sprayhood. Sul pontile conversiamo un poco con i due coniugi tedeschi proprietari di un Nauticat 33 ormeggiato lì vicino. Lui ha 78 anni, molto ben portati. Ci dicono che vorrebbero vendere la barca ed affittare una villetta nella zona per trascorrervi i prossimi anni. Anche loro lasceranno la barca qui durante l'estate. Da queste parti in quel periodo fa troppo caldo per godersela. Verso sera ormeggia alla nostra sinistra un Gibsea 40 battente bandiera polacca e con una famiglia russa a bordo. La skipper è la moglie che fa una manovra d'ormeggio impeccabile. Sono Dimitri e Katia e lasceranno qui la barca fino al mese di luglio. Mi metto d'accordo con Jan, uno degli ormeggiatori, affinchè dia una pulita ad Habibti di tanto in tanto e connetta il cavo delle batterie una volta ogni quindici giorni. Anche stasera ceniamo in barca. Con il buio la temperatura diventa più accettabile, anzi fa addirittura fresco tanto da doversi mettere i pantaloni lunghi ed il pail se si vuole restare seduti in pozzetto. Guardiamo le stelle sopra le nostre teste e ci assale un po' di malinconia all'idea di dover partire.
 
(Giornale di bordo) 

Nessun commento:

Posta un commento