CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







venerdì 2 settembre 2022

Finike

 
Mattinata trascorsa a pulire la barca. Jan, uno degli addetti del Marina a cui avevo chiesto di lavarla di tanto in tanto, in questi mesi se ne è occupato, ma resta comunque del lavoro da fare per rimetterla all'onor del mondo. Anche oggi non c'è vento. Solo nel golfo di Antalya il vento da nord prende forza scendendo dalla retrostante catena montuosa dei Tauri. Una volta sistemata la barca andiamo a fare la spesa da Migros. Il supermercato si trova proprio alle spalle del Marina. In questa parte della Turchia non sono molte le persone che parlano inglese e dobbiamo arrangiarci alla meglio per riuscire a comunicare. Per pranzo prepariamo un'insalata con mozzarella e pomodori bevendo un buon raki ghiacciato. Un tocca sana per lo spirito. Nel pomeriggio integriamo la spesa comprando delle olive e degli avocado in un negozio del centro cittadino. Il vento si alza leggermente e con lui arriva un po' di refrigerio. In un negozio di nautica, piccolo ma ben fornito, faccio gonfiare un nuovo parabordo tondo da tenere a poppa, sostituendo quello che si è rotto in questi mesi. Sostituisco anche una bombola del camping gas in modo da averne sempre una seconda piena di riserva. Al tramonto facciamo una passeggiata sulla lunga diga foranea. Sulla massicciata esterna il Comune ha attrezzato delle piccole piattaforme utilizzate dai bagnanti. Compare anche qualche zanzara. L'ora della preghiera è annunciata dalla voce un po' stridula del muezzin della moschea alle spalle del porto. Non sono in molti quelli che sembrano interessati al suo richiamo. Nel Marina ci sono molte meno barche di quelle che avevamo trovato al nostro arrivo a maggio. Il Nauticat 33 dei due signori tedeschi conosciuti in quel periodo ha dei nuovi proprietari. Siamo contenti che siano riusciti a venderlo in così poco tempo. Una conferma che le barche di qualità si riescono sempre a vendere con maggiore facilità. La maggior parte degli utilizzatori del Marina continuano ad essere degli stranieri attempati, soprattutto nordici. Una piccola comunità che ha l'abitudine di cenare insieme sotto ad un pergolato attrezzato con sedie, tavolini e una griglia per il barbecue. Non ci sono charter. La cura con la quale è mantenuto il Marina contrasta con lo sciattume del resto della cittadina. Peccato. La giornata trascorre rapidamente e domani si parte.

(Giornale di bordo)

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