CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







domenica 7 aprile 2024

Katakolon - Argostoli (Cefalonia)


Salpiamo da Katakolon che è ancora buio. Sono le 6.30. La destinazione odierna è la baia di Argostoli, sulla costa meridionale di Cefalonia, che dista circa 60 miglia. Uscendo dalla baia ci teniamo lontani dai bassi fondali antistanti il capo. Poi mettiamo la prua in direzione di Zante. Soffia un nord-est sui 10 nodi. Al momento di aprire il code 0 la scotta del suo avvolgitore esce dal suo alloggiamento. Il tempo di rimetterla a posto e il vento cala quasi del tutto. Non ci resta che avanzare a motore. Il vento è invece previsto rinforzare nel pomeriggio nel canale tra Zante e Cefalonia. Cosa che avviene verso le 15. A questo punto risaliamo il canale di bolina. In questo tratto è preferibile tenersi a debita distanza dalle secche che si trovano lungo la costa meridionale di Cefalonia. A tale fine modifico  di qualche grado la nostra rotta. Ciò ci porta a risalire di bolina stretta. Il vento continua ad aumentare e con lui anche l’altezza delle onde. Queste finiscono per rallentare notevolmente la nostra progressione. Così decido di assistere  il lavoro fatto dalle vele con il motore. Nel tardo pomeriggio avremmo un appuntamento con Tassos, il gestore della stazione di carburante di Argostoli. Ci piacerebbe riuscire a fare il pieno di gasolio prima di affrontare la traversata dello Ionio. Purtroppo il vento continua ad aumentare, rinforzando fino a 30 nodi nel momento in cui si incanala nel canale che risale fino alla baia di Argostoli. La risalita di quest’ultimo è davvero disagevole e ci impegna per più di due ore. Habibti si comporta bene nonostante arranchi contro le onde e anche un po’ di corrente contraria. Verso la sommità del canale dobbiamo allargare un poco per lasciare passare il traghetto che unisce la sponda di Argostoli con quella opposta dove si trova il paese di Lixouri. Abbassare la randa in queste condizioni di mare e vento mi richiede un certo sforzo, anche perché purtroppo l’agilità odierna non è più quella di un tempo. La baia di Argostoli ha dei fondali piuttosto bassi e il vento odierno alza un po’ d’onda anche al suo interno. Tanto che lo stesso Tassos, che contattiamo telefonicamente, ci sconsiglia di avvicinarci in banchina. Ci suggerisce di trascorrere la notte nel porticciolo limitrofo al paese, che però mi sembra troppo intasato dalle barche stanziali. Preferisco dare fondo nella baia, non lontano da un catamarano battente bandiera olandese. Si balla un poco, ma verso sera il vento si dovrebbe calmare per riprendere verso mezzanotte, ma questa volta da est. Verso quell’ora sono previsti oltre 30 nodi, ma solo per un breve lasso di tempo. Si tratta della coda di una forte perturbazione che si sta muovendo velocemente dal golfo di Patrasso verso occidente. Per cena mangiamo due milanesi con l’insalata e poi andiamo subito a letto. Alle 23, mi svegliano alcune forti raffiche. È la perturbazione annunciata. Do altri 20 metri di catena e attendo di vedere come evolve la situazione. Le onde si infrangono violentemente contro la banchina dove è ormeggiata all’inglese una barca a vela. Non vorrei davvero essere al suo posto. Fortunatamente il vento si rivela essere meno forte di quanto annunciato tanto che la punta massima dell’anemometro non supera i 27 nodi.  Rassicurato me ne torno a letto. Domattina dovremo partire prestissimo. Ci attendono quasi 200 miglia fino a Roccella Ionica.

(Giornale di bordo)

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