Santa Maria di Leuca ci piace molto. Lungo la strada
che costeggia il mare e a quella interna ad essa parallela si susseguono una
serie di ville stile liberty e rococò. Alcune perfettamente conservate, con dei
giardini pieni di fiori, altre un po' più fatiscenti anche se non di minor
fascino. Facciamo colazione al Caffè Martinucci che, ci sembra di capire,
essere qui una specie di istituzione. Su una delle porte leggo una bella
citazione: "La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte".
Mentre siamo seduti al tavolino si avvicina un anziano signore con un paio di
occhiali svergoli sul naso e ci chiede: "Posso sedermi?". E'
Giuseppe, simpatico ed ironico pensionato napoletano con il quale ci
intratteniamo per un buon momento. Poi torniamo in barca. La meta oggi è
Othonì, la prima isola greca che si trova sulla rotta verso Corfù, ad una
cinquantina di miglia di distanza. Lasciamo Santa Maria di Leuca alle 9.45. Nel
Canale d'Otranto soffia un leggero grecale, il mare è calmo e c'è il sole.
Direi una giornata perfetta. La visibilità è eccezionale. All'orizzonte si vedono
perfettamente i monti dell'Albania. Anche la sagoma di Othonì appare quasi
subito. Di quest'isola me ne aveva parlato per la prima volta un collega greco
conosciuto quando vivevo a Beirut. Era sull'orlo della pensione e mi disse che
il suo sogno, una volta smesso di lavorare, era quello di aprire un
bar-tabaccheria proprio qui. Chissà se lo avrà fatto? Questa volta non ci è
stato possibile verificare, ma in novembre se ci torneremo scenderò a terra ad
informarmi. In effetti la sera restiamo alla fonda gettando l'ancora non
lontano dall'ingresso del vecchio porto. Accanto a noi una piccola barca a vela
che assomiglia tanto a quella di Aziz il turco nel film Mediterraneo e un
bellissimo sloop in legno battente bandiera americana. Per cena cucino degli
spaghetti alla puttanesca poi, per dolce, le due piccole cassate siciliane
comprate stamattina da Martinucci. Un degno modo per festeggiare il nostro
arrivo in Grecia.
(Giornale di bordo)
Affascinante. ...ma non avete detto se la navigazione era a vela o a motore....se ritornate a Santa Maria di Leuca....mi piacerebbe scambiare con voi le impressioni sulla navigazione verso la Grecia.
RispondiEliminaHabibti è una barca a vela.
RispondiElimina....e la navigazione è stata a vela.
RispondiEliminaQuando tira il grecale p il levante, molte miglia prima di raggiungere othoni, si avverte un gradevole profumo della vegetazione dell'isola e spesso i delfini ti vengono incontro e saltano davanti alla barca.
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