Notte piuttosto agitata. Alle 1,45, mentre già dormivamo da un pezzo, Tania ha sentito dei rumori in coperta. Erano due ragazzini saliti a bordo pensando che sulla barca non ci fosse nessuno. Quando abbiamo acceso la luce sottocoperta sono scappati. Sono andato dalla Sicurezza del Marina e sono anche riuscito ad individuarli avendone riconosciuto uno dal colore della sua maglietta. Negando di essere stati loro, in più con un’aria sempre più strafottente, almeno ad uno è toccato quel che si meritava. Sono comunque rimasto “di guardia” fino alle 4 del mattino, ora nella quale il folto gruppo di ragazzi chiassosi assembrati davanti al Bamboo se ne sono finalmente andati a dormire. Al mattino seguente ho segnalato l’episodio alla Direzione del Marina. Purtroppo Punta Ala è cambiata molto, e non in meglio, rispetto al precedente periodo nel quale eravamo stati qui quasi dieci anni fa. La giornata è stata molto ventosa e per questo abbiamo ancora una volta posticipato la partenza. Abbiamo invece seguito dalla diga foranea la prima breve uscita di “Raffica VII”, dopo i lavori fatti a bordo da Simone. Al loro rientro si è fatto uno spuntino con il suo affiatato equipaggio. Nel pomeriggio si sono fatti due passi in porto. Su di un pontile abbiamo fatto la conoscenza di Andrea, neo armatore di un bel Comet 420. Sullo stesso pontile ci siamo imbattuti in Sandro e Flavia con i quali un iniziale aperitivo su Habibti si è trasformato in una simpatica cenetta. Sono andati via alle 23. Noi si è sistemata la barca e poi a letto. Fuori il maestrale soffia rumoroso.
(Giornale di bordo)
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