CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







lunedì 3 ottobre 2022

Bodrum

 
Nella notte il vento ha continuato a soffiare forte e in mattinata è aumentato ulteriormente. Di togliere le vele oggi non se ne parla proprio. Con Ozgur restiamo intesi che lo faremo domattina presto, quando il vento è previsto diminuire per qualche ora. Speriamo! Le pulizie a bordo proseguono per gran parte della giornata. Pranziamo in pozzetto. Quei rompiscatole dei gommoni che entrano ed escono dal porto continuano a farci ballare non poco. A quelli che davvero esagerano, mando qualche accidenti ad alta voce. Ma serve a poco. Prepariamo le valige che domattina porteremo in albergo prima di alare Habibti. Sottocoperta la barca assume la sua conformazione "da rimessaggio", con i sacchi del code 0 e del gennaker appoggiati sul paiolo e due teli  a coprire i divani. L'ancora di poppa è stivata nel bagno e la cabina di poppa si trasforma in una sorta di magazzino. La sera ci sediamo nella terrazza del Marina Club bevendoci un aperitivo. L'unico vantaggio del posto barca in cui siamo ormeggiati è che, di fatto, disponiamo del Marina Club tutto per noi. Con il buio ormeggia accanto a noi un enorme gommone a chiglia rigida. E' sicuramente il tender di qualche superyacht ormeggiato nella baia. Più tardi farà la spola per portare a terra un gruppo di russi smargiassoni. Dalla cuccetta sento Tania discutere con i due marinai del gommone. Effettivamente i due potenti motori fuoribordo sono ad una spanna dalla nostra murata rischiano di sbatterci contro. Di malavoglia ma si spostano. E' sempre utile avere una agguerrita piccola vedetta lombarda a bordo.

(Giornale di bordo)

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