CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







sabato 24 settembre 2022

Kuyulu Buku - Selimiye

 
Anche stamattina ci svegliamo all'alba. Appena il sole fa capolino nella baia e i suoi raggi iniziano a riscaldare l'aria fresca della notte faccio un po' di yoga e la solita nuotata. La temperatura dell'acqua a quest'ora non è delle più invitanti, ma una volta che ci si immerge e si cominciano a muovere le articolazioni ci si abitua. Lasciamo la baia proprio nel momento in cui arriva una barca a vela con un equipaggio tutto femminile. Danno fondo nello stesso punto dove eravamo noi. Ci scambiamo un cenno di saluto mentre ci incrociamo. Usciti dalla baia apriamo il genoa. Facciamo una lenta navigazione con un leggero vento al traverso e poi, entrando nella baia di Selimiye, al gran lasco. Diamo fondo in 25 metri d'acqua di fronte al ristorante "Sardunya". Intorno a noi ci sono diverse barche, ma tutte alla debita distanza tra loro. Il fondo di sabbia è buon tenitore e la baia è ben ridossata quindi possiamo scendere a terra tranquilli. Facciamo un po' di spesa e compro un nuovo paio di occhialini per il nuoto. In quelli vecchi l'acqua comincia a filtrare attraverso una delle lenti. Tornati in barca sistemiamo la cambusa e poi scendiamo nuovamente a terra. Il pesce spada alla griglia mangiato l'altro giorno da Sardunya non può non essere replicato. Dal nostro tavolo sul terrazzo del ristorante teniamo d'occhio Habibti alla fonda, un paio di centinaio di metri davanti a noi. Dopo pranzo facciamo una passeggiata sul lungomare di Selimiye. Un paesino che si conferma essere davvero delizioso. Girovaghiamo un poco per i diversi negozi del paese. Verso sera, ritornati su Habibti, ci godiamo un aperitivo con il Retzina comprato a Kastellorizo seduti a prua, fino a quando il sole scompare dietro le montagne che ci circondano. Ed allora l'aria diventa immediatamente fresca e noi ci rintaniamo sottocoperta.
 
(Giornale di bordo)

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