CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







martedì 13 agosto 2019

Mandraki (Oinoussa)


La musica greca proveniente da uno dei bar limitrofi alla piazzetta si e' protratta fino alle 6,30 di stamattina. Benche' avessimo tutti gli oblo' e gli osteriggi aperti per far circolare l'aria il suono giungeva nella nostra cabina attenuato, tanto che invece di risultare fastidioso ci ha tenuto compagnia nei periodi di dormiveglia. Oinoussa ci piace talmente tanto che decidiamo di fermarci per un'ulteriore giornata. Alle 10 ci rechiamo all'ufficio postale per pagare l'e-tepai, la nuova tassa introdotta la scorsa primavera per poter navigare nelle acque greche. Una tassa che si e' aggiunta al pagamento del DEKPA. Per Habibti, che ha una lunghezza di 11,35 metri il costo e' di 33 euro al mese, che aumentano a 100 per metro per le imbarcazioni a partire dai 12 metri. Dopo essermi registrato e aver ricevuto per mail sia la comunicazione della somma da pagare (66 euro per i mesi di agosto ed ottobre), sia il codice identificativo chiamato "paravolo", avevo tentato inutilmente di effettuare il pagamento tramite bonifico bancario. Ogni qualvolta mi veniva restituito. All'ufficio postale l'impiegata, che parla solo greco, non ne sa nulla e per tirarsi fuori d'impaccio chiede aiuto al direttore della limitrofa banca. Questi e' un giovane molto gentile, che parla un buon inglese. Ci chiede di seguirlo nel suo ufficio e qui da subito disposizione ad uno degli impiegati di compilare il modulo, prelevare la somma da noi dovuta e di rilascirci la relativa ricevuta. Semplicissimo.... se non fosse che che siamo in Grecia, un paese che sotto questo aspetto non si discosta molto dall'italica burocrazia. Ma l'epilogo di questa storia ve lo raccontero' domani! Trascorriamo il resto della mattinata nel "dehors" del bar alle spalle di Habibti a giocare a "tawle". All'ora di pranzo ordiniamo un "club sandwiches" che divideremo in due e un paio di birre. Poi torniamo in barca per una siesta. Tania resta in pozzetto e verso il tardo pomeriggio la sento parlare con qualcuno a proposito di Habibti. Dopo un po' mi affaccio e mi presento a Pandelis o, "Delos", come suggerisce lui. E' un giovane architetto, appassionato di vela ed estimatore degli Hallberg Rassy. "Appena sara' possibile ne comprero' uno!", ci dice. Lo invitiamo a bordo e tra un discorso e l'altro trascorriamo insieme tutto il pomeriggio, fino a sera. E' veramente simpatico, colto e con il giusto atteggiamento ironico nei confronti del mondo e della vita. Sua madre e' originaria di Oinoussa e conoscendo bene l'isola ci racconta un poco della sua storia recente, in particolare della fortuna che essa ha di essere sostenuta dai vari armatori che sono originari del posto, ma anche della mancanza di iniziativa degli amministratori nel non saper offrire ai diportisti che vi attraccano servizi migliori. Parliamo naturalmente di barche, della sua prossima vacanza per trasferire una barca a vela da Corfu' ad Atene in settembre, della nostra comune passione per i motori. Ma si e' parlato anche di argomenti piu' seri, come l'attuale situazione politica in Grecia...e in Italia, delle problematiche connesse alla salvaguardia dell'ambiente, di lavoro. Ed e' quando gli chiediamo che cosa faccia nella vita che abbiamo un'ulteriore sorpresa. Ci dice, infatti, che dopo che aver lavorato per un periodo nell'impresa edile del padre, insieme alla sorella hanno deciso di fondare una "start-up" nel settore alimentare. Tania, con la sua solita curiosita' da giornalista, gli chiede quale sia il nome della societa'. "Royal Deli", ci risponde. Restiamo di stucco, in quanto si tratta della nostra marca preferita di grissini e di biscotti prodotti in Grecia. L'avevamo scoperta per la prima volta in quel di Skiathos, dove avevamo fatto razzia dei suoi prodotti svuotando lo scaffale del supermercato nel quale erano esposti. Come e' veramente piccolo il mondo! Mentre continuiamo a parlare del piu' e del meno passa un agente della Port Authority che ci chiede di ricarci nel loro ufficio per mostrare i documenti e pagare l'ormeggio: 12 euro per due notti. Con Delos ci diamo appuntamento per l'indomani mattina verso le 9,30 per fare colazione insieme. Ceniamo in barca, anche perche' dobbiamo terminare un po' del cibo che ci resta in cambusa. Poi ce ne andiamo a letto. Oggi non abbiamo fatto una grande attivita', eppure siamo comunque belli stanchi!!

(Giornale di bordo)

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