CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







martedì 27 settembre 2022

Ginyap Koyu - Mersincik


 
Notte abbastanza calma, anche se ad una certa ora siamo stati un po' disturbati dal beccheggio provocato dalla leggera onda che entrava nell'insenatura. Per riprendere il sonno ci si è dovuti distendere di traverso rispetto all'asse lungitudinale della barca. Poco prima dell'alba il vento ha girato a sud-est e il ridosso è diventato ancora meno efficace. Pertanto partiamo sul presto, salutati dai campeggiatori appena usciti dalle loro tende. Apriamo le vele e superiamo Deveboynu Burun. Tenendoci a debita distanza dalla costa, al gran lasco raggiungiamo il capo a nord di Knidos. Un'altra barca a vela, che ha tutta l'aria di essere quella che ieri ha bordeggiato sottocosta risalendo insieme a noi, punta su Kos, probabilmente diretta a Bodrum. Noi invece intendiamo raggiungere Mersincik, un'insenatura che già conosciamo per esserci stati diverse volte in questi ultimi anni. Superato il capo il vento si smorza e per circa un'ora avanziamo a non più di 2 nodi di velocità. Poi dobbiamo chiudere le vele. Nell'insenatura di Mersincik troviamo alla fonda uno yacht a motore al quale ci affianchiamo a debita distanza portando due cime a terra. Questo posto è sempre magico: acqua trasparente e circondato da alte montagne con la vegetazione che arriva fino al mare. L'unico inconveniente è la presenza di qualche vespa, che però fa la sua apparizione solo all'odor del cibo. Oggi, infatti, preparo delle gustose linguine al pesto e pomodorini che emanano tutto il loro profumo. Il proprietario dello yacht accanto a noi trascorre il pomeriggio facendo volare un drone con il quale riprende la sua barca dall'alto e la zona circostante. Scambiamo con lui e la moglie due parole mentre passano a nuoto a poppa di Habibti. Al tramonto beviamo il solito aperitivo seduti a prua e poi ci ritiriamo sottocoperta. Ormai di trascorrere le serate in pozzetto non è più cosa.

(Giornale di bordo)

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