CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







mercoledì 3 aprile 2024

Olympic Marina

 


Alle 7.30 siamo già in cantiere. La barca è pronta per essere messa in acqua. Il De Cesari che ieri aveva un problema all’elica è stato nuovamente rimesso in un invaso non lontano da noi. Ciò significa che ieri il problema non sono riusciti a risolverlo. Alle 8.30 Habibti è in acqua, ma al momento di accendere il motore questo non parte. La batteria non da segno di vita. Durante l’invernaggio gli addetti del cantiere avevano messo in carica le batterie ogni quindici giorni, ed in effetti quelle dei servizi le abbiamo trovate al 100%. Quella del motore, invece, nonostante una serie di tentativi non ne vuole sapere di partire. L’avevamo cambiata in Turchia nel 2019. Poiché dobbiamo lasciare libera la darsena facciamo partire il motore con dei cavi ormeggiando Habibti su uno dei pontili con l’aiuto degli ormeggiatori. Lascio girare il motore per una mezz’oretta prima di spegnerlo. Provo a riaccenderlo e questo riparte senza problemi. Ciò significa che la batteria in parte si è ricaricata. Tuttavia non me la sento di partire per un trasferimento di oltre mille miglia con questa incertezza, così chiedo a quelli del cantiere di sostituirla. Replicano che la batteria nuova non potrà essere disponibile prima del pomeriggio di domani. Nei prossimi giorni c’è una finestra abbastanza prolungata di bel tempo e sarebbe un vero peccato perdere un’intera giornata nell’attesa. Pertanto chiedo nel negozio di nautica che si trova nel Marina se per caso dispongono di una batteria da 75 Ah delle dimensioni della nostra. Siamo fortunati. Hanno disponibile una Bosch che pago sui 150 euro. Nel negozio compro anche una boetta luminosa da legare al salvagente che devi avere obbligatoriamente come dotazione di sicurezza a bordo. Quella vecchia non funziona più. Monto la nuova batteria e iniziamo a sistemare Habibti per la partenza prevista per domani mattina. Mentre lavo la coperta intravedo il nostro amico Delos. Ci salutiamo da lontano. Nel primo pomeriggio andiamo a fare cambusa. Al ritorno continuiamo a sistemare la barca. Alle 21 ci restano ancora alcune cose da fare ma decidiamo di andare a mangiare qualcosa. Con un taxi raggiungiamo Lavrion dove ceniamo nella solita taverna. Tania ordina del pesce mentre io assaggio una specie di “Fiorentina” locale dalla carne tenerissima. Con un altro taxi rientriamo all’Olympic. Siamo stanchi e decidiamo di terminare ciò che resta da fare in barca domattina presto prima della partenza.

(Giornale di bordo)

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