Nel lasciare Procida in mattinata, constato che lo
strumento che indica la profondità non funziona. Aveva già dato qualche
problema durante la prima tratta del viaggio, ma ora è proprio defunto.
Previdentemente ne tenevo a bordo uno di riserva che farò montare appena
possibile. La meta, oggi, è Borgo Marinari a Napoli. L'idea di fermarmi nel
vecchio porto di Santa Lucia mi era stata offerta dalla lettura dei libri di
Roberto Soldatini, un compositore e direttore d'orchestra che alcuni anni fa ha
deciso di trasferirsi a vivere in barca e che proprio sulla sua barca ha preso
la residenza. Con Danecia, il suo Moody 43, nei mesi estivi naviga in
Mediterraneo con preferenza per le acque della Grecia. Ad accoglierci a Santa
Lucia c'è Davide che ci assegna proprio il posto occupato d'inverno dalla barca
di Roberto. La sua gentilezza e delicatezza d'animo mi colpiscono. E poi
l'atmosfera di questo posto è magica. Nel pomeriggio facciamo una passeggiata
nel centro di Napoli con sosta obbligata da Gay-Odin a far rifornimento di
quelli che personalmente ritengo i più buoni cioccolatini del mondo. A cena ci
gustiamo invece un sautè di cozze e vongole e un'orata al forno alla
"Scialuppa", ristorante di proprietà di Salvatore, cugino di Davide.
Rientrati in barca ci addormentiamo al suono della musica che proviene dal
limitrofo Circolo nautico. Belle canzoni che conciliano il sonno profondo di
cui abbiamo bisogno.
(Giornale di bordo)
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