Riprendiamo il mare. Dopo la sventagliata di ieri e'
rimasto un rimasuglio di onda. Il vento invece e' assente. Costeggiamo a motore
tenendoci a debita distanza dalle secche di Capo Licosa. Alle 13.30 diamo fondo
davanti ad Ogliastro Marina dove gia' si trova un'altra barca a vela presto
raggiunta da altre due che gli si affiancano a pacchetto. Facciamo un bagno
ristoratore e pranziamo in pozzetto. Alle 15.30 ripartiamo con destinazione Acciaroli
dopo aver issato il gennaker. Si e' alzato il maestrale e procediamo al gran
lasco distanziando a vista d'occhio un Dehlya 40 partito insieme a noi. Non mi
piace competere, ma brava Habibti!! L'entrata del porto non e' delle migliori
essendoci due secche nella sua prossimita'. Provenendo da nord e' consigliabile
costeggiare la massicciata della diga foranea e poi virare subito a sinistra.
Arrivando da sud invece, soprattutto di notte, benche' le due secche siano
segnalate occorre fare estrema attenzione. Al momento del nostro ingresso
soffiano 20 nodi di traversia. Per tenere dritta la barca utilizzo l'elica di
prua. L'ormeggiatore ci passa la trappa e non so come sia ma questa si infila
nella cavita' che ospita l'elica di prua. Allo stesso tempo, mentre getto una
delle cime a poppa l'ormeggiatore mi dice che la trappa ha preso anche l'elica
del motore. Bingo!!! Riesco comunque ad ormeggiare. Poi mi getto in acqua e
faccio scavallare dal piede dell'elica la sagola della trappa che
li' si era solo appoggiata. Fortunatamente nella manovra, dopo aver dato
abbrivio alla barca, avevo messo il motore in folle altrimenti sarebbero stati
guai. Anche a prua la situazione e' meno preoccupante di come temessi. Infatti
riesco ad estrarre con facilita' la trappa dall'incavo facendola passare tra le
sbarre metalliche poste trasversalmente per evitare, teoricamente, che accada
quanto invece avvenuto. L'elica, anche qui, non e' stata toccata. Finalmente
posso darmi uno sguardo intorno con tranquillita'. Acciaroli e' molto ben
curata. Sul molo di sopraflutto si trovano negozi e ristoranti, tutti di
recente apertura. In cima al molo c'e' addirittura una libreria, piccola ma ben
fornita. Compro un libro. Sara' poco, ma lo considero come un gesto di
incoraggiamento nei confronti dei due giovani che hanno deciso di aprire questa
attivita'. Il centro del paese, trasformato in area pedonale, e' attraversato
da una strada in porfido. Qui si trova "Il rosso e il mare", l'ottimo
ristorante dei figli di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore ucciso in
circostanze ancora da chiarire nel 2010. Uno dei tanti delitti irrisolti,
probabilmente ad opera del crimine organizzato.
Nessun commento:
Posta un commento