CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







domenica 31 marzo 2019

Canakkale



L'ennesimo e ultimo giorno a Canakkale. Nella notte il vento dovrebbe calmarsi e domattina potremo ripartire alla volta del Mar di Marmara. Oggi in Turchia ci sono le elezioni municipali e per questo in città notiamo molta più polizia del solito. Per motivi di ordine pubblico scopriamo anche che per tutto il giorno è vietata la vendita di alcolici. Facciamo i nostri soliti due passi in città. Dopo lunghe riflessioni compriamo un nuovo telefono, in quanto quello vecchio, nonostante il tentativo di mettere una batteria nuova, continua a non funzionare bene. La sosta a Canakkale, anche se più lunga del previsto, ci lascerà un buon ricordo. Abbiamo apprezzato soprattutto la gentilezza della gente e la buona amministrazione cittadina: le strade e i marciapiedi sono puliti, i servizi pubblici funzionano perfettamente,  gli automobilisti si fermano regolarmente davanti alle strisce pedonali, i parcheggi per le auto sono custoditi e il costo per la sosta è irrisorio, un po' ovunque si trovano biciclette elettriche di proprietà del comune che si possono affittare. Insomma, una città da cui prendere esempio. Pranziamo in barca: funghi alla griglia, olive e formaggio con salsa di paprika. Paghiamo anche il Marina: per 6 notti la spesa è di 660 lire turche, vale a dire circa 100 euro, con acqua ed elettricità incluse. Nemmeno 17 euro al giorno!!! Cari Marina italiani: parliamone!!! Anche i nostri vicini russi domattina partiranno. Un po' dopo di noi, in quanto andranno direttamente ad Istanbul dove contano di arrivare il mattino seguente. Poi proseguiranno diretti per Sebastopoli. Ci invitano a visitare quei luoghi, dicendoci che sono molto belli. Replico: "Chissà! Forse un giorno". In realtà il Mar Nero non mi attira particolarmente. Per un certo periodo ci avevo anche pensato di navigare verso la Bulgaria, la Romania, magari fino all'Ucraina. Poi leggendo i resoconti pubblicati sul suo blog e relativi al suo viaggio in quei luoghi (ora anche pubblicati in un libro: La vela di Odessa) da Luciano Piazza ho cambiato idea. Non che navigare in quei mari non abbia il suo fascino, ma per noi, che ogni volta abbiamo a disposizione un periodo di tempo limitato e che dovremmo quindi lasciare la barca incustodita per almeno un paio di mesi prima di riprendere il viaggio quei posti non mi paiono adatti. Continuo invece a coltivare il mio sogno, appena fra qualche anno andrò in pensione, di conoscere meglio i mari del nord Europa. Chissà. Per ora gustiamoci il momento e dedichiamoci a preparare Habibti  per una partenza all'alba alla volta del Mar di Marmara.

(Giornale di bordo)

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