CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 30 giugno 2018

Olympic Marina - Poros



"Meteo Greece" riporta per la giornata vento forza 4 da nord-ovest in mattinata e poi da sud-ovest nel pomeriggio. Volendo spostarci a Poros dovremmo anche trovare un po' d'onda residua al traverso nel Golfo di Saronico. Fatta una rapida colazione ci prepariamo a salpare. Mentre sistemiamo le ultime cose, sul pontile conosciamo Giorgio, armatore dell'Island Packet 43 ormeggiato quasi dirimpetto a noi. Vive a Zurigo e ci dice che purtroppo nell'ultimo periodo la barca la usa molto poco. Ha due bimbi piccoli e quest'anno non è riuscito a spingersi oltre la vicina baia di Capo Sounio. "Meglio di niente", ci dice, non proprio del tutto convinto. Lo incoraggio facendogli presente che i figli crescono più rapidamente di quanto ci possiamo immaginare. Dico questo con in mente alcune foto che ho rivisto recentemente delle mie figlie Andreina ed Annie. Erano piccole, sedute nella dinette di Nausicaa, la mia precedente barca, ai tempi in cui la tenevo a Beirut. Ora sono ventenni e più alte di me. Salutato Giorgio, che sparisce a recuperare moglie e figliolanza, ci avviamo verso il distributore del carburante per fare il pieno di gasolio. Il livello è a circa metà, il che significa che ci dovrebbero ancora essere tra i 130 e i 140 litri di carburante, ma è mia abitudine cercare di tenere il serbatoio il più possibile sempre pieno. Meno sbatacchiamenti in caso di mare formato e quindi minor possibilità che circolino eventuali residui che potrebbero intasare il prefiltro. Uso regolarmente l'Ecobact e il Fastoil, ma la prudenza non è mai troppa. Non mi sono sbagliato di troppo: infatti aggiunti altri 120 litri il serbatoio è nuovamente pieno. Informiamo con il VHF il personale del Marina che staremo fuori qualche giorno e usciamo finalmente in mare. Procedendo a motore superiamo Capo Sounio e poi l'isolotto di Patroklos che lasciamo sulla dritta. Poi, entrati nel Golfo di Saronico, troviamo il vento, tra i 20 e i 25 nodi. Navigare nuovamente a vela è una goduria. Sul plotter metto il cursore sul capo meridionale dell'isola di Poros. Dopo poco mi accorgo però che mantenendo la rotta indicatami dal cartografico, la prua di Habibti punta invece a nord dell'isola. La rotta differisce di circa una ventina di gradi da quella riportata sullo strumento dell'autopilota. Li' per lì penso ai soliti inconvenienti connessi all'elettronica di bordo o alla deviazione provocata da qualche cavo sottomarino, poi, approfondendo, mi accorgo che il plotter mi indica la rotta magnetica mentre l'autopilota segue quella vera. Risetto il plotter e tutto torna a posto. Nel frattempo, come previsto, il vento ha girato da SW e procedendo di bolina stretta arrivo nel piccolo Golfo di Methenon, a nord di Poros, dove entriamo verso le 17,30 lasciando l'isolotto di Platia a dritta. Nel golfo, ridossato dai venti meridionali, siamo costretti ad accendere il motore e un'ora più tardi, dopo aver costeggiato una serie di baie buone per l'ancoraggio, ci ormeggiamo sulla punta del pontile settentrionale di Poros. Ci dobbiamo un po' arrangiare per legare le cime a terra in quanto le bitte sono tutte divelte, ma troviamo comunque una buona soluzione alternativa. Il posto risulta tranquillo nonostante il passaggio circa ogni ora del traghetto che unisce Poros all'antistante paese di Galatas. Il traghetto in questo tratto procede pianissimo e quindi evita di creare un'onda che potrebbe rivelarsi fastidiosa per le barche ormeggiate. Ceniamo a bordo e posticipiamo a domani la visita del paese. Le miglia percorse oggi sono state circa 35.

(Giornale di bordo) 

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