Durante la notte si è ballato un poco. Anche oggi
vento assente e caldo asfissiante. Dopo aver lasciato l'ormeggio a Positano, in
un'ora e mezzo di navigazione, costeggiando, arriviamo ad Amalfi. Abbiamo
prenotato un posto al Pontile Coppola. Dopo aver annunciato il nostro arrivo
per radio ci viene incontro un gommone con a bordo Giulio. Ci dice di non
preoccuparci che penserà lui a tutto. Non ci sono abituato a questo genere di
super assistenza. E' un po' come essere presi in gestione. Come se non si fosse
in grado di fare una manovra d'ormeggio autonomamente e la cosa, intimamente,
un po' mi infastidisce. Non sono certo Moitessier, ma nemmeno da buttare via.
Giunti al pontile, Giulio, in retromarcia, entra in un budello strettissimo tra
due file di barche e in modo impeccabile, senza toccare l'elica di prua,
ormeggia Habibti accanto ad un Jeanneau 42. Una manovra al millimetro, tra
musoni, ancore e pescherecci. Evvabbè, ammettiamolo: una manovra fatta in quel
modo non sarei mai riuscito a farla! L'armatore di "Alchimia", lo
Janneau di cui sopra si chiama Antonio. Ci saluta con un ampio sorriso e ci da
il benvenuto. E' subito amicizia. Goethe le definiva "affinità
elettive", ed è forse proprio grazie a queste affinità che in poco tempo
con Antonio ci ritroviamo a parlare non solo di barche e navigazioni, ma anche
delle nostre rispettive vite. Famiglia, lavoro, interessi e molto altro, come
se fossimo due vecchi amici. Anche questa è la potenza e la forza del mare. Nel
pomeriggio percorriamo la via centrale di Amalfi facendo qualche spesa compreso
l'acquisto di un chilo di vongole che cucinerò per cena con Antonio per ospite.
Ci raggiunge alle 20 portando due ottime bottiglie di vino bianco, delle fette
di limone ricoperte di cioccolato fondente e dei taralli che mangiamo bevendoci
un aperitivo. Vera generosità napoletana. Chiacchierando aspettiamo la mezzanotte.
Oggi, infatti, è Sant'Andrea, patrono di Amalfi, e alla mezzanotte sono
previsti i fuochi d'artificio. Spettacolari. Che ci gustiamo dalla diga foranea
dalla quale si vedono nella baia anche le barche uscite in mare a godersi
l'evento. Andiamo a dormire con negli occhi il carosello di fuochi e colori che
illuminando per una buona mezz'ora il cielo di Amalfi si riflettevano sul mare
antistante.
(Giornale di bordo)
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