CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







martedì 10 gennaio 2023

Suouroy


Volge le spalle agli alberi bassi del bosco artificiale e guarda giù dalla montagna, verso il villaggio, che è azzurro nella notte d’agosto, e le pecore, simili a pietre nell’erba mossa dal vento. Più in là dorme il mare. Il fiordo di Vág è calmo, l’azzurro si confonde con quello del cielo sull’orizzonte dritto, teso tra le terre emerse, un filo su cui possono camminare solo creature mitiche e fantasmi. Chiude gli occhi. Con tutta la sua giovane volontà segue la strada azzurra: supera le isole Shetland e i massicci montuosi della Norvegia, attraversa il Kattegat e s’inoltra nel paese piatto, il paese del burro, dei campi e delle fattorie, fino alla cittadina dello Sjælland dove Fritz, ora, starà dormendo come un sasso. Marita, si chiama. Presto si metterà in viaggio e questo è il punto di partenza: Suouroy, la più meridionale delle isole Faroe.

(Siri Ranva Hjelm Jacobsen, Isola)

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