CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







mercoledì 14 settembre 2022

Marmaris - Bozuk Koyu

 
Nelle vicinanze di Marmaris durante la notte ci deve essere stato un incendio. Al risveglio, infatti, ritroviamo la barca ricoperta da un sottile strato di cenere. Dopo aver dato una veloce sciacquata alla coperta, con l'aiuto degli ormeggiatori usciamo indenni dal dedalo di trappe a filo d'acqua che ci circonda. Ci avviciniamo al distributore del carburante con l'intezione di rabboccare il sebatoio del gasolio che dopo la navigazione a motore dei giorni scorsi è a circa 3/4, ma lo troviamo ancora chiuso. Inoltre, alla sua banchina è già ormeggiato un enorme yacht a motore che per fare il pieno impegherà un sacco di tempo. Così decidiamo di lasciare perdere. Una volta nella baia antistante Marmaris apriamo randa e genoa. Con una quindicina di nodi al gran lasco raggiungiamo rapidamente Kadirga Burun, 6 miglia più a sud. Qui il vento ci abbandona per un'oretta. Poi riprende a soffiare da ovest toccando, nel corso della giornata, i 20 nodi di intensità. Ciò ci consente una bella navigazione a vela. Dopo una serie di lunghi bordi, nel pomeriggio entriamo a Bozuk Koyu dando fondo nel nostro solito posto, un poco al largo di uno dei tre ristoranti che si trovano nella baia. Verso le 15 pranziamo e trascorriamo il resto del pomeriggio e della serata in barca. Questo ancoraggio è senz'altro uno dei nostri preferiti in questa parte della costa turca. Ampio, in modo da consentire anche in caso di affollamento le dovute distanze tra una barca e l'altra e, soprattutto, perfettamente ridossato da tutti i quadranti. 

(Giornale di bordo)

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