La notte è trascorsa tranquilla. Lasciamo l’insenatura senza fretta verso le 8.30. Il tempo è buono e stabile. Queste condizioni dovrebbero durare alcuni giorni. Non c’è vento. Nella più ampia baia di Dokhos nella notte ha dato fondo uno yacht a motore. Puntiamo su Capo Malea dopo aver doppiato ad est l’isola che ci ha dato rifugio per la notte. Scorriamo lentamente, procedendo a motore, lungo tutta la costa orientale del Peloponneso cercando di individuare da lontano i luoghi nei quali abbiamo sostato alcuni anni fa e quelli che invece abbiamo deciso di tralasciare per il momento con l’auspicio di poterli visitare la prossima volta che verremo da queste parti. Lasciarci alle spalle qualche programma incompiuto è sempre un ottimo stimolo per nuove avventure. Il mare è un olio e in giornata approfittiamo per riposare a turno un poco. Per la notte vorremmo fermarci a Nisos Elafonisos, una tappa classica per chi fa la circumnavigazione del Peloponneso. Doppiamo Capo Malea verso le 19. Il mare è calmo, ma il Capo non smentisce se stesso. Dopo un’intera giornata senza un filo di vento, nelle sue prossimità il vento si alza. Un bel nord-est sui 15 nodi che ci permette di iniziare a navigare a vela. Le condizioni sono ottimali e sappiamo di essere molto fortunati. Il Capo in questione, infatti, è spesso un punto cruciale per la navigazione soprattutto per le barche da diporto. Non per niente proprio qui Omero fece iniziare la peregrinazione di Ulisse a seguito di una tempesta. Le leggende hanno sempre un fondo di verità. Scattiamo qualche fotografia al monastero isolato che si trova proprio sul capo, salutando con la mano i monaci che vi abitano, come è tradizione. Poi decidiamo di cambiare il programma originario e di proseguire la navigazione durante la notte approfittando del vento favorevole e delle buone condizioni del mare. Il traffico marittimo è intenso, forse anche a causa del fatto che il canale di Corinto è ancora chiuso. Ci dicono che dovrebbe riaprire ai primi di maggio, ma per esperienza sappiamo che il rispetto delle date della sua apertura sono sempre molto aleatorie. Di bolina larga puntiamo su Capo Tenaro o Matapan, che a dir si voglia.
(Giornale di bordo)
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