CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







lunedì 8 aprile 2024

Argostoli (Cefalonia) - …


La sveglia suona alle 2 di notte. Il vento si sta calmando. Alle 3 salpiamo. Poco prima della nostra partenza, poco distante da noi, da fondo una barca a vela. Ridiscendiamo al gran lasco con un vento sui 15 nodi il canale risalito faticosamente il giorno prima. Per il momento apriamo il solo genoa. Non c’è la luna è il buio è pressoché totale. All’uscita del canale il vento molla. Quel poco che c’è lo prendiamo in poppa piena. Qui il mare è ancora parecchio formato a causa dei forti venti della notte e procedere a questa andatura con le vele a riva è complicato. Così avanziamo a motore con la barca che, a causa dell’assenza di vele, rolla in modo fastidioso. Scendo sottocoperta a riposare un poco e quando mi sveglio, una mezz’ora più tardi, ho una leggera nausea. Quasi inevitabile considerato come si dondola sottocoperta. Nel frattempo è arrivata la luce del giorno. Issiamo la randa e la barca si stabilizza un poco. Prendiamo anche una mano di terzaroli per evitare che la balumina sbatta continuamente contro il patarazzo, rovinandosi. Non ci sono più di 3 nodi di vento e piano piano il moto ondoso si calma. Procediamo con rotta 274 gradi puntando su Roccella Ionica per tutto il giorno. Da Argostoli sono circa 200 miglia. In mare non incrociamo nessuno. Ci alterniamo per riposarci un po’ e sceso il buio ci prepariamo per i turni notturni che programmiamo a partire dalle 22.30. 

(Giornale di bordo)

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