CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







martedì 3 maggio 2022

Fethiye

La notte trascorre calma in rada. Alle 10 aliamo l'ancora e ci dirigiamo verso l'Ece Marina dove abbiamo prenotato un posto per due notti. La catena è piena di fango spesso e colloso. Entrati nel Marina, gli ormeggiatori non sono particolarmente efficenti. Non solo aspettiamo un buon quarto d'ora prima che ci indichino dove ormeggiare, ma  nel momento in cui gli passiamo le cime vorrebbero metterle in modo da lasciare accanto a noi un ulteriore spazio dove poterci infilare un'altra barca. Essendo lo spazio davvero esiguo, ciò significherebbe restare schiacciati come delle sardine. Pertanto insisto fino a quando si convincono a far passare le cime in due anelli diversi. Accanto a noi c'è un 32 piedi con due kazaki a bordo. Lo deduciamo dalla bandiera sulla sartia di sinistra e dai visi dai caratteri marcatamente mongoli tipici di quella popolazione. Partiranno poco dopo. A dritta c'è invece un 53 piedi con un equipaggio polacco talmente discreto da sembrare scorbutico. Lavo per bene la barca dedicando molto tempo alla pulizia del gavone di prua, del verricello e della catena dell'ancora. Tutto è incrostato di fango all'inverosimile. All'ufficio del Marina, contrariamente agli ormeggiatori, sono molto gentili ed efficenti e la cifra che paghiamo per una sosta di due giorni, con acqua ed elettricità incluse, è davvero accettabile. Fa molto caldo e mentre aspetto Tania che è andata in farmacia a comprare delle nuove bende per fasciare il mio dito ferito, mi siedo all'ombra nel bar del Marina sorseggiando una birra fresca. Tania, Farouk e Osnya arrivano quasi contemporaneamente. Farouk ci propone di andare a mangiare qualcosa al  mercato del pesce, che si trova nel souk al coperto nella parte vecchia della città. Si tratta di un posto da non perdere se si passa da Fethiye. Limitrofi al mercato vi sono dei ristoranti che cucinano il pesce che i clienti comprano loro stessi al mercato. Nella scelta ci lasciamo guidare da Farouk e il risultato è un pranzetto con i fiocchi. Rientrati in porto e salutati i nostri amici, troviamo ormeggiato accanto ad Habibti un Hanse 50 con un gruppo di ragazzi polacchi a bordo. Fanno parte di una flottiglia le cui altre barche sono ormeggiate anch'esse sul pontile. Come noi, resteranno qui anche nei prossimi giorni aspettando il passaggio della perturbazione attesa nella giornata di domani.

(Giornale di bordo)

 

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