CRONACA, LETTERARIA E NON, DELL'ANDAR PER MARE







lunedì 3 marzo 2025

Punta Ala


Finalmente il sole. Dopo un fine settimana davvero piovoso e ventoso questa mattina ci ha accolti un cielo totalmente sereno. L’Elan 38 ormeggiato alla nostra sinistra se ne è andato a Scarlino in cantiere per il rimessaggio invernale. Verso le 9 è venuto Vito, che collabora con il cantiere Costa Etrusca, e ha riparato la doccia esterna. Ha dovuto portare il pezzo in officina per smontarlo al banco. Terminato il lavoro abbiamo fatto un salto a Follonica, prima ad ordinare la pompa di sentina che finalmente sono riuscito a trovare e che terrò in barca come pezzo di ricambio, e poi da Ranieri a comprare un po’ dei loro ottimi formaggi. Verso le 14 abbiamo fatto un pic nic seduti al sole in cima al pontile conoscendo un simpatico signore greco che ha la barca ormeggiata non lontano da Habibti e che assomigliava molto a George Moustaki. Poi, sistemata la barca, si è fatta una breve sosta da Dino e quindi siamo arrivati a casa a Montemerano in serata. Fatto le valige per domani e cenato con due pizze e altrettanti cannoli siciliani. Vista un po’ di Tv e poi a letto. Domani ci attende un lungo viaggio: a Firenze a portare la moto, poi Milano, breve sosta a Torino da mia madre e infine a Cesana dove giovedì aspettiamo Andreina e Nicola.

(Giornale di bordo)

domenica 2 marzo 2025

Punta Ala


Giornata piovosa e ventosa trascorsa in porto. Oltre ai nostri attuali nuovi vicini su “Estasi”, l’Elan 38 arrivato ieri in giornata nella notte è arrivato Simone accompagnato dalla sua cagnolina Bricola. Al mattino, mentre prendeva un caffè da noi, l’apparentemente innocua Bricola gli ha distrutto un paio di scarpe che aveva lasciato in barca. Verso le 13 è venuto anche a pranzo, ma questa volta il cane lo ha messo nel suo furgone, a scanso di nuove tentazioni. Ho preparato un risotto allo zafferano e dei croissant prosciutto e formaggio, mentre Tania carinamente ha lavato le stoviglie. Nel pomeriggio ha smesso di piovere. Sapevamo che a Follonica c’era la sfilata dei carri di carnevale, ma abbiamo preferito non muoverci e fare una passeggiata fino in punta alla diga foranea. Tornati in barca si è letto un poco e poi la solita Tv serale. 

(Giornale di bordo)

sabato 1 marzo 2025

Punta Ala


Ed è arrivato anche marzo e, come il titolo della famosa canzone di Antonio Carlos Jobim “Agua de Março”, con lui è arrivata anche una giornata di pioggia. Quelli dell’Agenzia del Porto mi hanno fatto sapere che fino ad aprile non possono venire a sostituire il pezzo della doccia esterna e nell’agenzia di Mar Go mi hanno detto di chiamare lunedì per verificare la loro disponibilità. Molto più efficiente il cantiere: Fabs mi ha assicurato che lunedì mattina manderà uno dei suoi ragazzi. Mi piacerebbe davvero risolvere la questione prima di partire. In mattinata, sotto un cielo scuro di nuvoloni, si sono fatti due passi in porto e mentre si camminava sono arrivate le prime attese gocce di pioggia. Il posto lasciato libero dal X-Yacht abitualmente ormeggiato alla nostra sinistra e che ora sta facendo carena è stato occupato da un Elan 38. L’armatore è un amico di Leonardo e Marcella, la gentile coppia di Firenze ormeggiati anche loro sul nostro pontile e armatori di “Incredibile”, un Grand Soleil 40. Per pranzo si è cucinato salmone e patate al forno e poi è seguita una lunga pennichella. Infatti ci siamo svegliati che stava per far buio. Si è letto un poco sorseggiando un moscato di Pantelleria e poi si è guardata un po’ di Tv.

(Giornale di bordo)

venerdì 28 febbraio 2025

Punta Ala


Giornata di sole con qualche nuvola addensatasi nel pomeriggio. In mattinata siamo stati da Beccucci a rinnovare il posto barca per il prossimo anno. Poi all’Agenzia del Porto. Dobbiamo far sostituire l’alloggiamento della doccia esterna che si è rotto cotto dal sole. Mi sono fatto mandare dall’Hallberg Rassy il pezzo di ricambio. È un lavoretto che, con un po’ di pazienza, potrei fare anche io, ma credo che dovendo comprare il Sikaflex e quanto altro necessario, a conti fatti, calcolando anche la perdita di tempo, a farlo fare non mi costerà molto di più. A Fabrizio, in cantiere, gli ho anticipato che vorremmo mettere Habibti in invaso per fare carena a fine giugno. Poi si è pranzato seduti al sole in cima al pontile: un po’ di formaggio, paté di olive e una birra. Nel pomeriggio sono passati Stefano e Bruno. Hanno montato gli attacchi per le gruette del tender e preso l’inclinazione corretta dei due tubi su cui saranno montate le relative carrucole. Mi pare proprio un lavoro ben fatto e soprattutto poco invasivo sul “look” della barca. In serata l’aria è rinfrescata e si è letto un po’ sottocoperta. Ho iniziato un nuovo libro: “Il coro della guerra”. Una serie di testimonianze su quel triste periodo, tra le quali una scritta da Rigoni Stern, uno scrittore che amo molto. Dopo cena abbiamo visto un po’ di Tv e poi a letto.

(Giornale di bordo)

giovedì 27 febbraio 2025

Punta Ala


Dopo alcuni giorni prima a Roma e poi a Montemerano, nel pomeriggio siamo tornati a Punta Ala dove contiamo di fermarci fino alla settimana prossima. Non usciremo in mare in quanto domani verranno Stefano e Bruno per fissare le gruette del porta tender e il fine settimana è prevista pioggia. A noi va bene anche così. La gioia di essere sulla nostra barchetta è impagabile. In tutti questi alla domanda su quale sia il luogo in cui amiamo di più vivere, non abbiamo mai avuto dubbi. La nostra risposta è sempre stata la stessa: sulla nostra barca. Oggi, mentre eravamo seduti al sole in pozzetto bevendo una birra e arak Tania ha fatto una giusta riflessione: Habibti è la sintesi perfetta tra la nostra anima vagabonda e il piacere di essere comunque circondati dalle piccole cose a cui siamo affezionati. È la migliore rappresentazione della nostra idea di libertà. In serata un po’ di Tv e poi un buon libro prima di spegnere la luce.

(Giornale di bordo)

domenica 23 febbraio 2025

Punta Ala

 


Notte tranquilla in porto. In mattinata si è sistemata un po’ la barca prima di raggiungere Sandro e Flavia a Castiglione della Pescaia e poi andare a pranzo a Montorgiali, un paesino dell’entroterra non lontano da Montemerano. Torneremo a Punta Ala la settimana prossima dopo essere stati per un paio di giorni a Roma. Con Stefano e il fabbro dovremo mettere a punto le gruette che monteremo a poppa per il tender. Vorrei avere Habibti a punto per inizio primavera, prima di iniziare nuovamente a navigare tra Elba, Corsica e Sardegna.

(Giornale di bordo)

sabato 22 febbraio 2025

Punta Ala


La notte è stata meno fredda di quello che pensassi. È anche piovuto un poco, e mi sono goduto il ticchettio delle gocce di pioggia sull’osteriggio della nostra cabina. Al mattino Tania, come al solito, si è alzata presto per il rito del caffè. Da parte mia invece sono rimasto a poltrire al caldo del piumone fino alle 9. Simone e Barbara, i nostri vicini di barca, sono arrivati nella notte e, nonostante la giornata un po’ piovosa, sono già al lavoro sulla loro “Raffica VII”. In mattinata abbiamo fatto un salto a Follonica a fare qualche spesa. Ritornati a Punta Ala riceviamo la visita, prima di Sandro, appena rientrato con Flavia dalle Canarie, e poi di Marco e Maria Pia che non vedevamo da un sacco di tempo. Con loro si è conversato piacevolmente sottocoperta, poi si è fatta una breve passeggiata in porto prima di uscire a cena con Simone e Barbara “da Bernardo”. Il bicchiere della staffa su Habibti ha concluso questa piacevole giornata trascorsa in compagnia di tanti amici.

(Giornale di bordo)

venerdì 21 febbraio 2025

Punta Ala


Dopo alcune settimane trascorse in montagna era tempo di venire a vedere come stava la nostra Habibti. A parte qualche ricordino lasciato dai gabbiani in coperta abbiamo trovato tutto in ordine. I pannelli solari hanno tenuto in carica le batterie e sottocoperta era tutto impeccabile, proprio come lo avevamo lasciato. Gli ormeggiatori ci hanno detto che gennaio è stato più freddo del solito. Non si direbbe, vista la bella giornata di sole con la quale Punta Ala ci ha accolti. I lavori di rifacimento del piazzale sono ancora in corso. Ale ci ha detto che, almeno quelli in muratura, dovrebbero terminare per il 31 marzo. Dopo aver lavato la coperta abbiamo trascorso la serata in barca. Di uscire a cena non ci andava e così ci siamo goduti il tepore del webasto guardando un programma televisivo su Rai Play. È bello essere nuovamente qui.

(Giornale di bordo)

giovedì 9 gennaio 2025

Cruise 2025


Per il 2025 non abbiamo programmi particolari. Dopo averci riflettuto un po’ su, abbiamo infine deciso di rimandare di un anno il nostro progetto di navigare nei mari del Nord Europa. Dopo 8 anni vissuti tra Afghanistan e Arabia Saudita è nato infatti il desiderio di trascorrere un’estate in montagna e facendo qualche viaggio in moto per l’Europa. Approfitteremo di quest’anno per organizzare in anticipo il nostro trasferimento nel Baltico l’anno prossimo. Inoltre, la decisione di non navigare in estate in questa parte del Mediterraneo dipende anche dal fatto che nel periodo estivo per i nostri gusti ormai per mare c’è troppa gente. Tutto questo affollamento unito ai fenomeni atmosferici improvvisi che ormai caratterizzano le nostre estati spesso finiscono con il creare un sacco di problemi, che da parte nostra vorremmo davvero evitare. Pertanto, a parte qualche uscita invernale all’Elba e in Capraia, si è deciso di trascorrere i mesi da aprile a metà giugno navigando tra la Corsica e la Sardegna settentrionale. In estate metteremo Habibti in invaso facendo carena e da fine settembre riprenderemo il mare per un altro paio di mesi con destinazione ancora da definirsi, ma potrebbero essere ancora la Corsica e la Sardegna. Se tutto andasse secondo programma quest’anno dovremmo quindi trascorrere circa cinque mesi sulla nostra barchetta. Il che non ci pare poi così male. Restano, come sempre le incognite, ma si sa: spesso i programmi vengono fatti proprio per poterli modificare.

(Giornale di bordo)

martedì 7 gennaio 2025

Punta Ala


Anche questa notte c’è stato vento. Il tempo continua ad essere brutto e secondo le previsioni peggiorerà nei prossimi giorni. Ci siamo svegliati presto. Questa mattina passerà Antonio per controllare il Mastervolt e l’elica di prua. Come avevo sperato, il Mastervolt si è rimesso a funzionare correttamente tutto da solo. Quando Antonio è arrivato non ha fatto altro che constatare che non c’era nulla che dovesse fare. Meno male che nei giorni scorsi gli avevo inviato un breve video mentre l’inverter segnalava un malfunzionamento. Diversamente la cosa sarebbe stata un po’ imbarazzante. La conclusione di entrambi è stata che molto probabilmente, per quanto ne avessero detto gli inservienti del portò che avevo chiamato per verificare, era la colonnina dell’elettricità ad avere dei problemi. Invece, per quanto riguarda l’elica di prua occorrerà sostituire le due eliche in plastica. Lo farò quando si farà carena a luglio. Salutato Antonio abbiamo sistemato la barca, si è chiuso tutto e si è andati a Montemerano. Domani andremo in montagna per qualche settimana. Poi, se tutto andasse secondo i programmi, faremo un salto a Punta Ala in febbraio. Sarebbe bello se il meteo lo consentisse fare un giretto in zona di qualche giorno.

(Giornale di bordo)

lunedì 6 gennaio 2025

Punta Ala


Nella notte c’è stato vento forte da sud. In barca si è dondolato un pochino e le cime d’ormeggio hanno scricchiolato tutta la notte. Per questo al mattino ce la siamo presa comoda ad alzarci. Verso le 12 abbiamo fatto un salto al Puntone e poi a Follonica alla ricerca di un biglietto della Lotteria Italia. Un po’ tardi per comprarlo, visto che l’estrazione è questa sera. Infatti non ne abbiamo trovato nemmeno uno. Vorrà dire che vinceremo il prossimo anno! Rientrati a Punta Ala abbiamo fatto una passeggiata lungo la spiaggia. La foresta di pini marittimi che è alle sue spalle è proprio bella. Rientrati in barca abbiamo pranzato e poi ci siamo rivisti “Easy Rider”. Per tutta la giornata è rimasto nuvoloso e anche l’aria era piuttosto fredda. Per questo anche in serata abbiamo deciso di restarcene al caldo sottocoperta. Si è guardata un po’ di TV, ho letto un paio di capitoli dell’ultimo libro di Mauro Corona, “Lunario Sentimentale”, e poi si è spenta la luce.
 
(Giornale di bordo)

domenica 5 gennaio 2025

Punta Ala


Gran dormita fino a tardi. Oggi il tempo ci regala vento e una pioggerellina fine. Decidiamo di andare a pranzo a Grosseto da “Yuki”, un sushi restaurant gestito, come è ovvio, da dei cinesi. Un po’ caotico ma siamo stati bene. Nel pomeriggio siamo rientrati a Punta Ala. Il porto si è svuotato. Diversi gruppi di ragazzini tra i 12 e i 16 anni stanno caricando sui carrelli da trasporto i loro optimist e i laser con i quali oggi sono comunque usciti in mare. Fa piacere vedere i giovani interessati allo sport. Facciamo due passi nel Marina fino a quando scende il buio. Poi ci rintaniamo al caldo su Habibti, continuando a gestire il Mastervolt che dopo un po’ che è acceso comincia a fare le bizze. Nonostante tutto riusciamo a gestire bene la situazione. Dopo il pranzo odierno niente cena. Il che non ci impedisce comunque di aprirci una buona bottiglia di prosecco.

(Giornale di bordo)

sabato 4 gennaio 2025

Punta Ala


Il Mastervolt continua a fare le bizze. Per un attimo abbiamo avuto la breve speranza che il problema dipendesse dai sensori della temperatura delle batterie. Li ho staccati. Per un po’ tutto bene, ma poi l’inverter si è impallato nuovamente. Comunque la speranza, almeno fino a martedì quando se la situazione non cambia lo faremo smontare e mandare a revisionare, è l’ultima a morire. Con l’elettronica non si sa mai. La giornata è fredda ma con il cielo sereno e un bel sole. Così decidiamo di andare a fare una camminata. Sono tanti anni che non percorriamo più il “sentiero della dogana” che da Punta Ala porta fino a Le Rocchette. Sul sentiero incontriamo qualche ciclista, un paio di escursionisti e anche una coppia a bordo di una vecchia Honda da enduro. Dopo aver raggiunto Le Rocchette, dove il sentiero entra in una proprietà privata, ed essere ritornati sui nostri passi per un tratto, imbocchiamo un altra carrareccia che si inerpica ripida sulla collina. La percorriamo fino al crinale. Qui la strada si divide: da un lato scende ripida sul lato della collina rivolto verso Castiglione della Pescaia, dall’altro prosegue lungo la cresta in direzione est. Dall’alto il panorama è molto bello. Ripercorriamo a ritroso la strada fino al punto in cui avevamo lasciato l’auto. In totale si è camminato per 4 ore. Rientrati in porto e fatta una doccia pranziamo verso le 16: due tranci di salmone al pepe e patate al forno. Trascorriamo la serata in barca. In porto tutto è calmo. C’è un po’ di gente in giro, ma essendo sabato sera e ancora in periodo di vacanze è quasi inevitabile.

(Giornale di bordo)

venerdì 3 gennaio 2025

Punta Ala


La sorpresa stamattina è stata che le batterie, nonostante fossimo allacciati alla corrente in banchina, erano al 99%. Dopo aver controllato il Mastervolt mi sono accorto che non le caricava con continuità. Ho chiamato Antonio per cercare di capire da cosa dipendesse il problema e dopo qualche tentativo siamo rimasti intesi che passerà martedì prossimo a controllare. Poiché preferisco essere a bordo quando verrà, abbiamo rimandato di qualche giorno la partenza per la montagna. Nel frattempo effettuerò qualche prova, tra cui quella di lasciare l’inverter spento per un po’ per vedere se, così facendo, si risetta da solo. La giornata è stata molto ventosa e la spiaggetta di un Hallberg Rassy 352 ormeggiato al nostro pontile ha sbattuto contro il cemento danneggiandosi un poco. Gli ormeggiatori sono intervenuti cazzando le trappe, che probabilmente non erano state tirate a dovere, ma ormai era troppo tardi. In giornata si è approfittato per fare un po’ di bucato. Si è pranzato verso le 14 e poi siamo andati a Follonica a fare un po’ di spesa. Alla Coop abbiamo comprato quattro tranci di cecina che riscalderemo in forno questa sera. In barca con il riscaldamento acceso si sta bene e domattina, dopo aver lasciato che nella notte le batterie si scarichino un pochino, farò qualche ulteriore prova sperando che il Mastervolt, come già successo in passato, smetta di fare le bizze.

(Giornale di bordo)

giovedì 2 gennaio 2025

Punta Ala


In mattinata ha fatto due gocce e poi è ritornato il sereno. Ho telefonato ad Antonio per un piccolo problema all’elica di prua che non funziona a dovere. Non la uso quasi mai e l’altro giorno, mentre ormeggiavo a Porto Azzurro in uno spazio un po’ ristretto, mi sono accorto che ha poca potenza. Siamo rimasti d’accordo che affronteremo il problema quando verremo in febbraio. Poiché Habibti nel prossimo mese resterà ferma, ho tolto le scotte e legato per bene il genoa, poi abbiamo fatto uno spuntino seduti al sole in testa al pontile. Successivamente una passeggiata lungo la diga foranea. In giro per il porto non c’è molta gente. Ci sono i pochi che hanno deciso di fare il ponte fino all’Epifania. In mare abbiamo visto solo un paio di barche. Nel tardo pomeriggio mi sono rivisto “The Revenant” e poi si è cenato a Castiglione della Pescaia con Sandro, Flavia e Maria e Federico due loro amici di Torino. Si è trascorsa una bella serata parlando di mare, di viaggi e di tante altre cose. Rientrando in barca si è trovato un po’ di vento in porto. Il giusto per farti gustare il calduccio sotto il piumone.

(Giornale di bordo)

mercoledì 1 gennaio 2025

Porto Azzurro - Punta Ala


Ieri sera si è spenta la luce che erano le 2. Dopo una sana dormita mi sono svegliato alle 9. Il cielo è coperto e soffia un po’ di vento da sud. Alle 10 salpiamo da Porto Azzurro. Gli equipaggi delle altre barche ancora non si vedono, tranne i nostri vicini. Una coppia su una barca da regata: lei sorridente, lui un poco meno. Anche Sandro e Flavia ancora non si sono sentiti. Fuori dal porto apriamo le vele. Con una bella bolina stretta in due ore e mezza arriviamo a Punta Ala. Il vento da sud tocca i 18 nodi e noi facciamo una media di quasi 6. Il cielo e il mare hanno un colore grigio ghiaccio, tipicamente invernale. L’aria è abbastanza fredda. Una volta ormeggiata Habibti mia madre parte quasi subito per Montemerano. Noi facciamo un po’ di pulizie a bordo: Tania sottocoperta, io fuori. Poi una bella doccia calda. Sandro arriva un poco più tardi. Ci dice che loro hanno smotorato per gran parte del tragitto in quanto hanno incontrato poco vento. Nel giro di un paio d’ore come possono cambiare le cose! Noi siamo stati più fortunati. Ceniamo terminando un po’ di avanzi di ieri sera, poi un po’ di Tv e quindi a letto. Si spegne la luce che siamo proprio stanchi.

(Giornale di bordo)

martedì 31 dicembre 2024

Porto Azzurro

è 

Giornata nuvolosa ma non fredda. Mia madre è restata in barca mentre con Tania, Flavia e Sandro in mattinata siamo andati a comprare le ultime cose per la cena di stasera. Il porto è pieno di barche. Grazie a Sandro, grande esperto di vele e attrezzatura, dopo una lunga discussione al riguardo, credo di aver deciso cosa fare per quanto riguarda l’albero e la randa: anche per il prossimo cambio di vele credo che terrò il mio attuale Selden rinviando la paventata sostituzione della randa con una avvolgibile più avanti nel tempo. Una decisione importante sulla quale mi interrogavo da tempo. Ho trascorso il resto della giornata con mia madre in barca. Abbiamo giocato a scopa e naturalmente ho perso anche questa volta. Oggi è una giornata davvero importante importante. Infatti da domani sarò formalmente in pensione. Così, facendo il bilancio di questi ultimi quattro mesi da quando siamo rientrati in Italia, è stata davvero una piacevole constatazione l’accorgermi che quaranta giorni li ho trascorsi su Habibti. Spero si tratti davvero dell’inizio di un nuovo periodo della vita anche sotto questo profilo. La serata l’abbiamo trascorsa in barca. Sandro e Flavia sono venuti a cena da noi e siamo stati bene. E così anche questo 2024 ce lo siamo lasciati alle spalle.

(Giornale di bordo)

lunedì 30 dicembre 2024

Porto Azzurro


Notte tranquilla in porto. Le previsioni indicano quasi assenza di vento fino al 2 di gennaio. Questa mattina ce n’è appena una bava da sud. Ci alziamo con calma. Verso mezzogiorno si fa una passeggiata in paese. Fortunatamente il pala ghiaccio montato sulla piazza centrale del paese  aprirà solo alle 15 e quindi, senza la sua musica a tutto volume tutt’intorno, regna la calma. Con mia madre ci sediamo su una panchina al sole. Poco più tardi ci raggiungono anche Tania, Sandro e Flavia. In cielo c’è qualche nuvola ma restiamo seduti davanti al mare fino alle 15. Poi rientriamo in barca e preparo un risotto alla marinara. Una cassatina e qualche cannolo siciliano per dessert completano il pranzo. Accanto a noi ormeggiano due nuove barche. Nel pomeriggio con una soluzione di bicarbonato di sodio, aceto bianco e poi dell’acqua calda pulisco le tubazioni dei lavandini. Dopo la solita partita a scopa con mia madre con Tania usciamo per andare a bere qualcosa con Sandro e Flavia. Non si fa tardi e rientrati in barca si va a letto.

(Giornale di bordo)

domenica 29 dicembre 2024

Punta Ala - Porto Azzurro


Svegliati verso le 8. Il tempo è molto bello: cielo sereno e poco vento da nord-est. La famiglia di Simone e Barbara parte in prima mattinata. Devono essere a Chioggia nel pomeriggio. Noi, una volta preparata la barca, salpiamo per Porto Azzurro dove ci aspettano Sandro e Flavia. Prima di uscire dal Marina facciamo il pieno di gasolio. Dobbiamo aspettare il nostro turno. Due barche a vela che avevano lasciato l’ormeggio poco prima di noi ci precedono di poco al distributore. Facciamo il primo tratto della traversata a motore. Il vento non supera i 6-7 nodi di intensità. Ci supera, anche lui a motore, uno X-Yacht 41 diretto all’Elba. Quando entriamo nel canale di Piombino il vento rinforza fino a 16 nodi. Apriamo il solo genoa per evitare di avere la barca troppo sbandata. A bordo c’è anche mia madre che fra un paio di giorni compirà 88 anni. La navigazione è divertente e tranquilla. In prossimità di Porto Azzurro il vento ci lascia. Ormeggiamo al pontile 2, ben ridossati e vicini alla piazza del paese sulla quale il Comune ha pensato bene di montare un capannone con dentro un pattinaggio su ghiaccio con della musica ad alto volume. Mi chiedo cosa abbiano in testa certi amministratori. Una struttura del genere potrebbero metterla vicino ad un campo sportivo fuori dal centro abitato non in pieno centro sulla piazza principale. A darci il benvenuto sul pontile troviamo Flavia. Con Sandro invece ci incontriamo poco più tardi e tutti insieme andiamo a bere un aperitivo in paese. Poi facciamo due passi nella via principale del centro storico dove non possiamo non fare una sosta da “Armandino”. Qui compro  una bottiglia di un buon rhum consigliatami da Sandro da portare in montagna. Rientrati in barca faccio una partita a scopa con mia madre e poi alle 20 usciamo a cena tutti insieme da “Cutty Sark”.

(Giornale di bordo)

sabato 28 dicembre 2024

Punta Ala


Notte tranquilla. Tania, come al solito, si è svegliata presto mentre io sono rimasto a letto fino alle 9.30. C’è una bella giornata di sole anche se all’ombra l’aria è piuttosto fresca. Sono arrivati Sandro e Flavia che oggi ci anticiperanno a Porto Azzurro. Noi li raggiungeremo domani. Fatto una passeggiata in porto e poi lungo la strada che porta a Punta Ala per andare incontro a mia madre che ci raggiungerà in giornata. Arriva verso le 13. Nel frattempo il vento è aumentato un poco. Sul mare si vedono delle creste bianche di schiuma sulle onde. In serata Sandro mi dirà che nella traversata hanno incontrato circa 25 nodi. Pranziamo e poi facciamo un salto a Follonica. Rientriamo in barca che è buio. In serata vengono a trovarci Simone e Barbara con i quali chiacchieriamo fino a tardi.

(Giornale di bordo)


venerdì 27 dicembre 2024

Punta Ala


Dopo aver trascorso il Natale in famiglia eccoci nuovamente a Punta Ala. Finalmente il vento forte dei giorni scorsi sembra essersi calmato. E così  anche il freddo. Al sole si sta bene anche senza giacca. Siamo arrivati nel pomeriggio. In porto non c’è molta gente. Abbiamo incontrato Ale sul pontile, al quale ho lasciato un pensiero per lui ed Eleonora. Simone e Barbara, i nostri vicini di barca, sono qui con i figli e Bricola, la loro cagnolina.  Ceniamo verso le 18: i resti del pollo alla libanese preparato da Tania per Natale e patate al forno. Una cassatina siciliana comprata da Conad come dolce. Il tutto accompagnato da dell’ouzo greco. In serata sono venuti a trovarci i nostri vicini e si è trascorsa una bella serata a chiacchierare di mare, di barche, di un po’ di tutto.

(Giornale di bordo)

lunedì 16 dicembre 2024

Golfo di Lacona (Isola d’Elba) - Punta Ala


La notte è trascorsa calma. La luna piena illuminava il golfo a giorno. Al risveglio il ponte era tutto bagnato di umidità. Ho aspettato che i raggi del sole illuminassero Habibti prima di uscire da sotto il piumone. Dopo aver rassettato la barca sottocoperta ho fatto una rapida colazione e alle 10 ho lasciato Lacona. Ho aperto subito randa e genoa. Il vento al gran lasco sugli 8 nodi ha fatto scivolare Habibti lentamente fuori dalla baia. All’orizzonte si vedono le montagne della Corsica ricoperte di neve. Il sole è caldo e con un po’ di pazienza percorro a vela il tratto di mare fino a Capo Calamita. Il vento è davvero poco e si avanza lentamente, ma si avanza. Mi tengo molto lontano dal capo e questa volta riesco a superarlo senza che sia necessario accendere il motore. Il tratto fino a Punta Ala beneficia del vento che si crea nel canale di Piombino. La traversata è gradevole e ad un certo punto, dopo aver lascato un poco la randa, riduco anche il genoa per tenere la barca meno sbandata. Il vento arriva a toccare i 18 nodi. Avvicinandoci al porto diminuisce un poco, per aumentare nuovamente proprio quando devo abbassare la randa. Ma questo, si sa, accade il più delle volte. Entrato in porto e ormeggiato lavo Habibti e vado a fare una doccia bollente. Per cena ci sono pici all’agliata. Domani mattina darò una pulita sottocoperta e poi, dopo un rapido passaggio a Montemerano, andrò a prendere Tania in aeroporto. Habibti ci dovrà attendere fino a dopo Natale. Se il tempo fosse bello, come speriamo, abbiamo intenzione di trascorrere a bordo una decina di giorni a cavallo del nuovo anno. Magari qualcuno anche con mia madre come ospite. Vedremo.

(Giornale di bordo)

domenica 15 dicembre 2024

Porto Azzurro - Golfo di Lacona (Isola d’Elba)


Durante la notte il vento si è alzato e in barca per qualche ora si è ballato un po’. Il cielo si è anche rischiarato di lampi. Consultando il sito che segnala i temporali e i fulmini vedo che la zona interessata è quella un poco più a nord, all’altezza di San Vincenzo. Meglio così. Guardo una trasmissione televisiva fino a tardi, addormentandomi ad un certo punto sul divano. Ho spento il riscaldamento e mi sono messo il piumone sulle gambe e così mi sono appisolato. Vado a letto che sono le una di notte passate e faccio tutta una tirata fino a stamattina alle 9. Mi sveglia qualche goccia di pioggia. Ma si tratta di una nuvola passeggera. Per tutto il resto della giornata ci sarà il sole. Soffia un nord-est sui 15 nodi e così decido di spostarmi sulla costa sud dell’Elba. Avanzo a motore fino a superare Capo Calamita, dove per esperienza so che il vento fa sempre strani giri. Intorno al capo incrocio qualche barchino di pescatori. In questo modo carico un po’ le batterie. Poi apro il solo genoa e faccio una bella navigazione a vela di bolina. Mantengo una media sui 4 nodi. Più che accettabile senza la randa a riva. Il bordo mi porterebbe diritto a Marina di Campo e per un attimo valuto se non trascorrere lì la notte in rada. Il portolano riporta che il fondo è cattivo tenitore e poiché c’è un discreto vento decido di non complicarmi la vita. Così entro nel golfo di Lacona e do fondo al mio solito posto. Il fondo di sabbia è sempre confortante. Passo un paio d’ore seduto al sole in pozzetto. L’aria è fredda, ma dietro allo sprayhood si sta d’incanto. Verso sera il vento dovrebbe mollare un poco. Scendo sottocoperta a cucinare. Finisco le patate al forno avanzate ieri e apro una busta di salmone. Questa sera, dopo aver fatto le ore piccole ieri, voglio andare a letto presto. 

(Giornale di bordo)

sabato 14 dicembre 2024

Punta Ala - Porto Azzurro

 


Svegliato alle 8.30. Il cielo è perturbato, ma secondo le previsioni se dovesse piovere dovrebbe essere poca cosa. In questi giorni in porto sono stato bene, ma ora desidero fare un’uscita in mare di qualche giorno approfittando del fatto che il tempo, seppur non bellissimo, dovrebbe essere quanto meno accettabile. Preparo la barca per la partenza. È diverso tempo che non esco in mare da solo, cosa alla quale ero abituato prima che Tania mi raggiungesse in Italia. C’è sempre qualcosa di speciale quando si è soli in barca. Si vive un’intimità con il mare e con se stessi un po’ speciale. Che non sia più abituato a star solo me ne accorgo fin da subito mentre mi preparo alla partenza. Infatti mi viene naturale parlare tra me e me a voce alta. Meno male che non mi vede nessuno. Nella breve traversata fino a Porto Azzurro non incontro anima viva. Il mare è calmo e c’è un leggero sud-ovest che mi consente di navigare a vela, anche se ad un’andatura un po’ blanda. Sull’Elba ci sono delle nuvole nere e qualcuna la incontro anche sulla mia rotta. Sono nuvole basse, che quasi paiono toccare il mare. Do fondo nella baia di Porto Azzurro in 12 metri d’acqua filando tutti i miei sessanta metri di catena. Questa notte voglio dormire tranquillo. Nella baia non ci sono altre barche alla fonda. All’orizzonte, in direzione di Castiglione della Pescaia, appare un bellissimo arcobaleno. Resto per un’ora abbondante seduto in pozzetto a guardarmi intorno. Poi, quando la temperatura comincia a diminuire, scendo sottocoperta. Non so ancora cosa mi preparerò per cena. Probabilmente delle patate con un po’ di formaggio. Mi accorgo che la bottiglia di Falanghina comprata in offerta alla Coop è frizzante. Accidenti, non me ne ero accorto. Farò finta che si tratti di prosecco. Stiamo veramente parlando dei grandi problemi della vita. Con il buio mi dedico un po’ alla lettura e in serata un po’ di Tv.

(Giornale di bordo)

venerdì 13 dicembre 2024

Punta Ala


Acqua a catinelle per tutta la giornata. Solo in serata il tempo è migliorato un poco. Molto freddo. Trascorso la mattinata su Habibti a scrivere e a leggere. Verso le 11,30, dopo una breve sosta a Castiglione della Pescaia, sono andato a Braccagni da Ros e Dino. Con loro si è pranzato da “Yuki”, un nuovo ristorante giapponese, naturalmente gestito dai soliti cinesi, che si trova a Grosseto. Buono ed economico. Nel pomeriggio sono andato nuovamente a Castel del Piano a sostituire la maremmana comprata ieri. Il fustagno verde era troppo leggero e l’ho cambiata con una marrone più pesante. La guida sotto la pioggia battente e con il buio è stata impegnativa, soprattutto perché avevo dimenticato in barca gli occhiali da vista che uso per guidare la notte. Ad un certo si è aggiunta anche la nebbia. In ogni caso alle 19,45 ero nuovamente a Punta Ala. Essendo venerdì in porto c’è qualcuno in giro. Poche persone. Personalmente continuo comunque a prediligere i giorni infrasettimanali quando dopo le 18 c’è davvero il deserto. 

(Giornale di bordo)

giovedì 12 dicembre 2024

Firenze


Mi sono svegliato presto. Dopo aver atteso che il webasto riscaldasse l’aria fredda della notte ho fatto una rapida colazione e poi sono partito per Firenze. Avevo promesso a Ricky di Speed Shop che oggi sarei passato a trovarli dopo alcuni anni durante i quali abbiamo mantenuto i contatti solo telefonicamente. L’accoglienza di Ricky, Mike e Benny è sempre squisita. Low Bob e Dharma erano parcheggiate in officina, mentre la ex moto di Tania era esposta in vetrina accanto ad un albero di Natale. In concessionaria c’è sempre un gran via vai di gente, ma durante la chiusura di pranzo si è trovato il modo di chiacchierare un po’ con calma. Ho lasciato Firenze verso le 13,30 e sulla strada del ritorno ho fatto una deviazione a Castel del Piano. Sono arrivato a Punta Ala che era già buio. Per cena, oltre un avocado, ho preparato due cordon bleu accompagnati da un’insalata e da un Greco di Tufo. La giornata è stata serena ma fredda. Da stanotte è attesa una perturbazione da ovest. Domattina, a seconda dell’evoluzione del meteo deciderò se uscire in barca oppure no. Verso mezzanotte si alza un po’ di vento. Che bello essere sulla mia barchetta. Mi pare di essere in una tana al calduccio. Sicuramente è il miglior posto in cui vorrei stare.

(Giornale di bordo)

mercoledì 11 dicembre 2024

Punta Ala


Svegliato alle 8. Si presenta una bella giornata di sole. Fatta colazione preparo lo zaino. Il tempo è ideale per andare a fare una camminata alle Bandite di Scarlino. L’inverno è il periodo migliore per addentrarsi nella macchia mediterranea delle verdi colline che si affacciano sul mare e che separano Follonica da Punta Ala. Lascio l’auto a Scarlino e percorro tutta la bellissima sterrata che nel bosco costeggia il mare. Lascio sulla mia destra Cala di Terra Rossa, Cala le Donne, Punta Francese, Cala Martina e Cala Violina con la sua bellissima spiaggia. Mi fermo a leggere il pannello posto accanto al monumento in memoria di Giuseppe Garibaldi, immerso tra gli alberi. Scopro che è da Cala Martina che l’eroe dei due mondi riuscì a mettersi in salvo grazie all’aiuto di un gruppo di patrioti locali dopo una travagliata fuga. Proveniente da Roma, ove non poteva più continuare la difesa della Repubblica Romana, Garibaldi, dopo essersi recato a Venezia per aiutare Guglielmo Pepe e i tanti patrioti che combattevano contro l’esercito austriaco, è costretto a fuggire braccato dagli austriaci. Arriva in Toscana, toccando Firenze, Siena e Pisa e transitando da Volterra e Pomarance. La sera del 1 settembre 1849 entra nel territorio grossetano passando vicino a Massa Marittima per poi essere ospitato a Casa Guelfi nella piana di Scarlino. Da qui, assistito da volontari scarlinesi, egli arriverà a Cala Martina per imbarcarsi la mattina del 2 settembre su una barca da pesca in direzione di Porto Venere. Da parte mia, una volta raggiunta Cala Violina, meravigliosamente deserta, ho proseguito fino al crinale sovrastante dopo aver superato due ripide impettite. Di qui, per un sentiero piuttosto accidentato, dove era evidente la presenza di cinghiali (nei quali fortunatamente non mi sono imbattuto), sono tornato indietro in direzione di Follonica superando prima Poggio Carpineta e poi ridiscendendo lungo un’altra carrareccia fino a sbucare nuovamente all’altezza di Cala Martina, poco prima del busto di Garibaldi. Una camminata di 4 ore abbondanti tra scorci davvero stupendi. Rientrato in barca e fatta una doccia bollente ho cenato e guardato un film su Rai Play. Davvero una bellissima giornata.

(Giornale di bordo)

martedì 10 dicembre 2024

Roma


Partiti da Montemerano verso le 9.30. Guidando piano siamo arrivati a Fiumicino a mezzogiorno. Per strada si è trovata un po’ di pioggia. Una volta lasciata Tania all’aeroporto ho fatto un salto all’EUR al negozio di Patagonia per i regali di Natale. Poi, dopo una breve sosta a Castiglione della Pescaia e a Follonica alle 18.30 sono nuovamente su Habibti che, in questo periodo, uso più che altro come casa. Da domani dovrebbe arrivare sull’alto Tirreno un’alta pressione. Infatti, benché questa sera in cielo vi siano ancora alcuni cumulo-nembi minacciosi, tanto che due gocce le ha fatte, in lontananza si cominciano ad intravvedere degli ampi spazi di sereno. Venerdì, però, è atteso vento forte, quindi mi sa che me ne starò buono in porto fino a sabato. Poi vedremo. Per cena, poiché sono da solo, mi sono lanciato su una pasta e fagioli, pietanza che Tania non ama ma che io invece adoro. Poi un po’ di Tv e infine, una volta sotto al piumone, ho letto qualche pagina del mio libro su Rigoni Stern.

(Giornale di bordo)

lunedì 9 dicembre 2024

Montemerano


Ieri sera ci siamo messi a letto che il vento soffiava forte. Avevo più l’impressione di trovarmi disteso in un bivacco di montagna mentre fuori soffiava la bufera piuttosto che sulla nostra Habibti. La sensazione era comunque piacevole. La memoria mi ha riportato indietro di qualche anno quando in montagna in queste situazioni mi sono ritrovato spesso. L’essere ormeggiati al sicuro in un porto con simili condizioni atmosferiche esalta l’aspetto positivo dell’esperienza. Così come quando in montagna soffia la bufera e si è al riparo all’interno di un un rifugio. Anche per questi aspetti mare e montagna hanno molto in comune. Durante la notte il vento si è placato leggermente e stamattina al risveglio era tornata nuovamente la calma. Solo il cielo continua ad essere coperto da grandi nuvoloni scuri dai quali cade qualche goccia di pioggia. Verso le 12 abbiamo lasciato Punta Ala per andare a Montemerano. Tania, che domani accompagnerò in aeroporto a Fiumicino andrà per una settimana a Beirut a trovare sua madre e pertanto deve preparare la valigia. Da parte mia domani sera sarò nuovamente su Habibti. Lungo la strada per Montemerano siamo transitati da Scansano, la patria del Morellino. Al centro del paese hanno addobbato un albero di Natale decisamente in tema, tanto che non potevamo non immortalarlo.

(Giornale di bordo)

domenica 8 dicembre 2024

Punta Ala


E’ piovuto tutta la notte. Al caldo dei nostri piumoni sentire le gocce sulla tuga di Habibti ci dava la piacevole sensazione di essere in un “cocoon”. La mattina in barca fa piuttosto freddo e riesco a convincere Tania di aspettare dieci minuti che il webasto faccia il suo dovere prima di uscire dal letto. Il cielo è scuro. Grandi nuvoloni neri coprono il cielo su Punta Ala. La stessa cosa verso l’isola d’Elba. Le previsioni che davano un graduale miglioramento in giornata si sono sbagliate. Il nord-ovest previsto tarda ad arrivare e per tutto il giorno il cielo resta grigio e piovigginoso. Ne approfittiamo per seguire le notizie relative agli ultimi accadimenti un Siria, per leggere e scrivere un poco. Per pranzo cucino due tranci di salmone affumicato al pepe con delle patate arrosto. Un pecorino, al pepe anche lui e un’insalata concludono il nostro pranzo domenicale. Piacevole la scoperta di un vino bianco abruzzese prodotto vicino a Chieti: il Pecorino. Nel pomeriggio, dopo aver telefonato alle rispettive mamme e ad un paio di amici andiamo a fare due passi in porto. Il deserto. Verso sera inizia nuovamente a piovigginare e così ce ne torniamo al caldo nella nostra accogliente barchetta.

(Giornale di bordo)

sabato 7 dicembre 2024

Punta Ala


Svegliati che in barca faceva piuttosto freddo. Si stava bene al caldo solo sotto il piumone. Si è acceso il webasto verso le 8 e appena ritornato il tepore sottocoperta Tania si è alzata per il suo immancabile caffè. Da parte mia sono rimasto a poltrire fino alle 10. Fuori c’è un bel sole, ma verso sera è atteso l’arrivo di una perturbazione dalla Francia che porterà neve in montagna e pioggia nel corso della notte. Si è deciso che Tania andrà a trovare sua madre a Beirut prima di Natale e quindi abbiamo fatto il biglietto aereo e prenotato un albergo a Istanbul per martedì prossimo. I voli diretti sono tutti pieni e comunque i prezzi sono astronomici. Mi toccherà restare da solo per una settimana. Forse andrò all’Elba per qualche giorno. Vedremo come sarà il tempo. Nel primo pomeriggio, prima di fare un salto a Castiglione della Pescaia, completiamo le decorazioni di Natale su Habibti. Verso sera, come previsto, il vento da sud-ovest aumenta. Cucino dei calamari al vino rosso che accompagniamo con un vino comprato a Naoussa. Trascorriamo la serata a leggere in quadrato al calduccio. Habibti dondola un pochino a causa del vento, ma è un piacere sentire le drizze battere sugli alberi tutt’intorno. Alle 20 comincia a piovere.

(Giornale di bordo)

venerdì 6 dicembre 2024

Punta Ala


Arrivati a Punta Ala nel tardo pomeriggio. Posato i bagagli in barca e ripartiti subito per Follonica a fare un po’ di spesa. Il porto è semi deserto. Solo qualche operaio intento a lavorare sul rifacimento della pavimentazione del piazzale. Su Habibti è tutto in ordine e prima di cena mettiamo alcune decorazioni di Natale in lana cotta comprate da Vertecchi un po’ di anni fa, ma che fino ad oggi sono rimaste stivate nel gavone della cabina di prua. È da diversi anni che non trascorriamo più le vacanze di Natale in barca e siamo felici di poterlo fare nuovamente quest’anno. La temperatura esterna è piuttosto bassa, ma l’assenza di vento la rende accettabile. Verso sera accendiamo comunque il riscaldamento. Per cena prepariamo una minestra di patate e carote e poi la “stracciatella” comprata oggi da Ranieri. Si tratta dell’interno della burrata senza l’involucro di quest’ultima. Spalmata su un crostino di pane integrale con un’acciuga sopra o semplicemente con olio e sale e pepe è una vera delizia. Per finire una cassatina siciliana. Insomma, niente male come pranzetto. Abbiamo anche aperto un rosso arrivato con noi dalla Grecia che si abbinava perfettamente con il tutto. Dopo un po’ di Tv si va a letto. La “boom boom music” messa a tutto volume da “Deeb” fortunatamente smette quasi subito. Non dobbiamo essere stati i soli ad essere andati a lamentarci. Una volta sotto il piumone si sta che è una meraviglia. Leggo ancora un poco del mio libro sulla vita di Rigoni Stern e poi, finalmente nel silenzio, spengo la luce.

(Giornale di bordo)

sabato 16 novembre 2024

Golfo di Lacona (Isola d’Elba) - Punta Ala


Notte calmissima. Il mare sembrava un lago e la luna piena rischiarava il golfo a giorno. Si è dormito benissimo, fino alle 7. Prima che il sole sorgesse Tania, nonostante il freddo, come al solito ha voluto prendere il suo caffè seduta in pozzetto. Certe manie masochiste non le ho mai capite. È rientrata verso le 7.30, tipo ghiacciolo, ma da parte mia avevo già acceso il riscaldamento. Dopo la colazione ci siamo preparati alla partenza. Il golfo alle prime luci è un sogno e partire un po’ ci dispiace. Tuttavia la settimana prossima abbiamo molte cose da fare. La navigazione è perfetta. Tutta a vela, se si fa eccezione per un piccolo tratto in prossimità di Capo Calamita. Ma qui, si sa, il vento fa sempre strani giri ed è inutile perdere tempo. Prima al gran lasco e poi di bolina si è raggiunta Punta Ala verso le 14. Si sono incontrati i vicini di barca. Quelli che ancora non conoscevamo. Buongiorno e buonasera, questo è tutto. Poi scopriamo che era il loro ultimo passaggio in barca in quanto l’hanno venduta ad una famiglia di Padova che arriva in serata e molto carinamente si presenta. La barca necessita, almeno all’esterno, di un po’ di manutenzione, ma il loro comprensibile entusiasmo si percepisce chiaramente. Mentre, nel pomeriggio, bevevamo una birra in pozzetto approfondiamo la conoscenza di Lelio. Un signore di 81 anni che ha la sua barca di ferro-cemento auto costruita cinquanta anni fa ormeggiata poco lontano da noi. Ci invita a bordo. La barca è spartana ma confortevole. Ci offre un amaro “Kambusa” che per sua stessa ammissione sa di sciroppo, ma lui è veramente simpatico. Vive a Firenze a tiene la barca a Punta Ala solo durante la stagione invernale. In estate, invece, si trasferisce a Marina di Pisa, dove l’ambiente è più a dimensione d’uomo, ci dice. Restiamo a chiacchierare con lui per un’oretta. Poi, prima che il sole tramonti, una volta lavata la coperta andiamo a fare una doccia. In serata siamo a cena a Castiglione della Pescaia da Sandro e Flavia che, come al solito, sono super ospitali. Domattina si pulirà Habibti sottocoperta e farò il pieno d’acqua. Poi andremo a Roma.

(Giornale di bordo)

venerdì 15 novembre 2024

Golfo di Lacona (Isola d’Elba)


Nella notte il vento ha soffiato un poco. Il che non ci ha comunque impedito di riposare bene. Mi sono solo alzato un paio di volte per controllare che tutto fosse a posto. Stamattina ci ha accolto una bella giornata di sole, anche se il grecale è sempre sui 15 nodi e la temperatura piuttosto fresca. Tra la scelta di spostarci nuovamente a Porto Azzurro e restare qui, abbiamo optato per restare qui. Quando il sole ha cominciato a riscaldare un po’ di più l’aria ci siamo seduti in pozzetto dove abbiamo pranzato con diversi tipi di formaggio. Nella chiesuola della bussola si è formata come una nube di umidità, che si è diradata parzialmente con l’aumentare della temperatura esterna. Ho chiamato il cantiere dell’Hallberg Rassy per informarmi sul costo e sulle dimensioni di una bussola nuova. Stiamo a vedere come evolve la situazione. Al tramonto, come al solito, siamo scesi sottocoperta. Si è scritto e letto un poco. Poi un po’ di Tv e infine a letto. Domani si rientra a Punta Ala.

(Giornale di bordo)

giovedì 14 novembre 2024

Porto Azzurro - Golfo di Lacona (Isola d’Elba)


Sveglia verso le 7.30. In porto c’è un po’ di risacca. I nostri dirimpettai della scuola velica sono già svegli e si aggirano sul pontile ancora bagnato dall’umidità della notte. Alle 9 usciamo anche noi ed andiamo a comprare il pane. Rientrati in barca, con calma ci prepariamo a salpare. Tania scambia due parole con Stephanie, la moglie dell’armatore della barca battente bandiera tedesca non lontano da noi. Ci dice che sono diretti a Roma dove lasceranno la barca per un paio di mesi. Stanno cercando di vivere per la metà dell’anno a bordo per decidere se poi trasferirvisi definitivamente. La barca è un bello sloop in acciaio costruito in Olanda. Stephanie ci dice che la barca ha vent’anni e che dopo averla comprata hanno fatto un importante refitting. A bordo c’è anche una stufa. Dopo questi brevi convenevoli salpiamo. Soffia un nord-est sui 15 nodi. Percorriamo il tratto di mare fino a Capo Calamita al gran lasco. Mi tengo un po’ lontano dal capo in quanto nelle sue prossimità ci sono sempre strani giri di vento. Fino al golfo di Lacona proseguiamo invece al traverso con una bella navigazione a vela. Siamo l’unica barca in giro. Diamo fondo in 6 metri d’acqua con 50 di catena. Nella notte il vento dovrebbe aumentare e voglio dormire tranquillo. Il fondo di sabbia è buon tenitore. Pranziamo in pozzetto: frittata con gli zucchini. Il sole è caldo e si sta che è una meraviglia. Subito dopo il tramonto, alle 16.30, tutto cambia rapidamente. Fa subito freddo e noi ci rintaniamo sottocoperta. Facciamo un pisolino fino all’ora del Tg e poi ci guardiamo “La Stangata”, un vecchio film con Paul Newman e Robert Redford. Quando ci mettiamo a letto un cielo c’è una luna piena che illumina tutta la cabina. Il vento soffia sui 15 nodi e si dorme che è una meraviglia.

(Giornale di bordo)

mercoledì 13 novembre 2024

Punta Ala - Porto Azzurro

 

Notte calma in porto. Abbiamo dormito alla grande fino alle 8. Poi si è preparata con calma la barca per salpare e alle 10 eravamo in mare. Le previsioni indicavano grecale e quindi l’dea originaria era quella di ridossarci per la notte in una delle baie a sud dell’isola d’Elba. Lacona è sempre la mia preferita. Usciti in mare si è trovato inizialmente il previsto nord-est sui 10 nodi. Abbiamo puntato sull’Elba, ma dopo poco il vento è cominciato a girare, poi si è stabilizzato da ovest sui 4 nodi. Non ci è rimasto che accendere il motore. Avvicinandoci all’Elba anche l’onda si è messa a fare le bizze con un mare incrociato da nord-est e sud-est. A questo punto abbiamo cambiato il programma originario e abbiamo messo la prua su Porto Azzurro. Trascorrere la notte in quel porticciolo mi è sembrato più saggio se si vuole dormire in santa pace. Arrivati a Porto Azzurro verso le 13. Nè al telefono nè alla radio risponde qualcuno. Ormeggiamo al pontile 1 verso l’interno con l’aiuto di alcuni ragazzi che fanno parte di una scuola di vela. Arrivano da Roma e sono tutti entusiasti. Alle 14 arriva anche l’ormeggiatore che ci dice che tra le 13 e le 14 è in pausa pranzo. L’ufficio del porto, invece, in questa stagione è aperto solo dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18. Buono a sapersi. Pranziamo in pozzetto al sole: orata con patate e pomodorini, insalata e un paio di crostini con la caponata. L’ouzo greco ha accompagnato il tutto. Pagati i 20 euro per la sosta notturna. Verso sera abbiamo fatto un salto da “Alido” a prendere un po’ di cecina, una golosità. Il porto è semi deserto, solo qualche barca stanziale e due barche a vela oltre a noi: i ragazzi della scuola vela di Roma e una barca di tedeschi. Che dire: una favola!

(Giornale di bordo)

martedì 12 novembre 2024

Gavorrano


Al risveglio ormai non si può più fare a meno di accendere il riscaldamento, anche se solo per il breve tempo per intiepidire l’ambiente sottocoperta. Abbiamo fatto colazione con ricotta e miele e poi abbiamo aspettato il marito di Rita che è arrivato accompagnato da un aiutante verso le 9.30. Si sono sigillate le guarnizioni esterne un po’ consumate dei passa uomo e si sono sostituiti i due pistoncini in che tengono alzata la paratia  in legno, con incorporati i gradini per accedere in quadrato, che dà accesso al vano motore. Oggi è previsto un forte grecale e per questo si è preferito rinviare a domani la partenza per l’isola d’Elba, dove vorremmo trascorrere alcuni giorni. Avendo ancora gran parte della giornata a disposizione abbiamo deciso di andare a visitare il vicino borgo di Gavorrano. Qui, da vero imbecille, sono riuscito a dare innavertitamente una craniata contro un muro passando sotto ad un piccolo arco che dava accesso alle vecchie mura di cinta del paese. Il risultato è che ora mi ritrovo un po’ ammaccato e con un bel cerotto in testa. Rientrati in barca, mentre Tania terminava di tradurre in inglese la mia relazione, da parte mia ho cucinato dei calamari al vino rosso, un piatto che entrambi amiamo molto. Si è finito di lavorare alle 22 e a quell’ora si è cenato. Un digestivo e poi siamo andati a letto.

(Giornale di bordo)

lunedì 11 novembre 2024

Punta Ala


Nel corso della notte è arrivato l’atteso grecale. Bene abbiamo fatto a rientrare nel Marina ieri pomeriggio. Nonostante il vento abbiamo dormito benissimo. Al risveglio faceva un po’ freschetto ed abbiamo acceso il webasto il tempo sufficiente per creare un po’ di tepore prima dell’arrivo del sole. Sole che oggi ha riscaldato nuovamente la temperatura esterna sempre primaverile. Secondo le previsioni da domani le temperature dovrebbero abbassarsi un poco. Rita e suo marito verranno domattina a cambiare le guarnizioni dei passa uomo. E così c’è la siamo presa con calma: Tania a tradurre in inglese la mia relazione, io a scrivere un po’. Ne ho anche approfittato per sciacquare la coperta di Habibti. Alle 16 si è fatto un salto a Follonica, prima da Ranieri a comprare la ricotta, due burrate e della scamorza affumicata e poi alla Coop. Inusualmente eravamo un po’ scarsi di vini bianchi e quindi si è provveduto a sanare questa “improvvida” situazione. Rientrati a Punta Ala era già buio e con il buio la temperatura è scesa bruscamente. Preparato una buona cenetta e poi guardato l’ultima serie di “L’amica geniale”, di cui avevo già letto l’intera trilogia.

(Giornale di bordo)

domenica 10 novembre 2024

Punta Ala


Nella notte si è dondolato un pochino nonostante la quasi totale assenza di vento. D’altra parte l’ancoraggio per quanto ridossato dai venti da est-nord-est è comunque piuttosto aperto. Ci siamo svegliati con la prima luce del giorno e Tania, nonostante il pozzetto fosse ancora bagnato a causa dell’umidità della notte, non ha comunque resistito a prendere il suo caffè mattutino seduta all’esterno. Da parte mia, invece, prima di riuscire a tirarmi fuori dal caldo del piumone si è dovuto attendere che il sole riscaldasse un poco l’aria. In mattinata si sono viste da lontano le barche che partecipano al campionato invernale. Con una giornata senza vento come oggi per gli equipaggi non deve essere stato il massimo. Dal canto nostro c’è la siamo goduta seduti al sole. Ne ho anche approfittato per rabboccare un po’ di olio al motore di Habibti. Verso le 13 hanno dato fondo accanto a noi altre tre barche a vela. Per il pranzo domenicale, oltre alla immancabile insalata imposta da Tania, si sono cucinati due cordon bleu e delle patate al forno con aglio e rosmarino. Speriamo che cipolla e aglio non facciano effetto solo sui vampiri ma anche sulle zanzare che al tramonto continuano ad esserci nel Marina. In serata, guardando un po’ di Tv, abbiamo aperto un vasetto di uova di lombo e terminato il pecorino di Manciano con una bottiglia di Gewurtztraminer. Non sappiamo ancora quali saranno i programmi per i prossimi giorni. Domani senz’altro ci fermeremo ancora qui, poi si vedrà.

(Giornale di bordo)

sabato 9 novembre 2024

Punta Ala

 


Siamo arrivati a Punta Ala nel pomeriggio. Il cielo è grigio, ma fino a martedì non dovrebbe piovere. O almeno, non sono previste grandi piogge. Siamo usciti subito dal Marina e abbiamo dato fondo davanti alla lunga spiaggia di fronte allo Scoglietto. L’unica barca alla fonda se ne è andata proprio mentre stavamo arrivando. Si sta d’incanto. Verso le 16 abbiamo fatto pranzo/cena bevendo un Ciliegiolo della Cooperativa di Scansano che abbiamo comprato per strada arrivando da Montemerano. L’aria è freschetta ma profuma di iodio. Chissà che questo fastidioso raffreddore mi passi. Per cena si è preparata una zuppe di cipolle e dei friatelli con aglio e peperoncino, la cui preparazione è risultata un po' laboriosa essendo stata la prima volta che li preparavo. Dopo cena si è guardato "Ballando con le stelle". Ed è vedendo trasmissioni come questa che ti chiedi in che razza di mondo viviamo.

(Giornale di bordo)

domenica 3 novembre 2024

Porto Azzurro - Punta Ala


Tania si è svegliata alle 6, che ancora era buio. Io un’oretta più tardi, il tempo di fare una rapida colazione, preparare la barca e partire. Si presenta un’altra giornata spettacolare anche se il vento continua ad essere assente. Lasciamo Porto Azzurro verso le 8.30. Di tutte le barche ormeggiate in banchina solo un paio di equipaggi sono in pozzetto. Usciti dal porto metto rotta 75 gradi e il pilota automatico. Non vale nemmeno la pena alzare la randa. La traversata è gradevole. Di tanto in tanto evito qualche piccolo tronco che galleggia. Incrociamo anche uno pneumatico con tanto di cerchione e qualche zucca, probabile residuo di qualche festa di Halloween. Ormeggiamo a Punta Ala alle 11.30. Un po’ di pulizie a bordo e alle 13.30 partiamo per Roma. Ho promesso alle figlie che stasera si cena al ristorante giapponese.

(Giornale di bordo)

sabato 2 novembre 2024

Porto Azzurro


Ci siamo svegliati presto. Il cielo, un po’ coperto, in giornata si è aperto in una bella giornata di sole. Siamo stati i primi ad accedere ai bagni del porto che, logisticamente, non sono proprio vicinissimi ai pontili. Fatta una doccia un po’ acrobatica, ma almeno l’acque era bella calda. Fatto un salto al forno e poi alle 10 siamo andati a messa. L’omelia del prete ci è parsa un po’ anacronistica, ma tant’è. Oggi è il giorno dei morti e il nostro pensiero è andato alle tante persone che amiamo e non ci sono più. Usciti dalla chiesa abbiamo fatto un salto da “Armando”, un negozio di vini e superalcolici come ne ho visti pochi. Sacro e profano, ma la vita è bella così. Ci siamo accontentati di compare un whisky giapponese e un rum delle Filippine che ci hanno detto essere molto buono. Poi con Sandro e Flavia abbiamo fatto una camminata di 4 ore lungo il sentiero che porta a Cala Barbarossa, Cala Reale fino al lago Terranera. In serata Sandro e Flavia sono venuti a cena da noi. Serata gradevolissima con gli stuzzichini preparati amorevolmente da Tania.

(Giornale di bordo)

venerdì 1 novembre 2024

Cala Viticcio (Isola d’Elba) - Porto Azzurro


Notte con calma piatta. Dormito benissimo. Per la prima volta questa mattina abbiamo acceso il webasto per riscaldare un poco l’aria sottocoperta. Fuori è era molto umido. Poi è uscito il sole e la temperatura è diventata nuovamente primaverile. Abbiamo lasciato Cala Viticcio verso le 9.30. Usciti dal ridosso fino a Capo della Vita abbiamo trovato fino a 13 nodi di vento. Purtroppo soffiava esattamente sul nostro naso e quindi si è avanzati a motore. Non ci siamo fermati ad Ortano, una piccola baia poco a sud di Rio Marina dove dovevamo trovarci con Sandro e Flavia. Nella baia c’erano già diverse barche e in più vi era anche una leggera onda. Abbiamo preferito proseguire fino a Porto Azzurro dove siamo arrivati verso le 14.30. Ci siamo ormeggiati al pontile 1 verso l’interno. Fatto una breve passeggiata in paese e poi ci siamo seduti su una panchina al sole attendendo l’arrivo dei nostri amici. La sosta in porto a novembre è di 20 euro con elettricità e acqua. Siamo ben lontani dalle tariffe estive che mi dicono essere di 130 euro a notte. Essendo il ponte dei Santi in giro ci sono diverse barche e in serata il porto si è riempito. Anche in rada le barche non erano poche. Con Sandro e Flavia prima siamo andati a bere un aperitivo e poi a cena da “Alido”, dove abbiamo preso la cecina, davvero squisita, e una pizza. Poi si è fatta una passeggiata. L’aria è decisamente umida e rientrati su Habibti abbiamo acceso per un po’ il riscaldamento.

(Giornale di bordo)