CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







domenica 27 aprile 2025

Punta Ala


Giornata primaverile. Nel Marina stranamente c’è poca gente. Molti sono fuori in mare, altri probabilmente hanno posticipato la loro venuta al prossimo ponte del 1 maggio. Sistemiamo un poco la barca prendendocela comoda. Aiuto ad ormeggiare un 35 piedi a vela di un nuovo arrivato. Occupa uno dei posti che si trovano dalla parte opposta a noi sulla stessa banchina. È veramente compresso tra due altre barche a vela. Ormai con le barche nuove con la poppa molto larga le dimensioni dei vecchi posti barca spesso non sono più sufficienti. A Punta Ala ormai accade sempre più spesso. Da un certo punto di vista la struttura del Marina è diventata inadeguata. Verso le 11.30 ricevo una telefonata dall’agenzia che ci ha affittato il posto barca per il prossimo anno. Mi informano che se vogliamo possiamo spostarci nel nuovo ormeggio senza attendere l’1 maggio, data di inizio del nuovo contratto. Così aiuto l’armatore della barca che occupa il nostro nuovo ormeggio a spostarla poco lontano. Poi è la volta di Habibti. Il nuovo ormeggio è molto meglio di quello dello scorso anno, rovinato dall’arrivo di un 43 piedi a motore sulla nostra destra che lo aveva reso decisamente sacrificato. Terminata l’operazione è chiusa la barca passiamo a salutare Simone e Barbara, appena rientrati da Porto Azzurro. Lasciamo Punta Ala alla volta di Montemerano dove arriviamo a casa poco prima di un forte temporale. Domani saremo a Firenze a ritirare una delle moto e poi in montagna. 

(Giornale di bordo)

sabato 26 aprile 2025

Punta Ala


Ci siamo svegliati abbastanza presto. Tania bevendo il caffè seduta a prua ha trovato una manciata di crocchette per i cani vicino al gavone dell’ancora. Un vero mistero su come ci siano arrivate. Da principio le abbiamo collegate con la visita a bordo dei due ragazzotti avvenuta nella notte di domenica, ma il dubbio ci è comunque rimasto. Si è pranzato in pozzetto con delle focacce comprate all’alimentari del Marina. Facciamo il bucato e  riceviamo anche la visita di Stefano, il vecchio nostromo di Punta Ala. C’è un bel sole, ma la temperatura è decisamente fresca. Tutte le barche solitamente ormeggiate accanto a noi sono fuori e così si sta proprio in santa pace. Soprattutto apprezziamo l’assenza del 43 piedi a motore sulla nostra destra che ci leva un sacco di luce quando siamo sottocoperta. Una presenza veramente ingombrante. Fortunatamente il prossimo 1 maggio ci spostiamo in un altro posto in cima al pontile. Simone e Barbara, che abbiamo salutato stamattina, sono andati a Porto Azzurro. Noi trascorriamo il pomeriggio in barca. Verso sera Tania fa un salto dal parrucchiere a Castiglione della Pescaia, mentre la sera ce ne stiamo a guardare un po’ di Tv. Domani lasceremo Habibti per un paio di settimane. Kamel da Riad e Ozgur da Bodrum ci verranno a trovare, rispettivamente a fine aprile e ad inizio maggio. Staremo con loro tra il Piemonte, Roma e la Toscana, poi verso metà maggio speriamo di riuscire a fare una breve crociera di un mesetto.

(Giornale di bordo)

venerdì 25 aprile 2025

Santa Marinella


In mattinata siamo andati a Santa Marinella a portare i documenti necessari per le pratiche del RINA. Il Comandante che le segue è sempre molto gentile e mi ha dato anche alcuni suggerimenti su possibili modalità alternative per portare la barca in nord Europa l’anno prossimo. Tutto ciò sempre per evitare il tratto atlantico della penisola iberica dove, ancora ieri, un’altra barca a vela è stata attaccata da un branco di orche che le hanno rotto il timone. Si è fatto uno spuntino a Santa Marinella in una friggitoria e poi siamo rientrati a Punta Ala. Per strada c’era un sacco di traffico. La serata l’abbiamo trascorsa a bordo di “Raffica VII”, dove Simone e Barbara avevano preparato un po’ di leccornie. Si è stati a chiacchierare piacevolmente fino a tardi con una serie ripetuta di bicchieri della staffa, che alla fine hanno portato ad un discreto numero di bottiglie vuote.

(Giornale di bordo)

giovedì 24 aprile 2025

Porto Azzurro - Punta Ala


Nel corso della notte il vento è girato da sud-est e nella baia si è ballato un pochino. È anche piovuto a tratti. Abbiamo comunque dormito bene. Tania, come al solito, si è svegliata all’alba ed ha immortalato la baia alle prime luci. Io sono apparso verso le 8.30. Ho preparato i parabordi e le cime d’ormeggio in quanto nel pomeriggio era nostra intenzione entrare nel porto di Porto Azzurro. Tuttavia, mentre stavo bevendo la mia tisana seduto a prua è arrivata la motovedetta dei carabinieri. Avere un controllo delle forze dell’ordine il 25 aprile è diventata una consuetudine. Metto patente, libretto e assicurazione nel retino che mi porge il militare, sicuro di avere  tutto in regola. Invece, sorpresa: il carabiniere mi fa presente che ho il certificato di sicurezza che è scaduto a dicembre. Non ci posso credere. Ero sì convinto che scadesse a dicembre, ma di quest’anno. Ne ero tanto sicuro che proprio nei giorni scorsi mi ero già messo d’accordo per effettuare la visita del RINA a settembre, mentre Habibti sarebbe stata in invaso. I militari sono molto gentili. Dopo avermi chiesto il porto in cui è ormeggiata la barca, mi dicono di rientrare subito in quanto in caso di un altro controllo avrei avuto dei problemi. Non posso fare altro che ringraziarli per la comprensione. Salpo immediatamente e chiamo Porto Azzurro per disdire la prenotazione. Durante la traversata sento al telefono la persona che è solita occuparsi delle diverse pratiche inerenti Habibti. È sempre molto gentile ed efficiente, tanto che già nel pomeriggio mi assicura di avere avvertito l’ispettore del RINA. Ormeggiamo nel Marina di Punta Ala verso le 13.30. Sistemiamo la barca e pranziamo in pozzetto. C’è un bel sole. L’imprevisto ci costringe a modificare i nostri programmi. Verso sera facciamo una lavatrice di biancheria. Trascorriamo la serata a bordo. Domani mattina partiremo in auto alla volta di Santa Marinella per lasciare i documenti necessari per rinnovare il certificato. Speriamo di riuscire a fare tutto per metà maggio, quando avevamo previsto di partire per un giretto di un mese. Tutto sommato, meglio così. Peggio sarebbe stato continuare a navigare inconsapevoli di non avere i documenti in regola. Come dice quel mio amico: ogni impedimento porta sempre un giovamento.

(Giornale di bordo)

mercoledì 23 aprile 2025

Porto Azzurro


Notte tranquilla in baia. Ci svegliamo con un bel cielo sereno e una leggera brezza che soffia da terra. Decidiamo di trascorrere qui la giornata. In mare non c’è molto vento e in serata la baia più protetta per restare in rada continua ad essere quella di Porto Azzurro. Nel corso della mattinata molte delle barche in porto salpano. La stessa cosa fanno quelle alla fonda accanto a noi, tranne una barca a motore che si trova ad un centinaio di metri alle nostre spalle. Controllo la valigetta dei medicinali. Dovremmo sostituire un paio di cose scadute. Chiamo anche l’assistenza Spinlock per la revisione dei salvagenti che faremo a giugno. Pranziamo al sole in pozzetto: croissants con prosciutto di Praga e formaggio, un’insalata e una fetta di crostata. Prima del tramonto prendiamo una doccia a poppa. Sto rileggendo “Il sergente nella neve” di Rigoni Stern. Quando l’aria rinfresca scendiamo sottocoperta. Domani le previsioni annunciano un po’ di pioggia e vento forte da nord-ovest. Noi abbiamo prenotato un posto in porto, così dovremmo trascorrere la notte al riparo. Sarà anche un’occasione per fare due passi a Porto Azzurro e comprare in farmacia i medicinali da aggiornare nella cassetta di pronto soccorso.

(Giornale di bordo)

martedì 22 aprile 2025

Punta Ala - Porto Azzurro


Finalmente, dopo giorni di pioggia e vento forte, questa mattina il tempo e il mare ci hanno consentito di salpare verso l’isola d’Elba. Abbiamo lasciato Punta Ala alle 10.30, poco dopo “Incredibile” di Leonardo e Marcella. Soffia un bel maestrale sui 20 nodi che ci consente di effettuare una bella traversata a vela fino a Porto Azzurro. Habibti a tratti vola sull’acqua a 8 nodi, sbandata sulle mura di sinistra. In mare incontriamo qualche barca a vela, come anche nella baia antistante Porto Azzurro dove diamo fondo in 11 metri d’acqua. Una volta ridossati dietro l’isola vento e onda diminuiscono e nella baia seppur la temperatura sia ancora piuttosto fresca si sta d’incanto. Pranziamo al sole seduti in pozzetto: salmone affumicato e un’insalata. Poi, lavati i piatti in mare, schiacciamo entrambi un pisolino. Verso sera il vento cala del tutto. Nel Marina sono arrivate alcune barche a vela e motore, tra cui un grande yacht battente bandiera inglese, mentre nella baia, con Habibti, sono alla fonda sei barche. Un numero ancora limitato di gente in giro, considerato che alcuni hanno beneficiato del ponte tra Pasqua e il 25 aprile. Verso le 19 sentiamo provenire da Porto Azzurro della musica ad alto volume. Ricordo che anche a Natale’ quando eravamo stati in porto, c’era stata la stessa cosa. Ben contenti di essere alla fonda lontano dal rumore. Dopo che il sole è tramontato siamo scesi sottocoperta dove abbiamo trascorso una bella serata tra un po’ di letture e un po’ di Tv.

(Giornale di bordo)

lunedì 21 aprile 2025

Punta Ala


Notte piuttosto agitata. Alle 1,45, mentre già dormivamo da un pezzo, Tania ha sentito dei rumori in coperta. Erano due ragazzini saliti a bordo pensando che sulla barca non ci fosse nessuno. Quando abbiamo acceso la luce sottocoperta sono scappati. Sono andato dalla Sicurezza del Marina e sono anche riuscito ad individuarli avendone riconosciuto uno dal colore della sua maglietta. Negando di essere stati loro, in più con un’aria sempre più strafottente, almeno ad uno è toccato quel che si meritava. Sono comunque rimasto “di guardia” fino alle 4 del mattino, ora nella quale il folto gruppo di ragazzi chiassosi assembrati davanti al Bamboo se ne sono finalmente andati a dormire. Al mattino seguente ho segnalato l’episodio alla Direzione del Marina. Purtroppo Punta Ala è cambiata molto, e non in meglio, rispetto al precedente periodo nel quale eravamo stati qui quasi dieci anni fa. La giornata è stata molto ventosa e per questo abbiamo ancora una volta posticipato la partenza. Abbiamo invece seguito dalla diga foranea la prima breve uscita di “Raffica VII”, dopo i lavori fatti a bordo da Simone. Al loro rientro si è fatto uno spuntino con il suo affiatato equipaggio. Nel pomeriggio si sono fatti due passi in porto. Su di un pontile abbiamo fatto la conoscenza di Andrea, neo armatore di un bel Comet 420. Sullo stesso pontile ci siamo imbattuti in Sandro e Flavia con i quali un iniziale aperitivo su Habibti si è trasformato in una simpatica cenetta. Sono andati via alle 23. Noi si è sistemata la barca e poi a letto. Fuori il maestrale soffia rumoroso.

(Giornale di bordo)

domenica 20 aprile 2025

Castiglione della Pescaia


Ennesima mattina nella quale abbiamo un po’ poltrito. Ieri notte si è andati a letto tardi e siamo rimasti un poco di più a letto. In mattinata si sono fatti gli auguri di Pasqua a famiglia ed amici. Il tempo continua ad essere brutto con nuvoloni neri e qualche goccia di pioggia. Anche il mare continua ad essere agitato. Alle 13 siamo andati a Castiglione della Pescaia. Piero ci ha invitato con i suoi genitori, la sorella di Flavia e suo figlio a casa sua per il pranzo pasquale. Alle 16.30 invece si sono incontrati, sempre a Castiglione, Alessandra, Wolfi e il figlioletto Niccolò. Siamo rientrati in barca che erano quasi le 20,30 piuttosto stanchi. Così non ce la siamo sentita di andare a bere il bicchiere della staffa dagli amici di “Raffica VII” che carinamente ci avevano invitati per un dopo cena. Anche in serata sono cadute due gocce, ma da domani il tempo dovrebbe essere in miglioramento. Speriamo. Se così fosse, nel primo pomeriggio potremmo pensare di spostarci a Porto Azzurro.

(Giornale di bordo)

sabato 19 aprile 2025

Suvereto


Anche oggi ci siamo alzati con tutta calma. Almeno fino a lunedì prossimo persisterà il vento forte di scirocco. Nel primo pomeriggio si è andati a Follonica a fare un po’ di spesa. In porto c’è meno gente del previsto, ma per i nostri gusti ce n’è comunque troppa. La serata l’abbiamo trascorsa a Suvereto da Marco e Pia nella loro bellissima casa. C’erano anche Filippo e Francesco. Siamo stati bene ripercorrendo un po’ di anni della nostra lunga amicizia. Siamo rientrati a Punta Ale che era l’una di notte.

(Giornale di bordo)

venerdì 18 aprile 2025

Montemerano


Ci siamo svegliati tardi. Il cielo è sereno ma il tempo resta perturbato. Verso l’entroterra ci sono ancora dei grandi nuvoloni neri. Trascorriamo la mattinata a scrivere. Poi, verso le 12,30 andiamo a Montemerano. Poco dopo Scansano troviamo la strada franata. Siamo costretti a fare un lungo giro passando da Poggioferro. A Montemerano il tempo è nuvoloso. Prendiamo le cose che ci servono a casa e ripartiamo quasi subito per Punta Ala, questa volta passando da Albania. Per strada c’è molta gente, ma al Marina i più devono ancora arrivare. Il lungo ponte delle vacanze di Pasqua è iniziato. Troviamo i nostri vicini della barca a motore che, quando scende il buio, si illumina come un albero di Natale. Ceniamo in barca: tortelli con il ripieno di gorgonzola al sugo di noci, formaggio con la mostarda di Cremona e infine una fetta di colomba. Dopo cena andiamo sulla barca di Simone e Barbara. Sottocoperta è molto accogliente. Chiacchieriamo fino a mezzanotte poi rientriamo su Habibti e andiamo a letto. Nei locali del porto ci sono molti giovani e la musica imperversa fino a tardi. Oggi ci siamo sentiti per telefono con Luciano. Dovrebbe partire in barca per l’Olanda ai primi di giugno. Mi ha raccontato un po’ dei suoi programmi. Siamo rimasti intesi di restare in contatto in modo di tenerci aggiornati sui rispettivi programmi.

(Giornale di bordo)

giovedì 17 aprile 2025

Punta Ala


Durante la notte c’è stato tanto vento e si è ballato un poco. I parabordi hanno comunque fatto il loro lavoro e anche con la barca a motore che abbiamo per il momento accanto non ci sono stati problemi. Il vento è proseguito forte fino verso le 12, poi piano piano è diminuito. Ci siamo preparati due panini che abbiamo mangiato seduti al sole su una panchina davanti al mare. In cantiere abbiamo fatto un breve saluto a Fabrizio e poi una passeggiata sui pontili dove si sono incontrati Alessandro e Eleonora. Anche loro ci hanno sconsigliato di uscire nei prossimi giorni. In porto c’erano anche Sandro e Flavia che hanno fatto un salto su Waikiki. Così, guardando per l’ennesima volta le previsioni per i prossimi giorni, alla fine abbiamo tutti deciso di disdire la prenotazione a Porto Azzurro. Prima di noi avevano disdetto ben 11 barche. Il mare continua ad essere molto formato e il vento proseguirà a soffiare forte da sud-est. Inutile cercarsi complicazioni. Vorrà dire che faremo un po’ di turismo in zona tornando in barca la sera a dormire. Poco prima del tramonto abbiamo bevuto un aperitivo con i nostri amici da Bamboo e poi, quando la temperatura è cominciata a rinfrescare, siamo ritornati in barca dove abbiamo trascorso la serata.

(Giornale di bordo)

mercoledì 16 aprile 2025

Punta Ala


Altra giornata di tempo instabile. La bella notizia è che l’agenzia che gestisce i posti barca del Marina ha trovato un’ottima soluzione dopo che avevo espresso le mie preoccupazioni riguardo all’attuale vicinanza di Habibti ad una barca a motore con una murata molto alta rispetto all’altezza dei nostri candelieri. A partire dal primo maggio ci sposteremo dall’attuale posto 10 al numero 4 sullo stesso pontile, che resta quello più protetto all’interno del porto. Prenderemo il posto di una barca a motore che se ne va e i nostri due vicini saranno due barche sicuramente meno invasive, almeno sotto il profilo dell’altezza. Sono veramente sollevato. Anche oggi facciamo il nostro solito pellegrinaggio a Follonica, prima in banca, poi in una copisteria per stampare alcuni documenti e infine un rapido passaggio alla Coop. Mangiamo due tranci di pizza seduti in pozzetto. Lo sprayhood ci protegge dal vento che soffia da sud-est. Poi, verso sera, il cielo si rannuvola nuovamente. Sandro, Flavia e il figlio Piero ci hanno invitato a casa per cena a Castiglione della Pescaia. Qui facciamo la conoscenza di Andrea e Roberta, una simpatica coppia di Milano. Sandro si è veramente superato in cucina. La serata, come sempre, è stata gradevolissima. Verso mezzanotte rientriamo a Punta Ala sotto una pioggia battente.

(Giornale di bordo)

martedì 15 aprile 2025

Punta Ala


Nonostante il cielo sia meno nuvoloso di quanto previsto, il tempo resta perturbato e il mare abbastanza agitato. Alle 8.30 passa Stefano a prendere il tender. Gli serve per prendere le corrette misure per i paranchi che verranno installati sulle due gruette che monteremo a poppa. Condivido con lui la mia preoccupazione per il fatto che i candelieri di Habibti si trovano esattamente all’altezza della murata della barca a motore che ora è ormeggiata sulla nostra destra. In caso di forte grecale, con la nostra barca sbandata, c’è il serio rischio che i candelieri finiscano per strisciare contro la murata e la sartia esterna contro il suo pulpito di prua, anch’esso molto alto. Se ciò accadesse, poiché siamo noi ad essere sopravvento in caso di danni la responsabilità sarebbe a nostro carico e sarebbe la nostra assicurazione a dover pagare. È una situazione che non mi piace per niente. Inoltre, il posto barca non è regalato, almeno si potessero dormire sonni tranquilli. Domani ne parlerò con l’agenzia per vedere se si può trovare una soluzione. Dopo un rapido salto a Follonica ho trascorso tutto il pomeriggio a pulire il teak in coperta. Un lavoro che mi ha preso sei ore e tanta fatica, ma il risultato è soddisfacente. Alle 20, dopo una rigenerante doccia calda, abbiamo cenato: salmone e patate al forno. Poi la solita mezz’oretta di Tv prima di andare a letto. La schiena è un po’ a pezzi, ma il lavoro è venuto bene.

(Giornale di bordo)

lunedì 14 aprile 2025

Punta Ala


Piove. Ci siamo svegliati tardi, recuperando un po’ dalla stanchezza accumulatasi nell’ultimo periodo. Si è trascorso in barca la mattinata facendo un po’ di telefonate ad amici e parenti e scrivendo. Verso le 15 siamo andati a Follonica, prima da Ranieri a comprare dei formaggi e poi da Stefano e infine a ritirare l’autoclave di rispetto che avevo ordinato. Abbiamo anche fatto un salto a Scarlino. Al telefono Giovanni ci ha detto che a maggio partirà per la Grecia. Da parte nostra dovrò cominciare ad organizzare la nostra andata a Nord prevista per il prossimo anno. Restano tante incognite da chiarire. Cenato in barca: il resto delle uova, del “moutabal”, insalata e un po’ di formaggio. Poi un po’ di Tv prima di andare a letto. Le previsioni per i prossimi giorni continuano ad essere poco incoraggianti.

(Giornale di bordo)

domenica 13 aprile 2025

Punta Ala


Dopo un rapido passaggio in una Punta Ala piena di gente nel pomeriggio di ieri per lasciare qualche bagaglio in barca e la notte trascorsa a Montemerano, verso le 15 odierne siamo ritornati in barca. Purtroppo “Raffica VII” non è più vicino a noi, ma per un mesetto si è spostata al pontile 11. Con Simone e Barbara ci dovremmo vedere nel prossimo fine settimana. Ci hanno detto di aver prenotato a Porto Azzurro per la notte del 20 aprile dove, tempo permettendo, dovremmo esserci anche noi e Sandro e Flavia. Purtroppo il tempo oggi è pessimo e anche nei prossimi giorni non dovrebbe essere un granché meglio. Al posto della barca di Simone è arrivato un grosso ferro da stiro di 43 piedi. Gli armatori ci hanno brevemente salutato ieri. Mi paiono gentili. Certo che sarebbe stato meglio avere accanto una barca a vela, ma tant’è. Si è cenato a bordo. Con l’ora legale ormai le giornate si sono allungate e occorre aspettare le 20 prima che giunga il buio. Il nostro programma è di restare qui fino all’arrivo del bel tempo. Poi, fino al 26 aprile, gireremo un po’ tra l’Elba e Capraia. Lasceremo nuovamente Habibti per una decina di giorni prima di partire per la Corsica e la Sardegna fino a metà giugno. Inschallah!

(Giornale di bordo)

lunedì 3 marzo 2025

Punta Ala


Finalmente il sole. Dopo un fine settimana davvero piovoso e ventoso questa mattina ci ha accolti un cielo totalmente sereno. L’Elan 38 ormeggiato alla nostra sinistra se ne è andato a Scarlino in cantiere per il rimessaggio invernale. Verso le 9 è venuto Vito, che collabora con il cantiere Costa Etrusca, e ha riparato la doccia esterna. Ha dovuto portare il pezzo in officina per smontarlo al banco. Terminato il lavoro abbiamo fatto un salto a Follonica, prima ad ordinare l’autoclave che finalmente sono riuscito a trovare e che terrò in barca come pezzo di ricambio, e poi da Ranieri a comprare un po’ dei loro ottimi formaggi. Verso le 14 abbiamo fatto un pic nic seduti al sole in cima al pontile conoscendo un simpatico signore greco che ha la barca ormeggiata non lontano da Habibti e che assomigliava molto a George Moustaki. Poi, sistemata la barca, si è fatta una breve sosta da Dino e quindi siamo arrivati a casa a Montemerano in serata. Fatto le valige per domani e cenato con due pizze e altrettanti cannoli siciliani. Vista un po’ di Tv e poi a letto. Domani ci attende un lungo viaggio: a Firenze a portare la moto, poi Milano, breve sosta a Torino da mia madre e infine a Cesana dove giovedì aspettiamo Andreina e Nicola.

(Giornale di bordo)

domenica 2 marzo 2025

Punta Ala


Giornata piovosa e ventosa trascorsa in porto. Oltre ai nostri attuali nuovi vicini su “Estasi”, l’Elan 38 arrivato ieri in giornata nella notte è arrivato Simone accompagnato dalla sua cagnolina Bricola. Al mattino, mentre prendeva un caffè da noi, l’apparentemente innocua Bricola gli ha distrutto un paio di scarpe che aveva lasciato in barca. Verso le 13 è venuto anche a pranzo, ma questa volta il cane lo ha messo nel suo furgone, a scanso di nuove tentazioni. Ho preparato un risotto allo zafferano e dei croissant prosciutto e formaggio, mentre Tania carinamente ha lavato le stoviglie. Nel pomeriggio ha smesso di piovere. Sapevamo che a Follonica c’era la sfilata dei carri di carnevale, ma abbiamo preferito non muoverci e fare una passeggiata fino in punta alla diga foranea. Tornati in barca si è letto un poco e poi la solita Tv serale. 

(Giornale di bordo)

sabato 1 marzo 2025

Punta Ala


Ed è arrivato anche marzo e, come il titolo della famosa canzone di Antonio Carlos Jobim “Agua de Março”, con lui è arrivata anche una giornata di pioggia. Quelli dell’Agenzia del Porto mi hanno fatto sapere che fino ad aprile non possono venire a sostituire il pezzo della doccia esterna e nell’agenzia di Mar Go mi hanno detto di chiamare lunedì per verificare la loro disponibilità. Molto più efficiente il cantiere: Fabs mi ha assicurato che lunedì mattina manderà uno dei suoi ragazzi. Mi piacerebbe davvero risolvere la questione prima di partire. In mattinata, sotto un cielo scuro di nuvoloni, si sono fatti due passi in porto e mentre si camminava sono arrivate le prime attese gocce di pioggia. Il posto lasciato libero dal X-Yacht abitualmente ormeggiato alla nostra sinistra e che ora sta facendo carena è stato occupato da un Elan 38. L’armatore è un amico di Leonardo e Marcella, la gentile coppia di Firenze ormeggiati anche loro sul nostro pontile e armatori di “Incredibile”, un Grand Soleil 40. Per pranzo si è cucinato salmone e patate al forno e poi è seguita una lunga pennichella. Infatti ci siamo svegliati che stava per far buio. Si è letto un poco sorseggiando un moscato di Pantelleria e poi si è guardata un po’ di Tv.

(Giornale di bordo)

venerdì 28 febbraio 2025

Punta Ala


Giornata di sole con qualche nuvola addensatasi nel pomeriggio. In mattinata siamo stati da Beccucci a rinnovare il posto barca per il prossimo anno. Poi all’Agenzia del Porto. Dobbiamo far sostituire l’alloggiamento della doccia esterna che si è rotto cotto dal sole. Mi sono fatto mandare dall’Hallberg Rassy il pezzo di ricambio. È un lavoretto che, con un po’ di pazienza, potrei fare anche io, ma credo che dovendo comprare il Sikaflex e quanto altro necessario, a conti fatti, calcolando anche la perdita di tempo, a farlo fare non mi costerà molto di più. A Fabrizio, in cantiere, gli ho anticipato che vorremmo mettere Habibti in invaso per fare carena a fine giugno. Poi si è pranzato seduti al sole in cima al pontile: un po’ di formaggio, paté di olive e una birra. Nel pomeriggio sono passati Stefano e Bruno. Hanno montato gli attacchi per le gruette del tender e preso l’inclinazione corretta dei due tubi su cui saranno montate le relative carrucole. Mi pare proprio un lavoro ben fatto e soprattutto poco invasivo sul “look” della barca. In serata l’aria è rinfrescata e si è letto un po’ sottocoperta. Ho iniziato un nuovo libro: “Il coro della guerra”. Una serie di testimonianze su quel triste periodo, tra le quali una scritta da Rigoni Stern, uno scrittore che amo molto. Dopo cena abbiamo visto un po’ di Tv e poi a letto.

(Giornale di bordo)

giovedì 27 febbraio 2025

Punta Ala


Dopo alcuni giorni prima a Roma e poi a Montemerano, nel pomeriggio siamo tornati a Punta Ala dove contiamo di fermarci fino alla settimana prossima. Non usciremo in mare in quanto domani verranno Stefano e Bruno per fissare le gruette del porta tender e il fine settimana è prevista pioggia. A noi va bene anche così. La gioia di essere sulla nostra barchetta è impagabile. In tutti questi alla domanda su quale sia il luogo in cui amiamo di più vivere, non abbiamo mai avuto dubbi. La nostra risposta è sempre stata la stessa: sulla nostra barca. Oggi, mentre eravamo seduti al sole in pozzetto bevendo una birra e arak Tania ha fatto una giusta riflessione: Habibti è la sintesi perfetta tra la nostra anima vagabonda e il piacere di essere comunque circondati dalle piccole cose a cui siamo affezionati. È la migliore rappresentazione della nostra idea di libertà. In serata un po’ di Tv e poi un buon libro prima di spegnere la luce.

(Giornale di bordo)

domenica 23 febbraio 2025

Punta Ala

 


Notte tranquilla in porto. In mattinata si è sistemata un po’ la barca prima di raggiungere Sandro e Flavia a Castiglione della Pescaia e poi andare a pranzo a Montorgiali, un paesino dell’entroterra non lontano da Montemerano. Torneremo a Punta Ala la settimana prossima dopo essere stati per un paio di giorni a Roma. Con Stefano e il fabbro dovremo mettere a punto le gruette che monteremo a poppa per il tender. Vorrei avere Habibti a punto per inizio primavera, prima di iniziare nuovamente a navigare tra Elba, Corsica e Sardegna.

(Giornale di bordo)

sabato 22 febbraio 2025

Punta Ala


La notte è stata meno fredda di quello che pensassi. È anche piovuto un poco, e mi sono goduto il ticchettio delle gocce di pioggia sull’osteriggio della nostra cabina. Al mattino Tania, come al solito, si è alzata presto per il rito del caffè. Da parte mia invece sono rimasto a poltrire al caldo del piumone fino alle 9. Simone e Barbara, i nostri vicini di barca, sono arrivati nella notte e, nonostante la giornata un po’ piovosa, sono già al lavoro sulla loro “Raffica VII”. In mattinata abbiamo fatto un salto a Follonica a fare qualche spesa. Ritornati a Punta Ala riceviamo la visita, prima di Sandro, appena rientrato con Flavia dalle Canarie, e poi di Marco e Maria Pia che non vedevamo da un sacco di tempo. Con loro si è conversato piacevolmente sottocoperta, poi si è fatta una breve passeggiata in porto prima di uscire a cena con Simone e Barbara “da Bernardo”. Il bicchiere della staffa su Habibti ha concluso questa piacevole giornata trascorsa in compagnia di tanti amici.

(Giornale di bordo)

venerdì 21 febbraio 2025

Punta Ala


Dopo alcune settimane trascorse in montagna era tempo di venire a vedere come stava la nostra Habibti. A parte qualche ricordino lasciato dai gabbiani in coperta abbiamo trovato tutto in ordine. I pannelli solari hanno tenuto in carica le batterie e sottocoperta era tutto impeccabile, proprio come lo avevamo lasciato. Gli ormeggiatori ci hanno detto che gennaio è stato più freddo del solito. Non si direbbe, vista la bella giornata di sole con la quale Punta Ala ci ha accolti. I lavori di rifacimento del piazzale sono ancora in corso. Ale ci ha detto che, almeno quelli in muratura, dovrebbero terminare per il 31 marzo. Dopo aver lavato la coperta abbiamo trascorso la serata in barca. Di uscire a cena non ci andava e così ci siamo goduti il tepore del webasto guardando un programma televisivo su Rai Play. È bello essere nuovamente qui.

(Giornale di bordo)

giovedì 9 gennaio 2025

Cruise 2025


Per il 2025 non abbiamo programmi particolari. Dopo averci riflettuto un po’ su, abbiamo infine deciso di rimandare di un anno il nostro progetto di navigare nei mari del Nord Europa. Dopo 8 anni vissuti tra Afghanistan e Arabia Saudita è nato infatti il desiderio di trascorrere un’estate in montagna e facendo qualche viaggio in moto per l’Europa. Approfitteremo di quest’anno per organizzare in anticipo il nostro trasferimento nel Baltico l’anno prossimo. Inoltre, la decisione di non navigare in estate in questa parte del Mediterraneo dipende anche dal fatto che nel periodo estivo per i nostri gusti ormai per mare c’è troppa gente. Tutto questo affollamento unito ai fenomeni atmosferici improvvisi che ormai caratterizzano le nostre estati spesso finiscono con il creare un sacco di problemi, che da parte nostra vorremmo davvero evitare. Pertanto, a parte qualche uscita invernale all’Elba e in Capraia, si è deciso di trascorrere i mesi da aprile a metà giugno navigando tra la Corsica e la Sardegna settentrionale. In estate metteremo Habibti in invaso facendo carena e da fine settembre riprenderemo il mare per un altro paio di mesi con destinazione ancora da definirsi, ma potrebbero essere ancora la Corsica e la Sardegna. Se tutto andasse secondo programma quest’anno dovremmo quindi trascorrere circa cinque mesi sulla nostra barchetta. Il che non ci pare poi così male. Restano, come sempre le incognite, ma si sa: spesso i programmi vengono fatti proprio per poterli modificare.

(Giornale di bordo)

martedì 7 gennaio 2025

Punta Ala


Anche questa notte c’è stato vento. Il tempo continua ad essere brutto e secondo le previsioni peggiorerà nei prossimi giorni. Ci siamo svegliati presto. Questa mattina passerà Antonio per controllare il Mastervolt e l’elica di prua. Come avevo sperato, il Mastervolt si è rimesso a funzionare correttamente tutto da solo. Quando Antonio è arrivato non ha fatto altro che constatare che non c’era nulla che dovesse fare. Meno male che nei giorni scorsi gli avevo inviato un breve video mentre l’inverter segnalava un malfunzionamento. Diversamente la cosa sarebbe stata un po’ imbarazzante. La conclusione di entrambi è stata che molto probabilmente, per quanto ne avessero detto gli inservienti del portò che avevo chiamato per verificare, era la colonnina dell’elettricità ad avere dei problemi. Invece, per quanto riguarda l’elica di prua occorrerà sostituire le due eliche in plastica. Lo farò quando si farà carena a luglio. Salutato Antonio abbiamo sistemato la barca, si è chiuso tutto e si è andati a Montemerano. Domani andremo in montagna per qualche settimana. Poi, se tutto andasse secondo i programmi, faremo un salto a Punta Ala in febbraio. Sarebbe bello se il meteo lo consentisse fare un giretto in zona di qualche giorno.

(Giornale di bordo)

lunedì 6 gennaio 2025

Punta Ala


Nella notte c’è stato vento forte da sud. In barca si è dondolato un pochino e le cime d’ormeggio hanno scricchiolato tutta la notte. Per questo al mattino ce la siamo presa comoda ad alzarci. Verso le 12 abbiamo fatto un salto al Puntone e poi a Follonica alla ricerca di un biglietto della Lotteria Italia. Un po’ tardi per comprarlo, visto che l’estrazione è questa sera. Infatti non ne abbiamo trovato nemmeno uno. Vorrà dire che vinceremo il prossimo anno! Rientrati a Punta Ala abbiamo fatto una passeggiata lungo la spiaggia. La foresta di pini marittimi che è alle sue spalle è proprio bella. Rientrati in barca abbiamo pranzato e poi ci siamo rivisti “Easy Rider”. Per tutta la giornata è rimasto nuvoloso e anche l’aria era piuttosto fredda. Per questo anche in serata abbiamo deciso di restarcene al caldo sottocoperta. Si è guardata un po’ di TV, ho letto un paio di capitoli dell’ultimo libro di Mauro Corona, “Lunario Sentimentale”, e poi si è spenta la luce.
 
(Giornale di bordo)

domenica 5 gennaio 2025

Punta Ala


Gran dormita fino a tardi. Oggi il tempo ci regala vento e una pioggerellina fine. Decidiamo di andare a pranzo a Grosseto da “Yuki”, un sushi restaurant gestito, come è ovvio, da dei cinesi. Un po’ caotico ma siamo stati bene. Nel pomeriggio siamo rientrati a Punta Ala. Il porto si è svuotato. Diversi gruppi di ragazzini tra i 12 e i 16 anni stanno caricando sui carrelli da trasporto i loro optimist e i laser con i quali oggi sono comunque usciti in mare. Fa piacere vedere i giovani interessati allo sport. Facciamo due passi nel Marina fino a quando scende il buio. Poi ci rintaniamo al caldo su Habibti, continuando a gestire il Mastervolt che dopo un po’ che è acceso comincia a fare le bizze. Nonostante tutto riusciamo a gestire bene la situazione. Dopo il pranzo odierno niente cena. Il che non ci impedisce comunque di aprirci una buona bottiglia di prosecco.

(Giornale di bordo)

sabato 4 gennaio 2025

Punta Ala


Il Mastervolt continua a fare le bizze. Per un attimo abbiamo avuto la breve speranza che il problema dipendesse dai sensori della temperatura delle batterie. Li ho staccati. Per un po’ tutto bene, ma poi l’inverter si è impallato nuovamente. Comunque la speranza, almeno fino a martedì quando se la situazione non cambia lo faremo smontare e mandare a revisionare, è l’ultima a morire. Con l’elettronica non si sa mai. La giornata è fredda ma con il cielo sereno e un bel sole. Così decidiamo di andare a fare una camminata. Sono tanti anni che non percorriamo più il “sentiero della dogana” che da Punta Ala porta fino a Le Rocchette. Sul sentiero incontriamo qualche ciclista, un paio di escursionisti e anche una coppia a bordo di una vecchia Honda da enduro. Dopo aver raggiunto Le Rocchette, dove il sentiero entra in una proprietà privata, ed essere ritornati sui nostri passi per un tratto, imbocchiamo un altra carrareccia che si inerpica ripida sulla collina. La percorriamo fino al crinale. Qui la strada si divide: da un lato scende ripida sul lato della collina rivolto verso Castiglione della Pescaia, dall’altro prosegue lungo la cresta in direzione est. Dall’alto il panorama è molto bello. Ripercorriamo a ritroso la strada fino al punto in cui avevamo lasciato l’auto. In totale si è camminato per 4 ore. Rientrati in porto e fatta una doccia pranziamo verso le 16: due tranci di salmone al pepe e patate al forno. Trascorriamo la serata in barca. In porto tutto è calmo. C’è un po’ di gente in giro, ma essendo sabato sera e ancora in periodo di vacanze è quasi inevitabile.

(Giornale di bordo)

venerdì 3 gennaio 2025

Punta Ala


La sorpresa stamattina è stata che le batterie, nonostante fossimo allacciati alla corrente in banchina, erano al 99%. Dopo aver controllato il Mastervolt mi sono accorto che non le caricava con continuità. Ho chiamato Antonio per cercare di capire da cosa dipendesse il problema e dopo qualche tentativo siamo rimasti intesi che passerà martedì prossimo a controllare. Poiché preferisco essere a bordo quando verrà, abbiamo rimandato di qualche giorno la partenza per la montagna. Nel frattempo effettuerò qualche prova, tra cui quella di lasciare l’inverter spento per un po’ per vedere se, così facendo, si risetta da solo. La giornata è stata molto ventosa e la spiaggetta di un Hallberg Rassy 352 ormeggiato al nostro pontile ha sbattuto contro il cemento danneggiandosi un poco. Gli ormeggiatori sono intervenuti cazzando le trappe, che probabilmente non erano state tirate a dovere, ma ormai era troppo tardi. In giornata si è approfittato per fare un po’ di bucato. Si è pranzato verso le 14 e poi siamo andati a Follonica a fare un po’ di spesa. Alla Coop abbiamo comprato quattro tranci di cecina che riscalderemo in forno questa sera. In barca con il riscaldamento acceso si sta bene e domattina, dopo aver lasciato che nella notte le batterie si scarichino un pochino, farò qualche ulteriore prova sperando che il Mastervolt, come già successo in passato, smetta di fare le bizze.

(Giornale di bordo)

giovedì 2 gennaio 2025

Punta Ala


In mattinata ha fatto due gocce e poi è ritornato il sereno. Ho telefonato ad Antonio per un piccolo problema all’elica di prua che non funziona a dovere. Non la uso quasi mai e l’altro giorno, mentre ormeggiavo a Porto Azzurro in uno spazio un po’ ristretto, mi sono accorto che ha poca potenza. Siamo rimasti d’accordo che affronteremo il problema quando verremo in febbraio. Poiché Habibti nel prossimo mese resterà ferma, ho tolto le scotte e legato per bene il genoa, poi abbiamo fatto uno spuntino seduti al sole in testa al pontile. Successivamente una passeggiata lungo la diga foranea. In giro per il porto non c’è molta gente. Ci sono i pochi che hanno deciso di fare il ponte fino all’Epifania. In mare abbiamo visto solo un paio di barche. Nel tardo pomeriggio mi sono rivisto “The Revenant” e poi si è cenato a Castiglione della Pescaia con Sandro, Flavia e Maria e Federico due loro amici di Torino. Si è trascorsa una bella serata parlando di mare, di viaggi e di tante altre cose. Rientrando in barca si è trovato un po’ di vento in porto. Il giusto per farti gustare il calduccio sotto il piumone.

(Giornale di bordo)

mercoledì 1 gennaio 2025

Porto Azzurro - Punta Ala


Ieri sera si è spenta la luce che erano le 2. Dopo una sana dormita mi sono svegliato alle 9. Il cielo è coperto e soffia un po’ di vento da sud. Alle 10 salpiamo da Porto Azzurro. Gli equipaggi delle altre barche ancora non si vedono, tranne i nostri vicini. Una coppia su una barca da regata: lei sorridente, lui un poco meno. Anche Sandro e Flavia ancora non si sono sentiti. Fuori dal porto apriamo le vele. Con una bella bolina stretta in due ore e mezza arriviamo a Punta Ala. Il vento da sud tocca i 18 nodi e noi facciamo una media di quasi 6. Il cielo e il mare hanno un colore grigio ghiaccio, tipicamente invernale. L’aria è abbastanza fredda. Una volta ormeggiata Habibti mia madre parte quasi subito per Montemerano. Noi facciamo un po’ di pulizie a bordo: Tania sottocoperta, io fuori. Poi una bella doccia calda. Sandro arriva un poco più tardi. Ci dice che loro hanno smotorato per gran parte del tragitto in quanto hanno incontrato poco vento. Nel giro di un paio d’ore come possono cambiare le cose! Noi siamo stati più fortunati. Ceniamo terminando un po’ di avanzi di ieri sera, poi un po’ di Tv e quindi a letto. Si spegne la luce che siamo proprio stanchi.

(Giornale di bordo)

martedì 31 dicembre 2024

Porto Azzurro

è 

Giornata nuvolosa ma non fredda. Mia madre è restata in barca mentre con Tania, Flavia e Sandro in mattinata siamo andati a comprare le ultime cose per la cena di stasera. Il porto è pieno di barche. Grazie a Sandro, grande esperto di vele e attrezzatura, dopo una lunga discussione al riguardo, credo di aver deciso cosa fare per quanto riguarda l’albero e la randa: anche per il prossimo cambio di vele credo che terrò il mio attuale Selden rinviando la paventata sostituzione della randa con una avvolgibile più avanti nel tempo. Una decisione importante sulla quale mi interrogavo da tempo. Ho trascorso il resto della giornata con mia madre in barca. Abbiamo giocato a scopa e naturalmente ho perso anche questa volta. Oggi è una giornata davvero importante importante. Infatti da domani sarò formalmente in pensione. Così, facendo il bilancio di questi ultimi quattro mesi da quando siamo rientrati in Italia, è stata davvero una piacevole constatazione l’accorgermi che quaranta giorni li ho trascorsi su Habibti. Spero si tratti davvero dell’inizio di un nuovo periodo della vita anche sotto questo profilo. La serata l’abbiamo trascorsa in barca. Sandro e Flavia sono venuti a cena da noi e siamo stati bene. E così anche questo 2024 ce lo siamo lasciati alle spalle.

(Giornale di bordo)

lunedì 30 dicembre 2024

Porto Azzurro


Notte tranquilla in porto. Le previsioni indicano quasi assenza di vento fino al 2 di gennaio. Questa mattina ce n’è appena una bava da sud. Ci alziamo con calma. Verso mezzogiorno si fa una passeggiata in paese. Fortunatamente il pala ghiaccio montato sulla piazza centrale del paese  aprirà solo alle 15 e quindi, senza la sua musica a tutto volume tutt’intorno, regna la calma. Con mia madre ci sediamo su una panchina al sole. Poco più tardi ci raggiungono anche Tania, Sandro e Flavia. In cielo c’è qualche nuvola ma restiamo seduti davanti al mare fino alle 15. Poi rientriamo in barca e preparo un risotto alla marinara. Una cassatina e qualche cannolo siciliano per dessert completano il pranzo. Accanto a noi ormeggiano due nuove barche. Nel pomeriggio con una soluzione di bicarbonato di sodio, aceto bianco e poi dell’acqua calda pulisco le tubazioni dei lavandini. Dopo la solita partita a scopa con mia madre con Tania usciamo per andare a bere qualcosa con Sandro e Flavia. Non si fa tardi e rientrati in barca si va a letto.

(Giornale di bordo)

domenica 29 dicembre 2024

Punta Ala - Porto Azzurro


Svegliati verso le 8. Il tempo è molto bello: cielo sereno e poco vento da nord-est. La famiglia di Simone e Barbara parte in prima mattinata. Devono essere a Chioggia nel pomeriggio. Noi, una volta preparata la barca, salpiamo per Porto Azzurro dove ci aspettano Sandro e Flavia. Prima di uscire dal Marina facciamo il pieno di gasolio. Dobbiamo aspettare il nostro turno. Due barche a vela che avevano lasciato l’ormeggio poco prima di noi ci precedono di poco al distributore. Facciamo il primo tratto della traversata a motore. Il vento non supera i 6-7 nodi di intensità. Ci supera, anche lui a motore, uno X-Yacht 41 diretto all’Elba. Quando entriamo nel canale di Piombino il vento rinforza fino a 16 nodi. Apriamo il solo genoa per evitare di avere la barca troppo sbandata. A bordo c’è anche mia madre che fra un paio di giorni compirà 88 anni. La navigazione è divertente e tranquilla. In prossimità di Porto Azzurro il vento ci lascia. Ormeggiamo al pontile 2, ben ridossati e vicini alla piazza del paese sulla quale il Comune ha pensato bene di montare un capannone con dentro un pattinaggio su ghiaccio con della musica ad alto volume. Mi chiedo cosa abbiano in testa certi amministratori. Una struttura del genere potrebbero metterla vicino ad un campo sportivo fuori dal centro abitato non in pieno centro sulla piazza principale. A darci il benvenuto sul pontile troviamo Flavia. Con Sandro invece ci incontriamo poco più tardi e tutti insieme andiamo a bere un aperitivo in paese. Poi facciamo due passi nella via principale del centro storico dove non possiamo non fare una sosta da “Armandino”. Qui compro  una bottiglia di un buon rhum consigliatami da Sandro da portare in montagna. Rientrati in barca faccio una partita a scopa con mia madre e poi alle 20 usciamo a cena tutti insieme da “Cutty Sark”.

(Giornale di bordo)

sabato 28 dicembre 2024

Punta Ala


Notte tranquilla. Tania, come al solito, si è svegliata presto mentre io sono rimasto a letto fino alle 9.30. C’è una bella giornata di sole anche se all’ombra l’aria è piuttosto fresca. Sono arrivati Sandro e Flavia che oggi ci anticiperanno a Porto Azzurro. Noi li raggiungeremo domani. Fatto una passeggiata in porto e poi lungo la strada che porta a Punta Ala per andare incontro a mia madre che ci raggiungerà in giornata. Arriva verso le 13. Nel frattempo il vento è aumentato un poco. Sul mare si vedono delle creste bianche di schiuma sulle onde. In serata Sandro mi dirà che nella traversata hanno incontrato circa 25 nodi. Pranziamo e poi facciamo un salto a Follonica. Rientriamo in barca che è buio. In serata vengono a trovarci Simone e Barbara con i quali chiacchieriamo fino a tardi.

(Giornale di bordo)


venerdì 27 dicembre 2024

Punta Ala


Dopo aver trascorso il Natale in famiglia eccoci nuovamente a Punta Ala. Finalmente il vento forte dei giorni scorsi sembra essersi calmato. E così  anche il freddo. Al sole si sta bene anche senza giacca. Siamo arrivati nel pomeriggio. In porto non c’è molta gente. Abbiamo incontrato Ale sul pontile, al quale ho lasciato un pensiero per lui ed Eleonora. Simone e Barbara, i nostri vicini di barca, sono qui con i figli e Bricola, la loro cagnolina.  Ceniamo verso le 18: i resti del pollo alla libanese preparato da Tania per Natale e patate al forno. Una cassatina siciliana comprata da Conad come dolce. Il tutto accompagnato da dell’ouzo greco. In serata sono venuti a trovarci i nostri vicini e si è trascorsa una bella serata a chiacchierare di mare, di barche, di un po’ di tutto.

(Giornale di bordo)

lunedì 16 dicembre 2024

Golfo di Lacona (Isola d’Elba) - Punta Ala


La notte è trascorsa calma. La luna piena illuminava il golfo a giorno. Al risveglio il ponte era tutto bagnato di umidità. Ho aspettato che i raggi del sole illuminassero Habibti prima di uscire da sotto il piumone. Dopo aver rassettato la barca sottocoperta ho fatto una rapida colazione e alle 10 ho lasciato Lacona. Ho aperto subito randa e genoa. Il vento al gran lasco sugli 8 nodi ha fatto scivolare Habibti lentamente fuori dalla baia. All’orizzonte si vedono le montagne della Corsica ricoperte di neve. Il sole è caldo e con un po’ di pazienza percorro a vela il tratto di mare fino a Capo Calamita. Il vento è davvero poco e si avanza lentamente, ma si avanza. Mi tengo molto lontano dal capo e questa volta riesco a superarlo senza che sia necessario accendere il motore. Il tratto fino a Punta Ala beneficia del vento che si crea nel canale di Piombino. La traversata è gradevole e ad un certo punto, dopo aver lascato un poco la randa, riduco anche il genoa per tenere la barca meno sbandata. Il vento arriva a toccare i 18 nodi. Avvicinandoci al porto diminuisce un poco, per aumentare nuovamente proprio quando devo abbassare la randa. Ma questo, si sa, accade il più delle volte. Entrato in porto e ormeggiato lavo Habibti e vado a fare una doccia bollente. Per cena ci sono pici all’agliata. Domani mattina darò una pulita sottocoperta e poi, dopo un rapido passaggio a Montemerano, andrò a prendere Tania in aeroporto. Habibti ci dovrà attendere fino a dopo Natale. Se il tempo fosse bello, come speriamo, abbiamo intenzione di trascorrere a bordo una decina di giorni a cavallo del nuovo anno. Magari qualcuno anche con mia madre come ospite. Vedremo.

(Giornale di bordo)

domenica 15 dicembre 2024

Porto Azzurro - Golfo di Lacona (Isola d’Elba)


Durante la notte il vento si è alzato e in barca per qualche ora si è ballato un po’. Il cielo si è anche rischiarato di lampi. Consultando il sito che segnala i temporali e i fulmini vedo che la zona interessata è quella un poco più a nord, all’altezza di San Vincenzo. Meglio così. Guardo una trasmissione televisiva fino a tardi, addormentandomi ad un certo punto sul divano. Ho spento il riscaldamento e mi sono messo il piumone sulle gambe e così mi sono appisolato. Vado a letto che sono le una di notte passate e faccio tutta una tirata fino a stamattina alle 9. Mi sveglia qualche goccia di pioggia. Ma si tratta di una nuvola passeggera. Per tutto il resto della giornata ci sarà il sole. Soffia un nord-est sui 15 nodi e così decido di spostarmi sulla costa sud dell’Elba. Avanzo a motore fino a superare Capo Calamita, dove per esperienza so che il vento fa sempre strani giri. Intorno al capo incrocio qualche barchino di pescatori. In questo modo carico un po’ le batterie. Poi apro il solo genoa e faccio una bella navigazione a vela di bolina. Mantengo una media sui 4 nodi. Più che accettabile senza la randa a riva. Il bordo mi porterebbe diritto a Marina di Campo e per un attimo valuto se non trascorrere lì la notte in rada. Il portolano riporta che il fondo è cattivo tenitore e poiché c’è un discreto vento decido di non complicarmi la vita. Così entro nel golfo di Lacona e do fondo al mio solito posto. Il fondo di sabbia è sempre confortante. Passo un paio d’ore seduto al sole in pozzetto. L’aria è fredda, ma dietro allo sprayhood si sta d’incanto. Verso sera il vento dovrebbe mollare un poco. Scendo sottocoperta a cucinare. Finisco le patate al forno avanzate ieri e apro una busta di salmone. Questa sera, dopo aver fatto le ore piccole ieri, voglio andare a letto presto. 

(Giornale di bordo)

sabato 14 dicembre 2024

Punta Ala - Porto Azzurro

 


Svegliato alle 8.30. Il cielo è perturbato, ma secondo le previsioni se dovesse piovere dovrebbe essere poca cosa. In questi giorni in porto sono stato bene, ma ora desidero fare un’uscita in mare di qualche giorno approfittando del fatto che il tempo, seppur non bellissimo, dovrebbe essere quanto meno accettabile. Preparo la barca per la partenza. È diverso tempo che non esco in mare da solo, cosa alla quale ero abituato prima che Tania mi raggiungesse in Italia. C’è sempre qualcosa di speciale quando si è soli in barca. Si vive un’intimità con il mare e con se stessi un po’ speciale. Che non sia più abituato a star solo me ne accorgo fin da subito mentre mi preparo alla partenza. Infatti mi viene naturale parlare tra me e me a voce alta. Meno male che non mi vede nessuno. Nella breve traversata fino a Porto Azzurro non incontro anima viva. Il mare è calmo e c’è un leggero sud-ovest che mi consente di navigare a vela, anche se ad un’andatura un po’ blanda. Sull’Elba ci sono delle nuvole nere e qualcuna la incontro anche sulla mia rotta. Sono nuvole basse, che quasi paiono toccare il mare. Do fondo nella baia di Porto Azzurro in 12 metri d’acqua filando tutti i miei sessanta metri di catena. Questa notte voglio dormire tranquillo. Nella baia non ci sono altre barche alla fonda. All’orizzonte, in direzione di Castiglione della Pescaia, appare un bellissimo arcobaleno. Resto per un’ora abbondante seduto in pozzetto a guardarmi intorno. Poi, quando la temperatura comincia a diminuire, scendo sottocoperta. Non so ancora cosa mi preparerò per cena. Probabilmente delle patate con un po’ di formaggio. Mi accorgo che la bottiglia di Falanghina comprata in offerta alla Coop è frizzante. Accidenti, non me ne ero accorto. Farò finta che si tratti di prosecco. Stiamo veramente parlando dei grandi problemi della vita. Con il buio mi dedico un po’ alla lettura e in serata un po’ di Tv.

(Giornale di bordo)

venerdì 13 dicembre 2024

Punta Ala


Acqua a catinelle per tutta la giornata. Solo in serata il tempo è migliorato un poco. Molto freddo. Trascorso la mattinata su Habibti a scrivere e a leggere. Verso le 11,30, dopo una breve sosta a Castiglione della Pescaia, sono andato a Braccagni da Ros e Dino. Con loro si è pranzato da “Yuki”, un nuovo ristorante giapponese, naturalmente gestito dai soliti cinesi, che si trova a Grosseto. Buono ed economico. Nel pomeriggio sono andato nuovamente a Castel del Piano a sostituire la maremmana comprata ieri. Il fustagno verde era troppo leggero e l’ho cambiata con una marrone più pesante. La guida sotto la pioggia battente e con il buio è stata impegnativa, soprattutto perché avevo dimenticato in barca gli occhiali da vista che uso per guidare la notte. Ad un certo si è aggiunta anche la nebbia. In ogni caso alle 19,45 ero nuovamente a Punta Ala. Essendo venerdì in porto c’è qualcuno in giro. Poche persone. Personalmente continuo comunque a prediligere i giorni infrasettimanali quando dopo le 18 c’è davvero il deserto. 

(Giornale di bordo)

giovedì 12 dicembre 2024

Firenze


Mi sono svegliato presto. Dopo aver atteso che il webasto riscaldasse l’aria fredda della notte ho fatto una rapida colazione e poi sono partito per Firenze. Avevo promesso a Ricky di Speed Shop che oggi sarei passato a trovarli dopo alcuni anni durante i quali abbiamo mantenuto i contatti solo telefonicamente. L’accoglienza di Ricky, Mike e Benny è sempre squisita. Low Bob e Dharma erano parcheggiate in officina, mentre la ex moto di Tania era esposta in vetrina accanto ad un albero di Natale. In concessionaria c’è sempre un gran via vai di gente, ma durante la chiusura di pranzo si è trovato il modo di chiacchierare un po’ con calma. Ho lasciato Firenze verso le 13,30 e sulla strada del ritorno ho fatto una deviazione a Castel del Piano. Sono arrivato a Punta Ala che era già buio. Per cena, oltre un avocado, ho preparato due cordon bleu accompagnati da un’insalata e da un Greco di Tufo. La giornata è stata serena ma fredda. Da stanotte è attesa una perturbazione da ovest. Domattina, a seconda dell’evoluzione del meteo deciderò se uscire in barca oppure no. Verso mezzanotte si alza un po’ di vento. Che bello essere sulla mia barchetta. Mi pare di essere in una tana al calduccio. Sicuramente è il miglior posto in cui vorrei stare.

(Giornale di bordo)

mercoledì 11 dicembre 2024

Punta Ala


Svegliato alle 8. Si presenta una bella giornata di sole. Fatta colazione preparo lo zaino. Il tempo è ideale per andare a fare una camminata alle Bandite di Scarlino. L’inverno è il periodo migliore per addentrarsi nella macchia mediterranea delle verdi colline che si affacciano sul mare e che separano Follonica da Punta Ala. Lascio l’auto a Scarlino e percorro tutta la bellissima sterrata che nel bosco costeggia il mare. Lascio sulla mia destra Cala di Terra Rossa, Cala le Donne, Punta Francese, Cala Martina e Cala Violina con la sua bellissima spiaggia. Mi fermo a leggere il pannello posto accanto al monumento in memoria di Giuseppe Garibaldi, immerso tra gli alberi. Scopro che è da Cala Martina che l’eroe dei due mondi riuscì a mettersi in salvo grazie all’aiuto di un gruppo di patrioti locali dopo una travagliata fuga. Proveniente da Roma, ove non poteva più continuare la difesa della Repubblica Romana, Garibaldi, dopo essersi recato a Venezia per aiutare Guglielmo Pepe e i tanti patrioti che combattevano contro l’esercito austriaco, è costretto a fuggire braccato dagli austriaci. Arriva in Toscana, toccando Firenze, Siena e Pisa e transitando da Volterra e Pomarance. La sera del 1 settembre 1849 entra nel territorio grossetano passando vicino a Massa Marittima per poi essere ospitato a Casa Guelfi nella piana di Scarlino. Da qui, assistito da volontari scarlinesi, egli arriverà a Cala Martina per imbarcarsi la mattina del 2 settembre su una barca da pesca in direzione di Porto Venere. Da parte mia, una volta raggiunta Cala Violina, meravigliosamente deserta, ho proseguito fino al crinale sovrastante dopo aver superato due ripide impettite. Di qui, per un sentiero piuttosto accidentato, dove era evidente la presenza di cinghiali (nei quali fortunatamente non mi sono imbattuto), sono tornato indietro in direzione di Follonica superando prima Poggio Carpineta e poi ridiscendendo lungo un’altra carrareccia fino a sbucare nuovamente all’altezza di Cala Martina, poco prima del busto di Garibaldi. Una camminata di 4 ore abbondanti tra scorci davvero stupendi. Rientrato in barca e fatta una doccia bollente ho cenato e guardato un film su Rai Play. Davvero una bellissima giornata.

(Giornale di bordo)

martedì 10 dicembre 2024

Roma


Partiti da Montemerano verso le 9.30. Guidando piano siamo arrivati a Fiumicino a mezzogiorno. Per strada si è trovata un po’ di pioggia. Una volta lasciata Tania all’aeroporto ho fatto un salto all’EUR al negozio di Patagonia per i regali di Natale. Poi, dopo una breve sosta a Castiglione della Pescaia e a Follonica alle 18.30 sono nuovamente su Habibti che, in questo periodo, uso più che altro come casa. Da domani dovrebbe arrivare sull’alto Tirreno un’alta pressione. Infatti, benché questa sera in cielo vi siano ancora alcuni cumulo-nembi minacciosi, tanto che due gocce le ha fatte, in lontananza si cominciano ad intravvedere degli ampi spazi di sereno. Venerdì, però, è atteso vento forte, quindi mi sa che me ne starò buono in porto fino a sabato. Poi vedremo. Per cena, poiché sono da solo, mi sono lanciato su una pasta e fagioli, pietanza che Tania non ama ma che io invece adoro. Poi un po’ di Tv e infine, una volta sotto al piumone, ho letto qualche pagina del mio libro su Rigoni Stern.

(Giornale di bordo)