CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







lunedì 26 settembre 2022

Datca - Ginyap Koyu



Al risveglio sposto leggermente Habibti al centro della baia. Nella notte il vento è calato del tutto e ci siamo avvicinati un po' troppo alla barca dei nostri vicini. Poi scendiamo a terra. Dobbiamo rinnovare gli abbonamenti delle linee telefoniche ed internet. Il negozio della Turkcell apre alle 9 e siamo costretti ad attendere per una mezz'oretta seduti su una panchina al suo esterno. Lasciamo Datca verso le 9.30 e procediamo a motore fino al traverso di capo Ince Burun. Qui apriamo randa e code 0. La direzione e l'intensità del vento ci fanno avanzare piuttosto lentamente in direzione dell'isola greca di Tilos che vediamo all'orizzonte. Procediamo così per circa un'ora e mezza e poi viriamo. Con un lungo bordo ci avviciniamo con una buona velocità alla baia di Palamut. Altra virata e altro lunghissimo bordo a perdere verso il largo. Infine, tolto il code 0, di bolina stretta puntiamo su Knidos, la nostra meta odierna. Il vento, sui 10 nodi, ci consente così di navigare a vela per tutta la giornata. A parte un'altra unica vela che ha optato per dei bordi più corti sottocosta, come quasi sempre accade tutte le altre barche a vela in giro stanno utilizzando il motore. Avvicinandoci a Knidos notiamo che la baia è piena di barche. Mi viene allora in mente che poco più a sud di quest'ultima, in occasione dei nostri ultimi passaggi da queste parti avevo notato una piccola insenatura protetta da un promontorio roccioso. Una volta vi avevo visto ormeggiato un caicco che aveva portato due cime a terra. Decidiamo di andare a darvi un'occhiata. Nell'insenatura, che sulla carta nautica è riportata senza nome, troviamo solo il piccolo gozzo di un pescatore che se ne sta andando, un paio di tende di un gruppo di campeggiatori e alcuni bagnanti. Diamo fondo portando due cime a terra. Il fondale è piuttosso roccioso, ma riesco a posizionare l'ancora su una larga macchia di sabbia. Al tramonto i bagnanti se ne vanno e restiamo solo noi ed i campeggiatori. Da una ricerca fatta su internet, scopriamo che il nome della baia è Ginyap Koyu. Decisamente una chicca questo posto, a condizione di essere disposti a beccheggiare un po' nel caso, come oggi, all'esterno vi sia un po' di onda da sud-ovest. Con la sera l'aria rinfresca. La temperatura ideale per gustarci una buona minestra calda accompagnata da una bottiglia di vino rosso.

(Giornale di bordo)

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